Risparmio in bolletta: arriva il bio-fotovoltaico

Autore:
Elisabetta Coni

Uno studio indetto dall’Israel Institute of Technology potrebbe aver trovato una soluzione per produrre energia alternativa risparmiando in bolletta utilizzando un elemento che più naturale non si può ovvero una pianta, precisamente il processo della fotosintesi. Che cos’è il bio-fotovoltaico e come funziona.

Piante grasse varie in un vaso
Dominic Alberts / Pixabay

Le piante saranno la nostra energia pulita e non per il fatto che senza di loro, non potremmo neanche pensare di vivere, bensì per il loro meccanismo di attingere energia dal Sole.

Un team di biologi e chimici dell’Israel Institute of Technology sta lavorando a un progetto per risparmiare in bolletta, utilizzando una fonte di energia rinnovabile inesauribile ovvero il Sole abbinata ai meccanismi di sopravvivenza delle piante.

Precisamente, l’esperimento consiste nella creazione di una cella solare biologica installata in una pianta grassa. Lo scopo è quello di fornire energia green utilizzando specifiche piante da appartamento, soprattutto le piante grasse.

Qualora vogliate portarvi avanti, potrete trovare nella nostra guida dedicata su come scegliere le piante grasse e come curarle al meglio. Insomma, da semplice decorazione della casa a vere e proprie fonti di energia alternativa, che si può definire tranquillamente bio-fotovoltaico.

Risparmio in bolletta, come funziona il bio-fotovoltaico

Piante grasse al sole
Luisella Planeta Leoni/ Pixabay

Per realizzare questo progetto ambizioso, i ricercatori hanno creato una cella solare totalmente bio usando un materiale che più green davvero non si può, ovvero una pianta succulenta. Precisamente, la Corpuscularia Iehmanni, detta comunemente pianta di ghiaccio.

Inserito un anodo di ferro e un catodo di platino in una sola foglia, hanno constatato che era presente una tensione di 0,28 Volt. Quando veniva esposta alla luce, invece, ha prodotto 20 micro ampere ogni 2cm di densità di fotocorrente.E sapete qual è l’innovazione? Questa sorta di impianto bio-fotovoltaico ha generato elettricità per oltre 24 ore, con luce e buio.

Sebbene la quantità di energia prodotta è veramente ridotta e non sfiora neanche i numeri della batteria alcalina, collegando tutte le foglie di più esemplari potrebbe essere davvero la svolta per aumentare la tensione e risparmiare in bolletta.

Piante grasse e alghe per un fotovoltaico green

Un bel passo avanti per il fotovoltaico, in quanto in questo modo potrebbe diventare davvero ecologico e portatile. L’obiettivo dei ricercatori è infatti quello di trovare una soluzione per conquistare l’indipendenza energetica che sia quasi totalmente ecologica, ma anche economica.

Le ultime ricerche sul bio-fotovoltaico sono davvero all’avanguardia in quanto si è passati da celle organiche con pigmenti di origine vegetale a veri e propri dispositivi che sanno replicare alla perfezione i processi della fotosintesi.

Bio-fotovoltaico infatti è definita come una tecnologia che sfrutta il Sole come energia rinnovabile per mezzo di micro organismi creati in laboratorio ma con componenti biologiche.

Il team ha constatato che la pianta poi produce idrogeno gassoso al catodo, il quale si potrebbe utilizzare per altre tecnologie sostenibili, magari combinando l’uso di alghe e piante grasse.