Legge 104: come comprare una nuova cucina risparmiando

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista

I beneficiari della Legge 104 hanno diritto ad alcune agevolazioni con riferimento all’acquisto di una cucina, ma solo a determinate condizioni. Scopriamo come funziona la 104 sugli acquisti, chi può accedere allo sconto sulla cucina con la Legge 104 e come ottenerlo.

Cucina
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La Legge 104 è una normativa quadro che contiene disposizioni in materia di assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone diversamente abili. La normativa tributaria mostra particolare attenzione per le persone con disabilità e per i loro familiari, riservando loro numerose agevolazioni fiscali.

Tra queste, quelle relative all’acquisto di veicoli, la detrazione delle spese sostenute per gli addetti all’assistenza o per l’eliminazione delle barriere architettoniche, le agevolazioni per i non vedenti e per i sordi, quelle sugli acquisti degli ausili tecnici e informatici.

In questo articolo approfondiremo l’aspetto relativo all’acquisto di una nuova cucina usufruendo della Legge 104 e scopriremo a quanto ammontano le agevolazioni, a chi spettano, i requisiti necessari e come ottenerle.

Acquisto di una nuova cucina con Legge 104

Cucina
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Come anticipato, la Legge Legge 104/1992 permette in alcuni casi di risparmiare sull’acquisto della cucina. Nel dettaglio, è possibile ottenere la detrazione dall’Irpef del 19% per l’acquisto di cucine, limitatamente alle componenti dotate di dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, preposte a facilitare il controllo dell’ambiente da parte di persone con disabilità, specificamente descritte in fattura con l’indicazione di dette caratteristiche.

In altre parole, se si intende risparmiare nell’acquisto, bisogna dimostrare che la nuova cucina sarà dotata di apparecchi utili per facilitare la quotidianità delle persone affette da disabilità. La detrazione del 19% sull’intero importo per la spesa, può essere usufruita anche dal familiare della persona con disabilità, a condizione che quest’ultimo sia fiscalmente a suo carico.

La detrazione compete per l’intero importo, a prescindere dall’ammontare del reddito complessivo e può essere
richiesta solo se l’onere è sostenuto con versamento bancario o postale o mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”, fatta eccezione per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici e per le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.

Chi ne ha diritto

L’agevolazione riguarda le persone con disabilità sensoriali dell’udito, affetti da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva che abbia compromesso il normale apprendimento del linguaggio parlato. La detrazione non spetta per i servizi resi ai soggetti affetti da sordità di natura esclusivamente psichica o dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio. Per fruire della detrazione è importante conservare tutte le certificazioni e i documenti di spesa, in quanto potrebbero essere richiesti dagli uffici dell’Agenzia delle entrate.

Riguardo alle certificazioni che la persona con disabilità deve possedere per richiedere le agevolazioni fiscali (deduzione o detrazione), va anzitutto precisato che sono considerati “disabili”, oltre alle persone che hanno ottenuto le attestazioni dalla Commissione medica istituita ai sensi dell’articolo 4 della legge n. 104/1992, anche coloro che sono stati ritenuti “invalidi” da altre Commissioni mediche pubbliche incaricate per il riconoscimento dell’invalidità civile, di lavoro, di guerra, eccetera.