Sostituzione infissi: come risparmiare il 75% con il bonus barriere architettoniche
Chi deve provvedere alla sostituzione degli infissi, ha ancora la possibilità di risparmiare il 75% grazie al bonus barriere architettoniche, uno dei pochi superstiti del decreto blocca cessioni (DL 11/2023, convertito dalla L 38/2023). Vediamo come ottenere lo sconto e a chi spetta.

Il bonus barriere architettoniche consiste in una serie di agevolazioni dedicate ai contribuenti che effettuano interventi per superare ed eliminare qualunque elemento costruttivo che impedisca, limiti o renda difficoltosi gli spostamenti o la fruizione di servizi, specialmente per le persone con limitata capacità motoria. Il bonus è pari al 75% delle spese sostenute fino a un importo massimo variabile, da 30mila a 50mila euro, a seconda dell’edificio su cui sono eseguiti i lavori.
Contrariamente a quanto si possa pensare, anche gli infissi sono vere e proprie barriere architettoniche; basta pensare alle finestre che presentano maniglie eccessivamente alte o con spigoli vivi alla base. Dunque, è possibile sfruttare l’agevolazione anche per la sostituzione degli infissi che devono avere una serie di specifiche tecniche. Inoltre, l’Agenzia delle entrate ha più volte specificato che è possibile ottenere la detrazione anche in assenza di persone con disabilità nell’unità immobiliare. Ora vediamo come richiedere il bonus e a chi spetta.
Come usare il bonus barriere architettoniche per sostituire gli infissi

È doveroso precisare che per accedere al bonus barriere architettoniche, un intervento deve essere realizzato nel pieno rispetto dei “requisiti previsti dal regolamento di cui al decreto del ministro dei Lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236″. Si tratta del decreto che contiene tutti i parametri tecnici che rendono i luoghi adatti a persone con disabilità. In altre parole, per sostituire gli infissi di casa con l’agevolazione fiscale del 75%, bisogna rispettare determinate condizioni.
Nel dettaglio, gli infissi (finestre, porte e porte finestre) devono essere facilmente utilizzabili anche da persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali. Per quanto riguarda l’altezza delle maniglie o dispositivo di comando, deve essere compresa tra cm 100 e 130, consigliata 115 cm. La parte opaca del parapetto deve essere inferiore a 60 cm in modo da consentire una buona visuale verso l’esterno; nel complesso il parapetto deve essere almeno 100 cm. Le ante degli infissi, invece, devono poter essere usate con una pressione non superiore agli 8 kg.
Per richiedere il bonus barriere architettoniche basta valorizzare la spesa nella dichiarazione dei redditi, dopodiché la detrazione verrà riconosciuta in 10 anni. In alternativa, è possibile usufruire del bonus tramite lo sconto in fattura da parte dei fornitori di beni o servizi oppure con la cessione del credito che corrisponde alla detrazione spettante con rimborso della somma corrispondente.
Bonus barriere architettoniche per interventi condominiali
Il bonus barriere architettoniche può essere fruito sia per le singole unità immobiliari che per gli interventi condominiali, così come specificato dall’Agenzia delle Entrate con la risposta 461/2022.
Per quanto riguarda le modalità, all’interno di un condominio, i lavori necessitano della delibera di una maggioranza dei partecipanti pari ad almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio intero. Così facendo, si viene ad effettuare una sorta di parità con le condizioni necessarie per chi intende attuare lavori inerenti al Superbonus.