Bonus agrivoltaico, ecco gli incentivi per i pannelli solari

Autore:
Elisabetta Coni

Il decreto del Ministero dell’Ambiente fissa le condizioni per presentare la domanda per il bonus agrivoltaico, ecco quanti sono i contributi a fondo perduto, quali sono le tariffe e chi può richiedere gli incentivi e come. 

loretta menchini
Photo by: loretta menchini- Pixabay

Si aspettava la svolta per quanto riguarda l’agrivoltaico ed è finalmente arrivata: a quanto pare, il decreto del Ministero dell’Ambiente ha finalmente fissato le condizioni per la presentazione della domanda per concorrere alla costruzione di impianti sperimentali per la produzione di energia elettrica.

Un passo importantissimo, anche per il fatto che ci sono parecchi contributi a fondo perduto per quanto riguarda il PNRR. Si tratta di un mix di incentivi mirati al potenziamento del settore della produzione energetica tramite fonti rinnovabili con risorse che arrivano a superare il miliardo di €.

Scopriamo insieme di cosa si tratta e come fare domanda per questo cosiddetto bonus agrivoltaico.

Bonus agrivoltaico, come funziona e requisiti

Stefan Schweihofer
Photo by: Stefan Schweihofer – Pixabay

Si tratta di un doppio incentivo riguardante l’installazione di impianti agrivoltaici con un bonus che consiste in un contributo a fondo perduto dei costi ammessi e una tariffa che funge da incentivo corrispondente all’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e immessa nella rete. 

Il decreto emanato dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica di Gilberto Pichetto Fratin ha lo scopo di utilizzare le risorse messe a disposizione dalla Missione 2 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, detto anche PNRR, riguardo la rivoluzione verde e la transizione ecologica.

Dalle prime notizie, il bonus spettante può arrivare al 40 per cento delle spese ammissibili. Il governo dispone di circa 1,1 miliardi di € messi a disposizione grazie alle risorse del Recovery Fund. Ma non è finita: oltre a questo, chi presenterà la domanda avrà una sorta di tariffa incentivante stabilita da provvedimento del ministero che dovrebbe corrispondere a 93 €/ megawattora per gli impianti a potenza superiore.

Per diventare beneficiari a tutti gli effetti, chi vuole realizzare l’impianto dovrà assicurarsi che esso monti moduli elevati da terra e rotanti, per non compromettere le attività agricole e pastorali. Dovrà avere sistema di monitoraggio e seguire le linee guida della Crea e del Gse. Inoltre, la realizzazione degli impianti agrivoltaici interessati dovrà terminare entro e non oltre il 30 giugno 2026. 

Bonus agrivoltaico, beneficiari e come presentare la domanda

Ecco quali sono, in sostanza, chi può richiedere gli incentivi a fondo perduto del bonus agrivoltaico:

  • imprenditori individuali, associati o in forma societaria (anche in cooperative);
  • società cooperative, consorzi, associazioni temporanee di aziende agricole:
  • associazioni temporanee di imprese se includono almeno un soggetto indicato nei punti precedenti.

Tutto molto bello, ma come si fa per presentare la domanda? A questo risponde il Ministero dell’Ambiente, il quale ha previsto la partecipazione a procedure pubbliche come le aste o trascrizioni nei registri. In pratica, le imprese maggiormente interessate potranno ottenere informazioni sui singoli bandi dal Gestore dei servizi energetici sul sito web ufficiale.

L’erogazione del bonus ha un periodo di 20 anni che è anche l’età media di un impianto di questo tipo e calcolando il periodo al netto di blocchi di attività dovuti a causa di forza maggiore, o per ammodernamento o potenziamento. Inoltre, il Ministero dell’Ambiente ha facoltà di sospendere gli incentivi qualora ci saranno dei momenti della giornata in cui i prezzi di mercato saranno pari allo zero. Per questo motivo è importante saper leggere la bolletta della luce in modo da capire quanto si risparmia.