Carpocapsa cure

Revisore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche
Autore:
Elisa Cardelli
  • Autore - Laurea in Semiotica

Uno degli insetti parassiti che causano più danni alle piante da frutto è la Carpocapsa. Conosciuto anche come Cydia, la larva bianco-rosata di questo lepidottero devasta in particolare i meli, ma causa danni anche ad altri alberi da frutto. Impariamo a conoscere tutto su questo parassita e scopriamo le migliori soluzioni e cure per combatterlo.

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La Carpocapsa o verme dei frutti è una larva di lepidottero di colore bianco-rosato che si nutre della polpa dei frutti. Questa in particolare colpisce i meli (cydia pomonella), ma attacca anche peri, nespoli, cotogni, castagni e noci. I danni che questo insetto parassita causa sono davvero enormi e se non viene trattato rapidamente può mettere a repentaglio interi raccolti.

Conosciuto anche come Cydia, questo parassita depone le uova un po’ ovunque. Le larve appena nate penetrano all’interno dei frutti scavano delle gallerie sino al centro e devastano i semi. Successivamente fuoriescono come larve mature che sotto forma di crisalidi si riparano nella corteccia dell’albero. Una volta adulti, questi insetti hanno l’aspetto di farfalline.

Scopriamo quindi quali sono i danni che causano e vediamo quali cure permettono di risolvere il problema.

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Cos’è la Carpocapsa

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La Carpocapsa è un insetto parassita che appartiene alla famiglia dei Tortricidae. Molto dannoso per le coltivazioni di mele e pere, si tratta di un lepidottero con apertura alare di 15-20 mm. Questa piccola farfalla ha ali di colore grigio biancastro con delle marezzature subito evidenti.

A causare danni ai frutti sono le larve carnose di colore bianco-rosato e con capo bruno. Queste arrivano a una lunghezza di circa 15-20 mm e si vedono quindi bene ad occhio nudo. La Cydia compie all’anno 2 o 3 generazioni e sverna come larva matura protetta da un bozzolo che nasconde tra la corteccia oppure nel terreno.

Quali danni provoca

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I danni della Carpocapsa sono causati dalle sue larve. Queste infatti penetrano nei frutti quando sono ancora acerbi e iniziano a scavare gallerie nella polpa. Alla fine le larve raggiungono il cuore del frutto dove ci sono i semi e qui completano il loro sviluppo. Le larve poi fuoriescono dal frutto quando sono adulte e diventano bozzoli per poi trasformarsi in farfalline.

Riconoscere i frutti colpiti da questi insetti parassiti non è difficile. Si nota infatti la presenza di un foro di entrata sulla buccia e una rosura composta dagli escrementi della larva. Anche le gallerie all’interno si riempiono di escrementi immediatamente visibili appena si apre il frutto. In questi casi si dice che i frutti sono bacati e risultano ormai rovinati dal punto di vista qualitativo. Mele e pere sono i frutti più danneggiati dalla Cydia e cadono a terra una volta che l’insetto ha agito.

Le larve giovani spesso muoiono naturalmente e in questi casi si hanno solo delle erosioni superficiali nei frutti. Le larve di ultima generazione invece hanno un’azione trofica più rapida e dunque sono più dannose.

Difesa biologica

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Per combattere la Carpocapsa è possibile sfruttare una difesa biologica. Questa è piuttosto complessa ed è formata da varie strategie di intervento che consentono di mantenere in salute le piante. Il procedimento da seguire è quello che vi spieghiamo ora:

  1. Reperire delle trappole di cattura delle farfalle adulte che siano attivate da un ferormone specifico.
  2. Piazzare le trappole sui rami di un albero da frutto verso la fine di aprile. Bastano 3 trappole per coprire un ettaro di terreno in maniera ottimale.
  3. Controllare ogni settimana quanti esemplari di Carpocapsa sono stati catturati. Nel caso si superino i due esemplari maschi, è necessario procedere con altri interventi.

Lotta microbiologica

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La Carpocapsa allo stadio giovane si può affrontare con un’efficace lotta microbiologica. Questa si effettua utilizzando la beauveria bassiana, un prodotto biologico molto impiegato in agricoltura.

Un altro ottimo esempio è l’uso del virus della granulosi Cydia pomonella G.V. Questo è uno specifico virus isolato in laboratorio che colpisce esclusivamente le larve della Carpocapsa. Tale virus è efficace se utilizzato al momento della schiusura delle uova e dunque bisogna essere tempestivi.

Per la seconda generazione di larve è invece suggerita la beauveria bassiana.

Trappola a fascia

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Un modo per eliminare il problema della Carpocapsa consiste nello sfruttare alcuni rimedi di tipo meccanico. Uno dei migliori è senza dubbio la trappola a fascia in cartone ondulato paraffinato. Questa tipologia di fasce consentono di eliminare le larve che si trovano nel tronco e che scendono per trasformarsi in crisalidi o svernare.

Il meccanismo di azione delle trappole a fascia è davvero semplice. Quando una larva ha finito il suo sviluppo all’interno dei frutti, scende nel tronco dell’albero e in quel momento resta intrappolata nella trappola. Queste trappole vanno installate sugli alberi e funzionano perché, essendo ondulate, danno l’idea agli insetti di poter fare la metamorfosi al loro interno.

Per eliminare l’insetto basta poi raccogliere le trappole e poi bruciarle. È necessario controllarle ogni circa 15 giorni anche per comprendere quante larve sono rimaste intrappolate.

Carpocapsa cure: foto e immagini

La Carpocapsa è un insetto parassita che può causare enormi danni ai raccolti. Proprio per questo motivo è essenziale conoscerlo dettagliatamente e sapere come comportarsi per trattarlo al meglio. Se volete combattere questo lepidottero, dunque, vi suggeriamo di seguire i nostri consigli e di scorrere la galleria immagini che abbiamo realizzato.