Rinvaso del glicine: ecco come procedere come un giardiniere professionista
Come rinvasare una pianta di glicine? Quali tecniche usare? Come scegliere il vaso migliore e più adatto ad accogliere il nostro bel glicine? Scopriamo come prenderci cura di questa pianta e assicurarle le condizioni migliori di sviluppo per assicurarci la sua abbondante e caratteristica fioritura nei toni del lilla. Ecco come effettuare le operazioni fondamentali di giardinaggio per avere una pianta di glicine sana e forte, che possa regalare magnifiche fioriture!
La natura ci sorprende con i suoi colori, i suoi profumi e la sua bellezza: chi non è mai rimasto incantato dalla poesia offerta da un porticato invaso da fiori di glicine? Una pianta davvero speciale, associata spesso al romanticismo, grazie alla peculiarità della sua abbondante fioritura.
Grazie ai suoi fiori a grappolo, una vera e propria cascata di colore regala un’atmosfera particolare dove delicatezza, armonia e romanticismo si esprimono con le sfumature pastello.
E’ tanto particolare che può stravolgere uno scenario: immaginate il fascino che potrebbe assumere il vostro anonimo patio, o il porticato o quell’angolo spoglio in giardino…!
Possiamo dire che il glicine è una pianta indispensabile per chi ha un animo romantico e vuole ricreare un piccolo angolo di paradiso. Si potrebbe addirittura pensare di accostare varie nuances per ottenere un risultato degno di un set fotografico o di una commedia romantica. Siete pronti a scoprire come regalarvi una cascata di fiori di glicine? Di seguito, alcune info e curiosità sulle origini di questa spettacolare pianta ornamentale e i segreti base per ottenere abbondanti fioriture, effettuando nel migliore dei modi un’operazione fondamentale: il rinvaso del vostro glicine.

Origini e caratteristiche

Una bellezza così delicata, che si declina nelle tonalità del lilla, fa pensare immediatamente a delle ambientazioni orientali. Giusto, visto che il glicine è una pianta rampicante originaria dell’estremo Oriente, Cina e Giappone, pur essendo molto diffusa anche nel Nord America, in Oceania e ormai anche in Europa. Ma quali sono gli elementi che caratterizzano il glicine? Non ci sono solo i fiori: cosa possiamo dire di foglie e fusto?
Nel primo caso abbiamo una forma ovale o laceolata caratterizzata da una leggera peluria che, però, con il tempo va svanendo. Il fusto, invece, è flessuoso e, con il giusto supporto, consente alla pianta di aggrapparsi ad esso e svilupparsi in altezza.
Tra tutte le specie di glicine che è possibile trovare in natura, due sono le più comuni: la Wisteria sinesis e la Wiseria floribunda. La prima proviene dalla Cina ed è caratterizzata da dimensioni piuttosto grandi: queste piante, infatti, possono raggiungere anche i 30 metri e la loro fioritura avviene tra aprile e maggio. La seconda, invece, presenta un’altezza decisamente più contenuta, visto che arriva ad un massimo di 10 metri. Anche la fioritura è diversa, visto che avviene tra maggio e giugno.
Cura ed esposizione

Vista la sua bellezza molti potrebbero essere tentati d’inserire il glicine all’interno del proprio giardino. Ma, di fatto, che tipo di pianta è? Si tratta una specie che richiede una grande cura o è adatta anche ai meno esperti? Iniziamo dicendo che si tratta di una pianta in grado di dare grandi soddisfazione anche a chi non è dotato di pollice verde. Tuttavia, alcune attenzioni saranno necessarie per ottenere dei buoni risultati.
Attenzione, perciò, alla robustezza del glicine. Questo, infatti, ha la tendenza ad espandersi velocemente: le sue radici, crescendo, potrebbero minacciare l’integrità di pavimentazioni e muretti in giardino. Per evitare dei danni strutturali è bene assicurarsi che questa pianta abbia uno spazio abbastanza ampio, dove potersi espandere senza trovare ostacoli.
Per quanto riguarda l’esposizione, il glicine predilige le zone soleggiate rivolte a Sud, ma può adattarsi anche a quelle parzialmente in ombra. Unico lato negativo, in questo caso, è che si avrà una fioritura tardiva e, probabilmente, meno rigogliosa.
Altro aspetto fondamentale, poi, è l’irrogazione. In questo caso, se la pianta è stata appena messa a dimora, bisognerà intervenire con maggior frequenza ed in modo regolare. Durante la stagione invernale, invece, sarà sufficiente l’acqua piovana. Se, però, il vostro glicine cresce in vaso, sarebbe preferibile innaffiarlo ogni 2/3 settimane, con un’attenzione maggiore durante l’estate.
Rinvaso

Ora occupiamoci di un aspetto fondamentale, ossia il rinvaso della nostra pianta di glicine. Se si è scelto di coltivare questa pianta in vaso è bene sapere che non si potrà trascurare questa operazione. L’attenzione maggiore è richiesta dalle radici: essendo abbastanza forti e tendenti a uno sviluppo veloce, avranno bisogno di trovare una sistemazione adatta alle loro dimensioni ogni 2, massimo 3 anni. Il che vuol dire che, con questa cadenza, dovrete provvedere a cambiare vaso, scegliendone uno via via più grande e profondo, in grado di contenerle e accoglierle nel modo giusto.
Ma a cosa serve questo intervento? Il suo scopo essenziale è di favorire la fioritura, consentendo alla pianta di esprimere tutto il suo fascino. Per favorire la formazione di nuove gemme, dunque, è bene dedicarsi al rinvaso nella tarda primavera, o comunque dopo l’avvenuta fioritura. Nello stesso periodo, sarebbe consigliabile anche una potatura dei rami in modo da eliminare quelli secchi e favorire la crescita di quelli più giovani. Per sapere come procedere, ecco un articolo che vi spiega come potare i vostri glicini nel migliore dei modi.
Vediamo ora come scegliere il nuovo vaso per la vostra pianta: dovrà avere caratteristiche ben precise. Prima di tutto deve essere molto profondo per accogliere al meglio le radici; poi dovrà avere una larghezza minima di 40 cm per le piante più giovani e di 60 cm per quelle adulte. Una volta scelto il vaso, bisognerà estrarre la pianta dal vecchio, con delicatezza, ed adattare la lunghezza delle radici prima di introdurre il glicine nel nuovo contenitore.
Altro elemento cui prestare attenzione, poi, è il terriccio: si consiglia di usare una tipologia universale. Prima di mettere a dimora la pianta nel nuovo vaso, un suggerimento: aggiungete sul fondo dei pezzi di coccio per favorire il drenaggio dell’acqua. Una volta terminate le operazioni di rinvaso, innaffiare generosamente: il vostro glicine, quando sarà il momento, vi offrirà una spettacolare e abbondante fioritura!
Rinvaso del glicine: foto e immagini
Se siete rimasti affascinati dalle immagini di patii abbelliti da superbi rami di glicine dai colori più delicati, sappiate che coltivare questa pianta non richiede grandi conoscenze di giardinaggio. Per ottenere delle piante rigogliose, come quelle mostrate nelle immagini in galleria, però, è necessario provvedere ad un rinvaso senza errori. Lasciatevi ispirare dalla bellezza di queste piante.