Nashi – Pyrus Pyrifolia

Revisore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche
Autore:
Elisa Cardelli
  • Autore - Laurea in Semiotica

I Nashi, noti anche come pere asiatiche o pere giapponesi (Pyrus pyrifolia), sono deliziose e croccanti pere che hanno guadagnato popolarità in tutto il mondo per il loro gusto unico e le proprietà nutritive. Originarie dell’Asia orientale, le pere Nashi sono diventate le beniamine sia dei consumatori che dei coltivatori grazie alla loro versatilità in cucina e alla loro facilità di coltivazione.

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Le pere Nashi – conosciute anche come anche come pere asiatiche o pere giapponesi (Pyrus pyrifolia) – sono diverse dalle pere europee comuni (Pyrus communis). Sono generalmente di forma tondeggiante con una buccia liscia e croccante che ricorda quella di una mela. A differenza delle pere europee, le pere Nashi sono meglio consumate quando sono ancora croccanti, simili alle mele mature. Il loro sapore dolce e succoso le rende perfette per essere gustate fresche, ma possono anche essere utilizzati in diverse ricette culinarie.

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Caratteristiche generali del Nashi o Pyrus Pyrifolia

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Il Nashi, noto anche come pero asiatico, fa parte della famiglia delle Rosacee, della sottofamiglia delle Pomoidee, del genere Pyrus e della specie pyrifolia o serotina.

Si tratta di un albero vigoroso e robusto, le cui foglie cadono durante l’autunno, sono alternate e crescono a stretto contatto con i nodi del ramo. Presentano una forma ovale e un colore verde scuro nella parte superiore, mentre nella parte inferiore sono di tonalità verde chiaro.

Le infiorescenze del Nashi si sviluppano dalle gemme miste e formano corimbi, cioè gruppi di fiori provvisti di una rosetta di foglie. La fioritura inizia ad aprile nelle nostre zone e, poiché l’albero è generalmente autosterile, richiede la presenza di impollinatori che fioriscano contemporaneamente. L’impollinazione è favorita dagli insetti pronubi, come le api. Ogni gemma mista produce solitamente tre o più frutti, caratterizzati da una forma generalmente tondeggiante e leggermente appiattita, simile a quella di molte mele.

La buccia del nashi è liscia e delicata, con un colore dorato-bronzato o giallo-verde, ed è evidenziata da piccole lenticelle. La polpa del frutto è molto croccante, compatta e succosa, ricordando così quella della pera. Inoltre, è ricca di acqua e sali minerali, soprattutto potassio e magnesio, mentre la sua acidità è molto bassa. Il sapore è dolce e delicata, con un retrogusto leggermente alcolico.

Esposizione e clima

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Il Nashi predilige climi temperati, ma si adatta anche ai climi subtropicali. Ha una notevole resistenza alle basse temperature invernali, tollerando addirittura fino a -25 °C.

Tuttavia, nelle zone con inverni più miti, si possono verificare problematiche durante la fase di fioritura poiché non viene soddisfatto il requisito di esposizione al freddo (un certo numero di ore con temperature inferiori a 7 °C), necessario per questa specie e che si considera medio-elevato.

Differisce dal pero comune poiché il Nashi fiorisce in anticipo, diventando più vulnerabile a eventuali gelate tardive. Pertanto, nelle zone ventose, è consigliabile fornire protezioni o barriere per ridurre l’impatto delle correnti d’aria.

Terreno

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Il pero giapponese prospera in terreni profondi, fertili e leggeri con caratteristiche vulcaniche e pH leggermente acidi. È essenziale che il terreno sia ben drenato per permettere lo scorrimento dell’acqua in eccesso. D’altro canto, bisogna evitare terreni eccessivamente argillosi e calcarei, poiché in tali condizioni potrebbero manifestarsi problemi di soffocamento delle radici e ingiallimento delle foglie tra le nervature.

Irrigazioni

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Per assicurare una produzione di frutta costante e di elevata qualità nelle nostre zone climatiche, l’irrigazione svolge un ruolo essenziale. Questa pratica è cruciale dopo la fioritura e durante la fase di sviluppo del frutto.

Questa specie vegetale presenta una notevole vulnerabilità nei confronti della siccità persistente e necessita frequentemente di essere innaffiata al verificarsi dell’asciugamento del terreno.

Potatura

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Le operazioni di potatura invernale riguardano la rimozione dei rami già fruttificati, consentendo così lo sviluppo dei germogli, i quali verranno poi legati in diverse forme durante l’estate per garantirne il rinnovo. Durante la stagione estiva, vengono eliminati i succhioni e si monitora attentamente il rapporto tra foglie e frutti.

Durante la fase di fioritura, è possibile intervenire tagliando alcune parti dei rami per migliorare la stabilità dei frutti. Poiché il Nashi presenta una fioritura molto abbondante, con una grande quantità di frutti che si sviluppano, è necessario eseguire un’operazione di diradamento un mese dopo la fioritura.

Questa tecnica consiste nel lasciare solamente un frutto per ogni corimbo, distanziandoli fra loro in modo tale da lasciare circa 20-30 cm di spazio tra un frutto e l’altro lungo il ramo. Questa pratica è essenziale non solo per ottenere frutti di dimensioni maggiori, ma anche per promuovere la formazione di nuovi germogli per l’anno successivo.

Malattie e parassiti

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Tra le malattie delle piante più rischiose per questa specie, troviamo il colpo di fuoco batterico, il marciume nero, la ticchiolatura (ecco come come affrontare la situazione quando appaiono macchie nere su foglie e frutti) e il black spot.

Quest’ultimo colpisce i frutti dalla buccia non rugosa, i quali vengono protetti mediante l’uso di sacchetti. Inoltre, gli insetti più dannosi sono la carpocapsa, di cui è molto importante conoscere i punti deboli, e la psilla del pero. In situazioni di attacchi intensi andranno effettuati trattamenti specifici.

Moltiplicazione

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Ci sono diversi metodi per moltiplicare i Nashi, ma i due principali sono la propagazione per talea e la propagazione per innesto. La propagazione dei Nashi richiede competenze e conoscenze specifiche, quindi se non hai esperienza con la propagazione delle piante, potrebbe essere meglio ottenere aiuto da un esperto o un vivaista per assicurarti che il processo sia fatto correttamente.

Moltiplicazione per talea

Questo metodo prevede il taglio di un pezzo di ramo o rametto, la talea appunto, da un albero adulto e sano e la successiva radicazione della talea per creare un nuovo esemplare.

Moltiplicazione per innesto

Questo metodo comporta l’unione di una varietà di Nashi con un portinnesto compatibile. L’innesto consente di combinare le caratteristiche desiderate della varietà del frutto con le qualità di radicamento e resistenza del portinnesto.

Nashi – Pyrus Pyrifolia: foto e immagini

Conosciamo meglio il Nashi o Pyrus Pyrifolia attraverso anche le foto raccolte nella nostra galleria immagini.