Bollette luce e gas, verso la fine del mercato tutelato: cosa succederà?

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista

Bollette luce e gas, si avvicina la data della fine del mercato tutelato: la normativa ha previsto il progressivo passaggio dal mercato tutelato a quello libero. Ma cosa succede se non si sceglie un fornitore del mercato libero? Quanto tempo hanno ancora i clienti domestici per stipulare un nuovo contratto di fornitura? 

Bollette luce e gas,
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Ad oggi, gran parte dei consumatori dispone ancora di una fornitura domestica per la luce e per il gas sotto il Servizio di Maggior Tutela. Per chi usufruisce ancora delle tutele di prezzo di gas e luce, arriva aria di cambiamento perché entro il 10 gennaio 2024 bisognerà effettuare il passaggio al mercato libero. A stabilirlo è il governo che ha adottato nuove decisioni per i clienti domestici. Dunque, anche se il passaggio non è da subito obbligatorio, è bene prepararsi e valutare un nuovo fornitore del mercato libero in modo da non arrivare a gennaio impreparati.

Ma cosa succede se entro quella scadenza non è stato ancora stipulato un nuovo contratto di fornitura? Sono previste sanzioni oppure interruzioni di corrente? Cosa accade a tutti i consumatori che non vogliono cambiare il Servizio Elettrico Nazionale? Facciamo chiarezza e diamo un’occhiata alle ultime novità.

Fine Mercato Tutelato, bollette verso il mercato libero

Bollette
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Come anticipato, da gennaio 2024 verranno abolite le tariffe elettriche e del gas del servizio di maggior tutela. Come comportarsi? I clienti domestici dovranno scegliere uno dei fornitori presenti sul mercato libero, ma niente paura se non si rispetta la scadenza. In alcun caso si verificherà l’interruzione della corrente, ma entrerà in gioco il Servizio a tutele graduali predisposto da ARERA per accompagnare il passaggio al mercato libero dell’energia elettrica dopo la rimozione della tutela di prezzo.

Il Servizio a Tutele Graduali viene erogato da venditori selezionati attraverso specifiche procedure concorsuali e ogni area territoriale avrà il suo fornitore che potrà anche servire più aree contemporaneamente. È bene precisare che il periodo di assegnazione del Stg dura 4 anni e a partire dal 1° aprile 2027 diverrà solo servizio di ultima istanza. Come si legge nel decreto 169 che il ministero dell’Ambiente ha pubblicato il 18 maggio, sei mesi prima della scadenza di questo periodo, tutti i clienti verranno informati della scadenza che si avvicina in modo da poter valutare attentamente un nuovo fornitore del mercato libero.

Nessuna scelta del fornitore, cosa succede dopo il 2027?

Cosa succede se dopo il 2027 il consumatore non ha ancora scelto un nuovo gestore? In caso di mancata scelta, il cliente sarà rifornito dal medesimo esercente il STG sulla base della sua offerta di mercato libero più favorevole. Insomma, il consumatore ha tutto il tempo per poter prendere una decisione consapevole ed ha anche ulteriori strumenti messi a disposizione dall’Arera (www.ilportaleofferte.it) per valutare le diverse offerte. Si tratta dell’unico comparatore pubblico che aiuta i clienti domestici, famiglie e piccole imprese a scegliere la migliore offerta di elettricità e gas. Il Portale Offerte, previsto dalla Legge Concorrenza del 2017, mette a disposizione le offerte di energia elettrica e gas per confrontarle con semplicità e immediatezza.