Come salvare il rosmarino in 5 mosse

Revisore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche
Autore:
Paola Palmieri
  • Dott. in Scienze della Comunicazione

Se sei a caccia di consigli utili e soluzioni ad hoc per salvare da morte certa la tua pianta aromatica preferita, leggi pure. Perché secca sempre? Come salvare il rosmarino? Scopri tutto quel che c’è da sapere.

Rosmarino

Il rosmarino, nome botanico rosmarinus officinalis, è una pianta perenne che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. Tipico del Mediterraneo conta diverse proprietà conosciute ed apprezzate sin dall’antichità. Ottimo per aromatizzare i tuoi piatti preferiti aggiunge quel tocco in più che fa del rosmarino, molto probabilmente, uno degli aromi più apprezzati in cucina. Ottimo con ogni pietanza ma non solo.

Di esso si annoverano anche altre virtù e proprietà curative, vediamole insieme:

  • digestive
  • diuretiche
  • carminative
  • antispasmodiche
  • svolge, infine, un’azione antiossidante.

Lo si può utilizzare anche sotto forma di olio per favorire la concentrazione e migliorare l’umore ma anche per impacchi o massaggi rilassanti. Aggiungi il fatto che sia facile da coltivare e il gioco è fatto. Eccolo spuntare su balconi e terrazzi. Ma se non ce ne sapessimo prendere cura al meglio? Appassirebbe certo ma non tutto è perduto! Scopri con noi il modo giusto di intervenire per salvare il tuo rosmarino.

Pane-rosmarino

1. Fai un check

freshly planted cuttings of rosemary and patchouli

Se ami tenere sul balcone le tue piante aromatiche, compreso il rosmarino, tienilo d’occhio: se comincia a ingiallire e poi appassire potrebbe esserci qualcosa che non va. Come capire se è definitivamente morto o recuperabile? Te lo diciamo noi.

Se la pianta ha perso tutti i suoi aghetti e i rami si spezzano facilmente controlla le radici se anche loro non se la passano bene allora il rosmarino è da buttare e andrà sostituito con dell’altro.

Ma, se grattando il tronco trovi ancora del verde e non appare del tutto secco ecco che puoi intervenire. Scopri come fare, passo dopo passo, proseguendo nella lettura.

2. Cambia destinazione

Gardener gathers rosemary herb

La cosa più ovvia potrebbe essere la posizione sbagliata. Eh già, il rosmarino sia coltivato in pieno campo che in vaso ama molto la luce del sole e patirebbe in sua assenza. Se hai scelto per lui una moderata esposizione ai raggi del sole o peggio ancora una zona d’ombra o penombra in balcone, è bene procedere cambiando posizione al vaso.

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In caso contrario lo condanneresti a morte certa: accadrebbe infatti che pian piano noteresti le foglie ingiallire e poi cadere una ad una. Prova a spostarlo con molta cura e studiando con attenzione la collocazione ideale, vedrai cambiare aspetto alle sue foglie che torneranno più verdi e rigogliose di prima. Ma l’esposizione – ahinoi – non è l’unico fattore di crisi per questa pianta. Scopri di più qui di seguito.

3. Controlla il terreno

Quale concime utilizzare per rendere fertile un terreno 3

Abbiamo detto come il rosmarino sia originario della macchia mediterranea, per questo è molto importante scegliere il terreno adatto in cui accoglierlo e che ricrei alla perfezioni le condizioni presenti in natura. Preferibile optare per del terriccio specifico per le piante aromatiche e predisporre sul fondo dell’argilla espansa. Aiuterà a mantenere il terreno ben drenato ed evitare ristagni idrici che potrebbero far andare in necrosi le radici.

Se, infatti, il tuo rosmarino sta seccando e vuoi provare a salvarlo ti basterà tastare il terreno e sollevarne una piccola porzione per capire se il problema sia tutto lì. Se è compatto e bagnato è tempo di sostituirlo o puoi tentare di aggiungere della sabbia per alleggerirlo. Una soluzione utile potrebbe rivelarsi proprio il rinvaso.

4. Innaffia il giusto

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Altro problema frequente e, a dirla tutta, non legato solo alle piante aromatiche è quello delle innaffiature: il dubbio ruota sempre attorno a quanta acqua dare o non dare. Anche in questo caso sarà la pianta a suggerirtelo ma occhio a saperne cogliere i segnali!

Il rosmarino è una pianta che ha bisogno di poca acqua e ha bisogno di essere innaffiato di tanto in tanto. Il segreto sta nell’aspettare che il terreno sia asciutto e quindi innaffiarlo poco alla volta, un eccesso di acqua lo soffocherebbe. In estate il discorso cambia anche se di poco, andrai a dar da bere alla tua pianta ogni 2 o 3 giorni. Passiamo all’ultimo step.

5. Occhio ai parassiti

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Il fatto che il rosmarino sia una pianta facile da coltivare non la rende, tuttavia, esente dal contrarre alcune malattie. Vediamo quelle che lo riguardano più da vicino. Il nemico numero uno? Si chiama nematode. Si tratta di un piccolo verme color marrone che si nutre delle radici di questa pianta togliendo così il sostentamento alla stessa.

Facile individuarlo nel terreno e – qualora ce ne fosse più d’uno – è tempo di cambiare il terriccio se il tuo rosmarino è in vaso, di coltivare piante nematodicide se hai un piccolo orto. Qualche suggerimento? Rafano, senape o tagete.

Come salvare il rosmarino: foto e immagini

Dopo aver letto con attenzione quest’articolo hai sicuramente ottime probabilità di veder rinascere il tuo rosmarino ormai appassito. Cosa aspetti? Mettiti all’opera ma prima sfoglia la galleria di immagini che segue per fissare tutti i passaggi fondamentali. Lasciati ispirare!