Nuove regole Superbonus: costruttori spaventati per lo stop cessione del credito

Autore:
Elisabetta Coni

Il Governo è intervenuto contro le cessioni dei crediti fiscali legati al Superbonus e agli altri bonus edilizi azzerando la possibilità di chiedere sconto in fattura e cessione del credito, ma cosa ne pensano i costruttori stessi? Le reazioni. 

cantiere demolizione
Gerhard / Pixabay

L’intervento a bruciapelo in merito allo stop della cessione dei crediti fiscali legati al Superbonus ha sconvolto il mondo dell’edilizia e gli utenti che magari, convinti della convenienza di questa agevolazione fiscale si sono lasciato convincere a fare dei lavori specifici come effettuare interventi antisismici con l’Ecobonus come da nostra guida.

Il Governo Meloni ha sollevato un polverone mediatico con il decreto legge del 16 febbraio 2023 in cui impone lo stop immediato alla cessione del credito e allo sconto in fattura per il Superbonus e tutte le altre detrazioni fiscali in vigore per il comparto edilizia. Nonostante ci siano delle eccezioni per i progetti avviati con specifici adempimenti in regola, i costruttori sono davvero sul piede di guerra e non risparmiano certo di criticare la modalità della decisione del Governo, soprattutto per quanto riguarda il divieto per le pubbliche amministrazioni di acquisire i crediti fiscali visto che tante Regioni avevano iniziato a fare.

Stop crediti Superbonus, a rischio imprese e cantieri

cantiere
Hands off my tags! Michael Gaida / Pixabay

Il nodo cruciale secondo i costruttori è quello di ridare liquidità alle imprese. Infatti, pare che ancora si sia in alto mare nel trovare una soluzione mirata a dare liquidità e linfa vitale alle imprese edili. Rimanere senza liquidità  significherebbe avere i cantieri fermi per un lungo periodo di tempo, migliaia di imprese saranno costrette a valutare l’economia interna dell’azienda e a prendere decisioni non proprio felici. Insomma, le decisioni dell’esecutivo si ripercuoteranno sulle famiglie, secondo fonte Ance.

Confartigianato si è fatto ambasciatore dei suoi iscritti facenti parte del comparto, manifestando la preoccupazione soprattutto per il fatto che molti hanno assunto personale in base agli accordi con i committenti per avviare determinati lavori. Senza almeno la possibilità di sconto in fattura, nessuna impresa sarebbe in grado di raggiungere gli obiettivi green e soprattutto di lavorare. Il blocco di acquisizione dei crediti da parte degli enti pubblici rischia di trasformarsi in un boomerang. Si spera quindi in qualche proroga, visto che comunque sono previsti tavoli tecnici per valutare ulteriori soluzioni in merito.

Superbonus e riqualificazione energetica, il futuro sarà roseo?

Infatti, la preoccupazione dei costruttori deriva anche dal fatto che la UE ha imposto praticamente la riqualificazione degli edifici fino a diventare zero emissioni entro il 2050. Senza possibilità di interventi fiscali, per gli utenti sarà davvero dura favorire lavori e interventi di riqualificazione energetica e si spera quindi in una revisione del meccanismo, magari con proroghe, eccezioni e soluzioni per sbloccare i crediti bloccati. Nel futuro, ci si augura che per gli interventi mirati alla riqualificazione energetica degli edifici come per rendere le case antisismiche si possa pensare a cessione e sconto in fattura del credito, al fine di dare energia a un comparto che ha dovuto affrontare molti stop e sfide in questi tre anni.