Ecco come leggere la nuova etichetta energetica degli elettrodomestici

Autore:
Patrizia D'amora
  • Dott. in Giornalismo e Cultura editoriale

Nuova etichetta energetica degli elettrodomestici: cosa cambia e come leggerla. Quali sono le novità introdotte e come individuare la classe energetica di un elettrodomestico. Guida all’acquisto dei nuovi dispositivi a basso consumo.

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È trascorso circa un anno da quando l’Unione Europea ha abolito definitivamente la vecchia classificazione energetica a cui eravamo abituati. Era il 1995 e l’UE introduceva l’obbligo di classificare gli elettrodomestici in una scala gerarchica di valori, rappresentati dalle lettere dell’alfabeto. Si andava dalla lettera A (seguita dagli indicatori +), fino alla lettera D.

L’adozione di una nuova etichetta energetica rientra nell’ottica del green deal europeo, che riclassifica le prestazioni dei dispositivi elettrici su una nuova scala, basata su criteri riflettono degli standard di efficienza più elevati rispetto al passato.

Tutto questo per stimolare l’innovazione sostenibile tra le imprese, chiamate in prima linea a promuovere un’economia a minor impatto ambientale, in accordo con gli impegni assunti durante la Conferenza di Parigi del 2015.

L’obiettivo di ridurre i gas serra entro il 2030 del 55% (rispetto alle emissioni registrate nel 1990) si sposa con le intenzioni della Commissione Europea di ridefinire più severamente anche le classi energetiche. Il motivo? Rendere l’etichetta energetica più comprensibile ai consumatori, che potranno scegliere consapevolmente i dispositivi in base al loro reale valore di consumo.

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Cosa cambia rispetto a prima

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Nella nuova etichetta energetica sono disponibili informazioni più dettagliate rispetto alla precedente classificazione. Oltre al consumo del quantitativo di energia, vengono presi in considerazione anche i valori che riguardano l’impatto ambientale del prodotto, come il rumore emesso e la quantità di acqua consumata.

Per non generare confusione tra i consumatori si è scelto di semplificare la lettura dell’etichetta energetica e di eliminare definitivamente gli indicatori + che seguivano la lettera A.

Oggi, nella nuova etichetta appaiono le lettere dell’alfabeto colorate in verde, giallo, arancione e rosso per indicare visivamente il consumo degli apparecchi elettrici. Il verde della A indica la classe energetica più efficiente; il rosso della G, invece, indica un dispositivo che consuma di più.

Come leggere la nuova etichetta energetica

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L’etichetta energetica è stata ridisegnata in conformità ai nuovi standard normativi europei. La scala dei consumi rimane a sinistra, contrassegnata dalle lettere dell’alfabeto che vanno dalla A alla G. Ogni lettera corrisponde a una diversa classe di consumo, indicato numericamente al centro dell’etichetta.

Il valore cambia in base al prodotto ed è generalmente indicato in kWh all’anno. Su alcuni prodotti, come lavatrici e lavastoviglie, il nuovo calcolo è effettuato con metodi più sofisticati, che registrano i kWh/1000 ore oppure kWh/100 cicli di lavaggio.

Sulla parte più bassa dell’etichetta, invece, si trovano dei pittogrammi che riportano le caratteristiche specifiche del prodotto. Le icone offrono informazioni riguardo alle caratteristiche fisiche del prodotto oppure rilevano il suo reale impatto ambientale (volume, rumore, consumo in modalità eco, ecc.)

In alto a destra è presente un codice QR, che offre l’accesso a informazioni più dettagliate e di carattere non commerciale sul modello di riferimento.

Prodotti declassati: cosa significa etichetta riscalata

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Anche se la nuova etichetta energetica è entrata in vigore da un anno, nel frattempo potrà esserti capitato di acquistare un prodotto nuovo che presentava ancora una vecchia etichetta. L’UE, infatti, non ha imposto alcun obbligo di cambiare la vecchia etichetta sui prodotti già stoccati in magazzino.

Quindi, per dare il tempo ai rivenditori di terminare la merce già etichettata alla vecchia maniera, ha introdotto la riscalatura della classe di efficienza energetica. Per esempio un frigorifero che in passato apparteneva alla categoria A+++, sulla nuova etichetta comparirà nella classe C.

Ciò non significa che il frigorifero consumi di più, perché il calcolo del consumo energetico rimane perlopiù invariato. A cambiare, però, sono gli standard di classificazione europei, molto più severi rispetto alla precedente classificazione.

Dunque, ecco spiegato il motivo del declassamento di alcuni prodotti: le nuove norme impongono un ricalcolo che tiene conto di numerosi fattori, come il fabbisogno dei componenti interni dell’elettrodomestico e il suo impatto sull’ambiente.

Nuova etichetta energetica: gli step normativi futuri

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In questo periodo di transizione segnato dal passaggio tra la vecchia e la nuova etichetta, avrai potuto certamente notare che le classi energetiche più elevate sono state lasciate vuote. Questo per incentivare le aziende produttrici a investire maggiormente nella progettazione di prodotti con tecnologia avanzata e a basso consumo.

Accelerare l’innovazione tecnologica attraverso l’incremento dell’efficienza energetica è un obiettivo prioritario per l’UE, che stimola i produttori a essere anche più competitivi tra loro. Dall’1 marzo 2024, infatti, non sarà più possibile trovare in commercio prodotti che appartengono alle classi energetiche F e G.

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Oltretutto la Commissione europea sta lavorando alacremente per promuovere una normativa sull’ecodesign e sulla progettazione di prodotti eco-compatibili. In futuro saranno stabiliti i requisiti minimi che riguardano il consumo energetico dei dispositivi in stand-by, oltre ad altre misure volte al corretto riciclaggio degli elettrodomestici obsoleti.

È stato calcolato che tutte le future mosse dell’UE in campo di eco-compatibilità faranno risparmiare ulteriori 94 TWh all’anno, entro il 2030: un obiettivo ambizioso, ma già in atto per promuovere un uso consapevole delle risorse energetiche da combinare con una progettazione sostenibile.

Elettrodomestici e nuova etichetta energetica: immagini e foto

La nuova etichetta energetica ha cambiato aspetto. Ma adesso, come riconoscere la classe energetica dei nuovi elettrodomestici? Ecco come leggere e interpretare le novità introdotte dall’UE.