Riciclo e risparmio: comprare ricondizionato conviene?

Autore:
Elisabetta Coni

Dai cellulari ai piccoli e grandi elettrodomestici, il mercato del ricondizionato sembra convenire in termini di costi, ma quanto è l’impatto ambientale effettivo? Ecco svelato quanto è green questa nuova rivoluzione della tecnologia.

cucina con elettrodomestici ricondizionati da incasso e libera installazione
Addi Gibson / Pixabay

Dai cellulari ai laptop passando per i piccoli e grandi elettrodomestico come aspirapolvere, microonde, piano cottura, forno, lavatrice e lavastoviglie. Il mercato del ricondizionato ha preso definitivamente piede e in alcuni casi ha dichiarato guerra aperta al nuovo, con risultati sorprendenti.

In primo luogo, quello che colpisce è senz’altro l’aspetto economico. I prodotti ricondizionati sono nettamente meno costosi se comparati al nuovo, inoltre sono “riciclati”visto che sono assemblati con parti funzionanti prese da altri prodotti uguali. Ma questo sistema di economia circolare quanto impatta sull’ambiente?

Chiamati anche dispositivi rigenerati, questi apparecchi sono una risorsa molto importante per essere più attenti dal punto di vista ambientale ma anche sociale. Chi sceglie il refurbished, ovvero il ricondizionato, si è consapevoli di avere un prodotto usato ma che appare come nuovo.

Come funziona un prodotto ricondizionato

Lavatrice e asciugatrice ricondizionati
constantiawork / Pixabay

Un prodotto viene rigenerato mediante la tecnica del ricondizionamento. Un esperto analizza l’oggetto e lo ripara e lo ispeziona. Questa manutenzione certificata fa sì che un dispositivo sia riportato allo stato di fabbrica. Questo succede mediante:

  • sostituzione parti difettose;
  • esecuzione di test diagnostici;
  • pulizia dei singoli componenti;
  • ispezione minuziosa del prodotto.

Dopo questi processi, si può rimettere sul mercato. Ma non tutti sono convintissimi della convenienza.

Conviene compare o vendere un prodotto incondizionato?  Certo che conviene: chi acquista lo fa per una questione economica in quanto è un prodotto di alta qualità e si risparmia oltre il 30% del valore. Ma la tecnologia refurbished garantisce prestazioni a livello appena uscito dalla fabbrica, visto che tutti i prodotti hanno garanzia 12 mesi per guasti e malfunzionamenti.

L’importanza dell’economia circolare

Pertanto, sicurezza e convenienza sono punti di forza molto evidenti, ma è una sorta di economia circolare utile sia per dare lavoro alle persone, sia per evitare sprechi e accumulo di rifiuti in discarica. Infatti, un dispositivo può essere riparato più e più volte sostituendo le parti non funzionanti e rovinate.

Questo è il modo giusto per estendere il ciclo di vita dei prodotti e si contribuisce a ridurre al minimo i rifiuti. Infatti, i materiali di cui è composto, una volta che l’elettrodomestico ha terminato le sue funzioni, saranno reintrodotti e riutilizzati nel ciclo produttivo. Le imprese diminuiranno le emissioni di CO2 e la dipendenza forzata dalle materie prime.

Quindi, orientarsi su un prodotti ricondizionato ha i seguenti vantaggi:

  • meno impatto ambientale;
  • scarsa dipendenza da materie prime e Paesi produttori;
  • stimolo all’innovazione e crescita economica;
  • più occupazione;
  • prodotti con più durabilità e meno obsoleti.

Ma se ci sono tanti pro e pochi contro, cosa è meglio comprare tra nuovo, ricondizionato o usato? Non c’è una risposta giusta o sbagliata, ma dal punto di vista del riciclo, delle prestazioni e dell’impatto ambientale, il rigenerato è sicuramente la scelta migliore. Sicuramente, per prolungare la loro vita è meglio evitare questi 5 errori con gli elettrodomestici, come spiegato nella nostra guida dedicata.