Cachi conservazione
Come si conservano i cachi e come fare maturare a casa quelli più acerbi? Come si fa l’ammezzimento? Quali sono le calorie, i valori nutrizionali e le proprietà dei cachi?
Esistono alcune tecniche, consigli e rimedi casalinghi della tradizione che ci aiutano a conservare i cachi per almeno 1 mese, e segreti della nonna per farli maturare e diventare più dolci e meno astringenti al palato. Se avete colto o acquistato dei cachi un po’ acerbi e li volete più dolci e maturi al punto giusto seguite la tecnica dell’ammezzimento.
Maturazione o ammezzimento
L’ammezzimento è una tecnica di maturazione utilizzata dagli agricoltori per far maturare al punto giusto i frutti che per vari motivi vanno colti dagli alberi ancora acerbi come le mele, le nespole, le banane, le pere, i kiwi e soprattutto i cachi e sorbe. Con questa tecnica di antichissima tradizione contadina, i frutti non solo sono più belli e sani ma anche più appetibili perchè le loro caratteristiche fisico-chimiche vengono modificate naturalmente.
Come fare l’ammezzimento
Per eliminare il sapore astringente dei cachi, allappato (in alcuni dialetti punteco), causato dai tannini di cui essi sono particolarmente ricchi, disponeteli in una cesta di vimini o in una cassetta a bordi bassi distanziati tra loro e senza sovrapporli. Inserite negli spazi vuoti lasciati dai cachi, alcune mele o in alternativa anche delle pere. Coprite i contenitori con canovacci o del cartone. Metteteli in un luogo caldo e asciutto fino a quando il colore della buccia diventa arancione o rossa. Dopo alcuni giorni troverete i cachi della giusta consistenza, dolci al palato grazie all’etilene l’ormone vegetale rilasciato dalle mele durante la maturazione.
Conservazione dei cachi
Una volta che i cachi avranno la buccia di un bel colore rosso-arancio, togliete le mele o le pere, lasciateli distanziati tra loro e poi conservateli in luogo buio e fresco. Per conservarli a lungo e consumarli anche in inverno inoltrato basta farli maturare al punto giusto e preparare poi una buonissima marmellata di cachi.
Metodo dell’essiccazione
Conservazione dei cachi secchi o hoshigaki con il metodo dell’essiccazione. I cachi secchi o hoshigaki si essiccano all’aria in un luogo soleggiato e ventilato.
- Si riempie una pentola d’acqua e la si mette sul fuoco.
- Nel frattempo si sbucciano i cachi lasciando intatti i calici e parte dei peduncoli.
- Si infila un ago doppio con lo spago da cucina e si infilano in cachi come si fa con le perle di una collana.
- Quando l’acqua bolle, si calano i cachi e si fanno sterilizzare per non più di 5 secondi. Mettere lo spago sui rametti di cachi uno per uno poi passare nell’acqua bollente per 5 secondi.
- Si appendono i cachi in un luogo asciutto, ben areato e distanziati tra loro per evitare che toccandosi possano ammuffire.
- La sera vanno riparati dall’umidità.
- Dopo 7 -10 giorni i cachi si induriscono in superficie e a questo punto vanno massaggiati delicatamente con le punte della dita, operazione necessaria per farli ammorbidire.
- Dopo il massaggio si lasciano essiccare per altri 7-10 giorni o finché non raggiungono la consistenza preferita.
- Dopo l’essiccamento si sfila lo spago e si dispongono in su un vassoio e si conservano in un posto asciutto. Col passare dei giorni, la superficie dei cachi secchi tende a diventare bianca a causa della cristallizzazione dello zucchero contenuto in essi.
Calorie e proprietà dei cachi
100 g di cachi apportano circa 70 Calorie, 16 g di zuccheri, 0,58 g di proteine, 0,19 g di grassi, 18,6 g di carboidrati e 80,32 g d’acqua. Sul sito informazioni utili: Proprietà e controindicazioni dei cachi
Coltivazione e cure del diospero o kaki
La pianta del cachi è coltivata dall’uomo da oltre 2000 anni anche per la sua resistenza a malattie, parassiti ed agenti atmosferici tra cui siccità. Come coltivare e curare il kaki.
Curiosità
L’albero dei cachi è antichissimo e da più di 2000 anni viene coltivato in Cina, per le sue proprietà benefiche, viene chiamato anche Albero delle sette virtù. In Giappone è considerato l’albero della pace in quanto unico esemplare della flora sopravvissuto alla bomba atomica su Nagasaki. L’albero dei cachi vive mediamente 30 anni e dopo la morte il suo legno viene utilizzato come fertilizzante o come legna da ardere. Infine, i cachi sono protagonisti anche in una famosa canzone degli Elio e le Storie Tese, La terra dei cachi, presentata dal gruppo al Festival di Sanremo 1996.