Caro bollette e riscaldamento, come si comportano gli italiani?
Gli italiani sono virtuosi e risparmiano sul riscaldamento stando in linea col decreto del Governo oppure trasgrediscono mantenendo il termostato oltre i 20 gradi? I dati sorprendenti.

Nonostante la primavera si stia avvicinando, il ricordo dell’inverno 2022-2023 rimarrà indelebile nelle famiglie italiane soprattutto per quanto riguarda il caro energia e il decreto bollette. Infatti, per quanto riguarda il riscaldamento, per decreto si deve mantenere una temperatura tra i 19 e i 20° C in casa.
Nonostante l’imposizione in pochi avrebbero scommesso che la norma fosse rispettata, invece a quanto pare le famiglie italiane hanno deciso di essere più green e di abbassare i termostati di mezzo grado per ridurre i consumi o scegliere un riscaldamento alternativo come ad esempio stufa a pellet o la stufa a legna con forno di cui vi avevamo parlato nella nostra guida dedicata.
L’indagine condotta da Tado° rivela che 7 famiglie su 10 hanno avuto cura e attenzione per il risparmio energetico e soprattutto aiutandosi con dispositivi elettronici e domotica.
Infatti, usando questo tipo di termostati si può risparmiare in media fino al 22% dei costi energetici. Grazie anche a questa sorta di termostati intelligenti si può conoscere in tempo reale il comportamento degli italiani nel settore riscaldamento domestico, in quanto c’è stato un monitoraggio delle temperature delle case durante questi mesi invernali.
Riscaldamento e consumi, chi risparmia di più in Italia?

A sorpresa quindi il 70% delle famiglie italiche ha abbassato la temperatura per risparmiare sulle bollette energetiche ed essere più green. Ovviamente, il comportamento varia da Regione a Regione. L’Emilia-Romagna è stata finora quella più virtuosa, in quanto i gradi in meno in media sono 0,7 e per il 73% degli abitanti.
Piemonte e Trentino Alto Adige secondo e terzo posto per il fatto che il 73% degli abitanti ha ridotto il riscaldamento di 0,6 e 0,7 gradi. Lombardia quarta con il 72,3% e con una temperatura media ridotta di 0,6 gradi.
Possiamo dire che se si guarda la temperatura media, Toscana e Umbria si contendono il primo posto con 18,9 gradi, come Marche, Abruzzo e Molise con 19 gradi. Terzo posto il Friuli Venezia Giulia con 19,2 gradi.
Riscaldamento sotto i 20° C, le maglie nere in Italia ed Europa
Ma veniamo a chi invece sta in fondo alla classifica, come ad esempio la Calabria dove solo il 53,8% delle famiglie ha abbassato il termostato, come la Campania con il 55,6% e la Basilicata con 57,4%. Anche la Sicilia purtroppo è annoverata tra i peggiori in quanto nonostante il clima mite pare che le famiglie abbiano acceso il termostato arrivando a 19,8° C per non soffrire il freddo in casa.
Possiamo anche analizzare il comportamento in Europa: quasi l’80% delle famiglie ha deciso di ridurre i costi del gas diminuendo la temperatura interna.
L’Olanda è prima con una percentuale dell’84% seguita dal Lussemburgo con l’82,9% e dall’Irlanda con l’80,5%. Ci si aspettava magari più nazioni nordiche in classifica, invece nazioni come Finlandia, Norvegia e Romania sono risultate le meno virtuose con rispettivamente 45%, 47% e 47,7%.