Aspidistra: come coltivare la pianta “di piombo” ornamentale e resistente

Revisore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche
Autore:
Ermelinda Gallo
  • Autore - Laurea in Giurisprudenza

Come si cura un’Aspidistra? Quali sono gli interventi di giardinaggio necessari? C’è bisogno di potature o di concimazioni? Ogni quanto effettuare il rinvaso e come coltivarla? Abbiamo risposto ad alcune dele domande più frequenti in questo speciale articolo dedicato all’Aspistra, stupenda pianta ornamentale da appartamento per regalarvi un bel tocco green nelle camere di casa.


L’Aspidistra, conosciuta comunemente come “pianta di piombo” è una pianta sempreverde molto longeva coltivata a scopo ornamentale in vaso e in giardino, soprattutto nei luoghi in cui scarseggia la luce solare. E’ la pianta ideale per tutte le stagioni, perfetta per scale, cantinole e appartamenti poco luminosi.

Aspidistra coltivazione
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Caratteristiche generali

Aspidistra coltivazione
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L’aspidistra, originaria dell’Asia minore, è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Liliaceae.

La parte ipogea della pianta è formata da un robusto rizoma carnoso di colore bianco-verdognolo e di forma ovoidale dal quale si originano numerose foglie, il cui colore varia dal verde chiaro al verde intenso a seconda della specie. Le foglie sono verdi, lanceolate, ovali con pagina lucida e margini lisci. Sono attaccate direttamente al rizoma mediante dei lunghi piccioli e nelle piante adulte danno vita a folti ed eleganti cespugli alti più di 70 centimetri. Sono percorse da numerose nervature parallele che confluiscono in un apice appuntito.

I fiori rosso-brunastri, molto corti e poco vistosi, spuntano a livello del terreno in estate e solo nei luoghi di provenienza. La pianta di aspidistra fiorisce in estate, ma solo se viene coltivata in piena terra. I frutti sono bacche nere sferiche, simili a quelle del mughetto o del Solanum capsicum, con buccia coriacea verde che protegge i semi interni. I semi piccolissimi sono avvolti da una sostanza gelatinosa.

Principali varietà

Aspidistra coltivazione
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Esistono tante varietà facili da coltivare, in vaso e in piena terra, anche nelle aiuole dei giardini o dei parchi pubblici che differiscono per forma, dimensione e colore delle foglie. Ecco tre delle più comuni e facili da trovare:

  • Aspidistra elatior o aspidistra “lurida”: la varietà più adatta alla coltivazione in appartamento, apprezzata per il suo fogliame decorativo e sempreverde che in breve tempo forma folti cespugli alti circa 70 cm. L’Aspidistra lurida spesso viene confusa con l’Hosta: ecco un’articolo che spiega perché queste due specie differiscono fra di loro.
  • Aspidistra elatior maculata: una specie proveniente dall’Asia orientale e dall’Africa che produce folti cespugli di foglie di colore verde scuro punteggiate di macchie bianco – crema. E’ adatta ad essere coltivata nei luoghi ombreggiati e nel terreno sciolto, ricco e ben drenato.
  • Aspidistra elatior variegata: una pianta perenne che presenta lunghe foglie di colore verde con varie striature longitudinali di color bianco o crema. Contrariamente alle altre  varietà richiede un terreno più povero di nutrienti e, pertanto, per evitare che le foglie perdano le loro caratteristiche striature l’apporto di fertilizzante deve essere molto ridotto e somministrato solo in caso di necessità.

Come coltivare l’aspidistra: terreno ideale, frequenza delle innaffiature e concimazione

Aspidistra coltivazione
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Ecco un utilissimo recap con tutti i fattori più importanti, relativi a qualsiasi specie vegetale che decidiamo di coltivare, per occuparsi della propria pianta di aspidistra;

  • Esposizione: Se coltivata in vaso come pianta d’appartamento l’aspidistra richiede zone luminose, fresche, al riparo dei raggi diretti del sole per evitare la decolorazione e la bruciature delle foglie. Come pianta ornamentale da interni, va posizionata lontano dal calore dei termosifoni e dalle correnti d’aria. La pianta di piombo tollera le alte temperature dell’estate e quelle rigide dell’inverno non inferiori ai 5° C. E’ una pianta adatta ad essere coltivata anche nelle aiuole dei parchi pubblici delle città inquinate in quanto è resistente allo smog. L’ esemplare coltivato in piena terra, invece, va posto in luoghi ombreggiati e va annaffiata solo se il clima è molto siccitoso in quanto generalmente si accontenta delle piogge.

  • Terreno: l’aspidistra cresce forte e rigogliosa anche nel comune terreno da giardino, purchè fertile e soprattutto ben drenato.
  • Annaffiature: necessita di abbondanti annaffiature in primavera – estate, ma solo se il terreno è asciutto da più giorni. Nel periodo autunno – inverno la pianta va annaffiata saltuariamente evitando di inzuppare il terreno. Per assicurarle un’adeguata umidità ambientale, nei periodi di caldo intenso è consigliabile effettuare delle nebulizzazioni fogliari preferibilmente con acqua piovana o comunque non calcarea.
  • Concimazione: l’aspidistra va concimata nel periodo primavera – estate con somministrazioni di fertilizzanti ricchi di azoto in quantità leggermente inferiore alle dosi consigliate sulla confezione.

