Bonus prima casa: i rischi se il coniuge non cambia residenza

Autore:
Laura Scarpellini

Nel contesto economico che stiamo attraversando, poter beneficiare di qualche agevolazione fiscale in merito all’acquisto della prima casa, può rivelarsi essere una grande opportunità. Tuttavia possono sorgere interrogativi in merito al requisito della residenza, quando si tratta di una coppia di coniugi in comunione dei beni. Cerchiamo di fare chiarezza per meglio comprendere come tale eventualità possa incidere sull’applicazione del bonus prima casa.

 

Coppia, Casa
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Bonus prima casa: facciamo un pò di chiarezza in merito

Quando si parla del bonus prima casa, si vanno a mettere in evidenza tutta una serie considerazioni. Queste sono finalizzate per meglio provvedere all’accesso dell’agevolazione fiscale in essere, per l’acquisto di un immobile da destinarsi a residenza privata principale.

Conseguentemente ecco che si assisterà ad una riduzione delle imposte dovute, da versarsi al moneto dell’acquisto della casa. Il beneficio fiscale potrà essere applicato nelle diverse possibilità di acquisto dell’immobile in oggetto. Ecco quindi sia che si tratti di acquisto direttamente dalla ditta costruttrice, che acquisizione dell’immobile tramite donazione, acquisto da privato, oggetto di successione, il beneficio fiscale non decade.

Lo sgravio fiscale per l’acquisto della prima casa, a quanto pare interessa principalmente le coppie di coniugi. A tal riguardo possono sorgere dubbi nel momento in cui si debba andare a definire la propria residenza (essendo la coppia in comunione dei beni), contestualmente all’acquisto dell’immobile. Proprio a tal riguardo cercheremo di andare a fare un po’ di chiarezza in merito.

Casa, Soldi
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Tra i due coniugi chi deve rispettare la residenza per l’accesso al bonus?

Sollevando tale questione, ecco venire in aiuto l’ordinanza del 3 novembre 2023, n. 30594 messa a punto dalla Sezione Tributaria della Cassazione civile. In quell’occasione è stato meglio specificato che riguardo i vantaggi fiscali in essere per l’acquisto della prima casa, la residenza deve considerarsi nel contesto familiare, e non singolarmente.

Pertanto nel caso in cui la coppia di coniugi presenti il regime fiscale di comunione dei beni, basterà che anche solo uno dei due, perfezioni la propria residenza sull’immobile oggetto del beneficio fiscale. Tale indicazione viene spiegata dal dato di fatto che l’abitazione viene considerare residenza familiare.

Pertanto risulta sarà irrilevante che uno dei due coniugi trasferisca o meno l personale residenza, per poter  godere comunque dei benefici fiscali del bonus.

Casa, Euro
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Coniugi in separazione dei beni: cosa accade in questo caso

Cosa accade invece se i coniugi che intendano beneficiare del bonus casa invece adottino la separazione dei beni? Nuovamente la Corte Cassazione fornisce indicazioni a tal riguardo, attraverso la sentenza n. 3123/2023. In tale occasione viene enunciato che per quanto concerne la possibilità di accesso l’agevolazione fiscale per l’acquisto della prima casa, la situazione sarà diversa.

Infatti presentandosi il diritto di abitazione in forma individuale, ecco che le necessità del nucleo familiare, in questo caso andrebbero a manifestarsi solo indirettamente, e non in prima battuta. Il concetto di comunione dei beni svolge comunque il compito di legante di un nucleo familiare.

Pertanto non è strettamente necessario eleggere entrambi i coniugi la residenza al medesimo indirizzo, in quanto l’immobile sarà comunque inteso come residenza della nuova famiglia venutasi a definire.