5 metodi infallibili per innaffiare le piante quando si va in vacanza
Quando andrai in vacanza chi penserà alle tue piante? Per fortuna, esistono diversi prodotti pensati ad hoc per evitare che le tue piante muoiano a causa della tua assenza. Vediamone cinque.
Prima di partire per le vacanze, ci sono tutta una serie di cose da dover organizzare.
Oltre ai freschi da smaltire in frigorifero e a tanti altri piccoli dettagli, è necessario pensare alle piante.
Non solo la loro disposizione ma, soprattutto, il pensiero di chi darà loro l’acqua quando non siamo a casa.
Naturalmente, c’è qualcuno che ancora può fare affidamento al vicino di casa o al parente di turno.
Costui, a cui lasceremo le nostre chiavi di casa, passerà una tantum a dare da bere ai nostri vegetali. Chi non ha questa persona fidata, allora, come potrà fare?
Il problema insorge non soltanto quando si va in vacanza ma anche in ufficio, se ci si allontana per qualche tempo e le piante vengono lasciate da sole.
In passato, si utilizzavano alcuni metodi rudimentali che, forse qualcuno ricorderà, perché adoperato dalle proprie mamme/nonne. Un esempio? Il metodo della bottiglia rovesciata. Un altro rimedio era quello di spostare le piante nella vasca da bagno, con un sottile strato di acqua ed un tappetino di gomma. Per fortuna la tecnologia ha fatto progressi, creando dei prodotti e dei sistemi ad hoc per dare acqua alle piante anche quando non c’è una persona fisica a prendersene cura. Vediamone cinque.
1. Sistema con beccucci o coni a carota
Questo tipo di sistema ti permetterà di dare acqua alle tue piante per un tempo massimo di due settimane. I coni o carote, realizzati in plastica oppure in terracotta, se ben conficcati, arrivano fino alla radice. In pratica, i coni vanno avvitati su una bottiglia di plastica riempita di acqua, perché sono compatibili con la maggior parte dei beccucci.
Ciascun cono o irrigatore, potrà fornire circa 10 centilitri di acqua in un’intera giornata alla tua pianta, grazie ad una valvola di controllo, in grado di controllare il gocciolamento, il volume d’acqua rilasciata ed il suo controllo. Considera che, un solo avvitatore, può arrivare ad irrigare una pianta contenuta in un vaso di circa 15/25 centimetri di diametro. Se hai piante contenute in vasi di dimensioni maggiori è meglio considerare altri sistemi di irrigazione. Si tratta di un sistema utile per le piante in vaso, sia sul balcone che in appartamento o ufficio.
2. Kit irrigazione a goccia
Il sistema di irrigazione a goccia ti permette di risparmiare oltre l’80% di acqua rispetto agli altri sistemi tradizionali. Si tratta di un sistema che si basa su un tubo di irrigazione fabbricato in un materiale di alta qualità, in grado di resistere ai raggi UV, al freddo ed al caldo eccessivi. La giusta quantità di acqua viene rilasciata lentamente e in modo preciso, laddove le piante ne abbiano bisogno e, in particolare, vicino la radice. Il sistema, inoltre, è dotato di un timer per l’irrigazione, da programmare su differenti programmi di irrigazione, sulla base dell’occorrenza. L’irrigazione a goccia è perfetta sia per il giardino, che per il balcone ma anche per le ceste sospese.
3. Sistema irrigazione automatico
Il sistema di irrigazione automatico è intelligente e ti permetterà di dare acqua alle tue piante in vaso. Il pregio è quello di adattarsi poiché si possono impostare quantità di acqua e tempi di rilascio, suddivisi in intervalli di irrigazione. La maggior parte di questi sistemi, può vantare dei designi professionali che ti faranno risparmiare ricche quantità di acqua, circa il 70% rispetto i sistemi tradizionali. L’installazione è semplice poiché avviene in 15 minuti circa. L’alimentazione può essere elettrica, a batterie oppure con ricarica USB.
4. Dischi di cocco o in tessuto
I dischi si applicano direttamente sul terreno e ti consentiranno di non annaffiare le piante se dovessi mancare per poco tempo. I dischi, naturalmente, devono essere bagnati. Successivamente, rilasceranno giorno dopo giorno, l’acqua assorbita che corrisponde quasi a 13 volte il loro peso. I dischi esistono già tagliati oppure da tagliare in modo da poterli adattare alla grandezza del tuo vaso.
5. Perle d’acqua
L’acqua gelificate o le perle d’acqua sono composte per circa il 97% di acqua che viene trasformata in gel attraverso un processo di catalizzazione e miscelazione, con un derivato cellulosico. Se metterai le perle nel vaso, la terra e i suoi microrganismi, disgregheranno le molecole del prodotto. Di conseguenza, le perle saranno trasformate di nuovo in acqua, che potrà essere assorbita dalla pianta. IL processo sarà lento e costante.
5 prodotti per innaffiare le piante quando si va in vacanza
Quale di questi cinque prodotti deciderai di installare a casa tua per prenderti cura delle tue piante? Prima di metterti a lavoro, se hai trovato utile questo articolo, condividilo con un amico. Buone vacanze!