Come coltivarla in vaso e quando effettuare il rinvaso

Aspidistra coltivazione
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Questa bellissima ed elegante pianta ornamentale sempreverde si adatta facilmente ad essere coltivata in un vaso dalle dimensioni adeguate allo sviluppo delle radici. Queste ultime, infatti, in poco tempo tendono ad espandersi abbondantemente, occupando tutto lo spazio disponibile. Sul fondo del vaso, preferibilmente in terracotta,  va posto del materiale drenante ricoperto da uno strato di terreno.

Tale accorgimento serve ad isolare le radici dall’acqua di sgrondo che si deposita nel sottovaso. Si mette la pianta allargando le radici per eliminare l’effetto vaso, Si colmano tutti gli spazi vuoti. Si compatta il terreno e poi si annaffia abbondantemente.

L’Aspidistra coltivata come pianta d’appartamento va rinvasata in primavera  ogni 2 -3 anni. Per il rinvaso si utilizzano contenitori più grandi e terriccio universale misto a torba e sabbia per favorire il drenaggio dell’acqua delle annaffiature. Qui una guida per effettuare nel migliore dei modi l’importantissima operazione del rinvaso.

Come moltiplicare l’aspidistra

Aspidistra coltivazione
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L’aspidistra si riproduce per seme in autunno e in primavera per divisione dei rizomi o divisione dei cespi; ecco subito un approfondimento per analizzare meglio questa tecnica.

La semina non viene quasi mai praticata in quanto risulta complessa per il tempo richiesto e per la mancanza di semi in quanto come già detto la pianta allevata raramente produce fiori e frutti.

La propagazione agamica della divisione dei cespi, che assicura fin da subito piante già sviluppate, si pratica in primavera. La pianta va estratta dal vaso con delicatezza; si separano i cespi esterni forti e vigorosi, oppure si dividono i rizomi in più porzioni mediante coltello affilato e ben disinfettato.

Ogni porzione con almeno 3 foglie e radici ben sviluppate va interrata in vasi singoli contenenti terriccio universale misto a foglie, torba e sabbia. I vasi vanno poi collocati in luoghi ombrosi e freschi fino alla comparsa di nuove foglie indice dell’avvenuto attecchimento della pianta.

Messa a dimora e potatura: come fare

Aspidistra coltivazione
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Il miglior periodo per impiantare la pianta di aspidistra in piena terra è la tarda primavera o quando il periodo delle gelate notturne è del tutto scongiurato.

Per favorire l’incespimento e la produzione di nuove foglie si eliminano quelle ingiallite o quelle più vecchie utilizzando delle cesoie ben affilate e disinfettate. I tagli  vanno fatti a livello del terreno in modo da non ritrovarsi steli secchi che deturpano l’estetica della pianta. Dopo pochi giorni la pianta ricaccerà nuove foglie avvolte come dei coni di carta.

Parassiti e malattie a cui fare attenzione

Aspidistra coltivazione
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L’aspidistra teme le bruciature causate dai raggi solari diretti, e anche quelle derivanti dalle eccessive concimazioni azotate. Tra le infestazioni parassitarie teme gli attacchi delle cocciniglie, del ragnetto rosso e dei pidocchi.

Tra le malattie fungine o crittogame è sensibile solo al marciume delle radici a causa dei ristagni idrici nel sottovaso o del terreno troppo compatto o calcareo.I trattamenti antiparassitari specifici vanno effettuati solo in caso di necessità. In inverno proteggere le piante di aspidistra coltivate all’esterno con una pacciamatura di paglia o di foglie secche. Periodicamente spolverare le foglie con uno straccio umido e mai con lucidanti fogliari.

Usi e curiosità: conosciamo meglio l’aspidistra

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La pianta di aspidistra viene utilizzata in giardinaggio come pianta da sfondo ad altre piante fiorite per abbellire terrazzi e giardini durante l’inverno.

Le foglie di aspidistra, per la loro eleganza e la resistenza nel tempo anche dopo il distacco dalla pianta, vengono utilizzate dai fioristi per abbellire i bouquet o per realizzare particolari composizioni floreali con fiori privi di foglie come l’Anturio o le Calle.

Il nome dell’aspidistra deriva dal greco ασπίς, aspís, che significa scudo ed è riferito alla forma delle foglie. Il soprannome pianta di piombo le è stato attribuito per la sua  resistenza alle avversità, alle intemperie, per la sua predisposizione a crescere anche in luoghi con scarsa umidità e luce e soprattutto per la sua longevità, infatti vive anche più di 100 anni. Non è una pianta tossica per l’uomo e per gli animali domestici quali cani e gatti.

Aspidistra come coltivare la pianta “di piombo”: foto e immagini

Una piante resistente e adatta anche a chi non ha un giardino, perfetta per abbellire casa e ingresso e regalarsi così un be tocco green, piacevole e facile da curare. Ecco alcune delle immagini più belle di questa pianta così versatile nella nostra galleria fotografica.