Lasci il caricabatterie dello smartphone sempre attaccato alla presa della corrente? Sbagli!
Sono molte le persone che lasciano il caricabatterie dello smartphone attaccato alla presa della corrente anche quando non lo stanno utilizzando. Questo comportamento è sbagliato e dunque non andrebbe fatto.

Molti individui tendono ad avere l’abitudine di lasciare il caricatore del cellulare sempre collegato alla presa, sia per comodità che per pigrizia. Su internet, ci sono innumerevoli articoli che discutono su questo argomento: lasciare il caricatore collegato alla presa senza il cellulare in ricarica consuma energia? Questa domanda genera spesso risposte contrastanti e con varie imprecisioni. Pertanto, cerchiamo di fornire una risposta basata su dati e fatti.
Il caricatore del cellulare va staccato ogni volta?

Quando il caricatore del cellulare è attaccato alla presa della corrente senza essere utilizzato, il suo consumo energetico singolarmente è insignificante, così come la luce rossa di standby del televisore. Tuttavia, se consideriamo l’impatto combinato di tutti i caricatori in standby su scala globale, il loro consumo energetico diventa significativo.
All’interno di ciascun caricatore, c’è un piccolo trasformatore che, per la sua natura, disperde una quantità minima di energia dalla rete, anche quando il cellulare non è collegato né in fase di ricarica. Anche se l’impatto economico sulle singole bollette è minimo, se moltiplicato per tutte le persone che utilizzano dispositivi simili, l’impatto complessivo diventa rilevante.
Si può lasciare il caricatore attaccato alla presa?
È importante evitare di lasciare i caricatori collegati alle prese di corrente in modo continuo.
Anche se sembra un’azione insignificante, se tutti adottassimo questo comportamento anti-ecologico, il consumo di energia mondiale necessario per alimentare tutti questi dispositivi raggiungerebbe livelli allarmanti.
Per fare un esempio estremo, se ci fossero 6,8 miliardi di smartphone nel mondo e ognuno avesse il proprio caricatore sempre collegato alla presa 24 ore su 24, sarebbe necessaria un’infrastruttura energetica enorme, simile a quella della centrale nucleare di Zaporizhzhia, una delle più grandi in Europa.
Inoltre, lasciando i caricatori collegati inutilmente, essi assorbono energia che viene dissipata in forma di calore, aumentando i consumi e creando anche possibili rischi di sicurezza, sebbene rari. Nel caso in cui i dispositivi siano prodotti senza rispettare le normative dell’Unione Europea, importati senza controlli e certificazioni, possono surriscaldarsi, causare cortocircuiti e, nei casi più gravi, provocare incendi.
In sintesi, è consigliabile staccare i caricatori dalle prese quando non sono in uso per evitare sprechi energetici, contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e garantire la sicurezza nel funzionamento dei dispositivi.
Ma i caricatori a filo e quelli wireless sono uguali?
In confronto, i dispositivi wireless in modalità di attesa consumano significativamente di più rispetto ai dispositivi tradizionali con cavo, principalmente a causa della tecnologia a induzione su cui si basa il loro funzionamento. Mentre un caricatore tradizionale con cavo in modalità di attesa consuma in media circa 0,2 watt, un caricatore wireless utilizza ben 1,6 watt, ovvero otto volte di più.
Per avere un’idea più chiara delle differenze in termini di consumo energetico, possiamo fare un esempio ipotetico. Se lasciassimo il caricatore collegato tutto l’anno, che corrisponde a 8760 ore, il caricatore tradizionale consumerebbe 1752 wattora, mentre quello wireless ne consumerebbe 14016 wattora.
Lasci il caricabatterie dello smartphone sempre attaccato alla presa della corrente: foto e immagini
Ora che abbiamo compreso come mai è bene staccare il caricabatterie del cellulare dalla presa quando non lo si utilizza, suggeriamo di prendersi qualche momento per scorrere la galleria immagini che abbiamo creato qui di seguito.