Riscaldamento globale, sulle Alpi la situazione è la peggiore in assoluto

Autore:
Elisa Cardelli
  • Autore - Laurea in Semiotica

Il riscaldamento globale sulle Alpi va ad una velocità doppia rispetto a quanto avviene nel resto del mondo. A confermare questa situazione è uno studio italiano che evidenzia quanto le Alpi rappresentino l’hotspot del cambiamento climatico mondiale.

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Alpi, Italia
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Gli esperti dell’Università di Trieste hanno rivelato in un recente studio apparso sulla rivista scientifica Climate of the past che le Alpi sono la zona del mondo in cui il riscaldamento globale procede più rapidamente. Sulle Alpi infatti il riscaldamento va ad una velocità quasi doppia rispetto a quella che è la media mondiale e questo ha chiaramente delle conseguenze molto importanti.

Lo studio dell’Università di Trieste

Alpi, Italia
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La ricerca Atmosphere–cryosphere interactions during the last phase of the Last Glacial Maximum in the European Alps realizzata dagli studiosi dell’Università di Trieste ha dimostrato che il clima delle Alpi ha subito tra 26mila e 21mila anni fa un raffreddamento doppio rispetto al resto del mondo. Lo studio ha quindi ricostruito il paleoclima, ovvero il clima dei periodi passati, ma le tecniche impiegate possono anche fornire delle risposte interessanti rispetto al futuro.

Quanto emerso relativamente all’Ultimo Massimo Glaciale è molto interessante in quanto gli studiosi hanno scoperto la linea di equilibrio glaciale del periodo confrontandola con quella dell’inizio dell’Ottocento. Dai risultati si è compreso che sulle Alpi c’era una temperatura media più fredda di 6,8°C rispetto ai livelli preidustriali e che quindi era 9°C più fredda di ora.

Nella ricerca si legge che

La stagione che subì le variazioni più significative fu l’estate con una diminuzione di 7.3°C rispetto ai livelli preindustriali, ossia quasi 10°C in meno rispetto alle estati attuali. Queste condizioni permettevano ricorrenti nevicate attorno ai 1000 metri di quota in piena estate, e a volte anche a quote inferiori, mentre le pianure del Nord Italia erano coperte di neve da novembre a maggio.

Le piogge erano più scarse rispetto ad oggi

Nel periodo preso in considerazione nello studio, le piogge erano minori del 15% rispetto al periodo presente.

Inoltre, interessante anche il fatto che le precipitazioni erano distribuite in maniera differente rispetto ad oggi: pioveva di più in estate e in inverno invece era quasi sempre molto freddo e basta. Sulle Alpi arriva infatti l’alta pressione proveniente dalla Scandinavia (che aveva ai tempi una calotta glaciale come quella che oggi è presente in Siberia). Questo è valido per quanto concerne il settore alpino settentrionale.

Nel settore meridionale invece le cose erano differenti: qui le piogge erano frequenti anche nel periodo invernale anche se in genere l’acqua era mescolata alla neve.

Riscaldamento globale, sulle Alpi la situazione è la peggiore in assoluto: foto e immagini

Una recente ricerca italiana ha rivelato che sulle Alpi il riscaldamento globale va ad una velocità doppia in confronto a quanto avviene nel resto del mondo. Questa situazione è stata approfondita nel nostro articolo, ma per ulteriori informazioni vi suggeriamo di scorrere la galleria immagini che abbiamo realizzato qui di seguito.