Coltivare il biancospino: guida semplice da seguire per i neofiti del pollice verde

Revisore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche
Autore:
Elisa Cardelli
  • Autore - Laurea in Semiotica

Il biancospino è una pianta che non ha grandi necessità e dunque rappresenta una soluzione perfetta anche per chi non ha il pollice verde. Vediamo però quali sono i suoi bisogni principali in maniera tale da farlo crescere al meglio.

Biancospino
Photo by beauty_of_nature – Pixabay

Il biancospino, noto anche come Crataegus, è una pianta molto apprezzata per le sue proprietà benefiche e il suo aspetto affascinante. Coltivarlo nel proprio giardino o orto può essere un’esperienza gratificante, ma richiede un po’ di conoscenza e cura. In questa guida, ti forniremo le informazioni di base necessarie per coltivare con successo il biancospino.

Scegliere la varietà di biancospino

Biancospino
Photo by Fredpichon – Pixabay

Esistono diverse varietà di biancospino disponibili, ognuna con caratteristiche e usi diversi. Alcune varietà sono apprezzate per i loro fiori profumati, mentre altre sono coltivate per i loro frutti o le loro proprietà medicinali. Prima di piantare il biancospino, considera il tuo scopo e seleziona la varietà più adatta alle tue esigenze.

Scegliere la zona giusta

Identificare la posizione ideale per coltivare un biancospino non rappresenta una sfida: a causa delle sue caratteristiche, la pianta predilige un luogo parzialmente ombreggiato e un terreno ricco di calcare. Pertanto, la coltivazione di questa pianta non risulta particolarmente complessa, proprio grazie alla sua natura adattabile.

Come piantare il biancospino

Una volta individuata la zona ideale nel vostro cortile per piantare il biancospino, è ora di procedere con la piantagione. Fortunatamente, piantare il biancospino non è un’impresa particolarmente complicata. Ecco come procedere:

  1. Scavate una buca: Iniziate scavando una buca con una profondità doppia rispetto alla dimensione delle radici della pianta che volete interrare.
  2. Aggiungete ghiaia e letame: Una volta che la buca è stata scavata, posizionate uno strato di ghiaia di circa 3-4 cm all’interno. Questo strato aiuterà nel drenaggio dell’acqua. Successivamente, aggiungete uno strato di letame maturo dello stesso spessore. Il letame favorirà la salute della pianta e il drenaggio del terreno.
  3. Riempite la buca: Coprite il letame con uno strato di terreno e posizionate la piantina nella buca. Assicuratevi che le radici siano distese e ben posizionate. Dopodiché, completate di riempire la buca con altro terreno, che andrete a pressare leggermente intorno alle radici.
  4. Compattate il terreno: Per garantire una buona stabilità della pianta, compattate il terreno intorno alle radici, facendo attenzione a non danneggiarle. È possibile compattare leggermente il terreno premendolo con le mani o con l’aiuto di uno strumento adeguato.
  5. Innaffiate la pianta: Una volta che la buca è stata riempita e il terreno è stato compattato, innaffiate leggermente la pianta. L’acqua aiuterà a stabilizzare la pianta nel terreno e favorirà l’attecchimento delle radici.

Irrigazione

Anche riguardo all’apporto idrico, il biancospino dimostra una straordinaria resistenza nonostante la sua delicatezza. Infatti, per mantenerlo nel migliore stato possibile, è sufficiente l’acqua piovana. Proprio per questo motivo, si consiglia di irrigare la pianta solo quando strettamente necessario. L’irrigazione può rivelarsi particolarmente importante per le piante giovani e durante i mesi estivi.

Concimazione

Le piante più giovani, essendo meno resistenti, richiedono una concimazione regolare da effettuarsi durante la primavera e l’autunno. È consigliabile utilizzare materiali come lo stallatico e concime granulare a rilascio lento per garantire una fertilizzazione ottimale alla pianta.