Giappone testa nuovi distributori automatici succhia CO2
Il Giappone è un Paese che ha trovato un non facile equilibrio tra antiche usanze e tradizioni e soluzioni tecnologicamente molto avanzate. Si tratta di una nazione davvero moderna e alla quale guardare anche per scoprire interessanti novità, che potrebbero un giorno arrivare anche da noi.

Asahi Soft Drinks è un’azienda giapponese che ha messo a punto un particolare composto, a base di calcio, in grado di filtrare l’aria usata dai distributori automatici di bevande, per tenerle al fresco.
Queste macchinette mentre raffreddano, anziché limitarsi a consumare energia e quindi inquinare, assorbono CO2. Una volta che il materiale ne sarà saturo non verrà semplicemente gettato via, ma potrà essere impiegato per dei fertilizzanti, miscelato al cemento o usato per il ripristino di fondali marini degradati.
L’idea è decisamente interessante e promettete ed è venuta ad un gruppo di produttori di bevande che ha acquisito nel 2016 l’italiana Peroni.
Distributori automatici succhia CO2: l’idea green di Asahi Soft Drinks

L’azienda nipponica Asahi Soft Drinks installerà i primi 30 distributori automatici di questo tipo nelle province di Kento e Kansai e si stima che questi particolari distributori di nuova generazione potranno togliere dall’atmosfera fino a 60 kg di anidride carbonica, ogni anno.
Questi distributori automatici ribattezzati da alcuni come “succhia CO2” sono in tutto e per tutto simili alle macchine classiche per l’erogazione di bevande fredde, che in Giappone sono molto comuni, così come d’altra parte anche da noi in Italia.
L’unica loro rilevante particolarità riguarda, come accennato, il sistema di raffreddamento che utilizzano, per tenere sempre adeguatamente al fresco le varie bibite. Questo, per funzionare, prende aria dall’ambiente esterno e nel farlo trattiene l’anidride carbonica.
Secondo gli ideatori di questo innovativo sistema, l’assorbimento di CO2 di una sola macchinetta sarebbe pari a quello di circa 20 cedri giapponesi, uno degli alberi più conosciuti ed apprezzati proprio per la sua caratteristica di essere un grande assorbitore naturale di CO2.
2024 l’anno del lancio
L’idea è così promettente che si pensa già alla produzione e all’installazione di circa 260mila nuovi distributori automatici aspira CO2, entro il 2024, quindi in tempi veramente stretti.
Il progetto rientra in una più ampia e articolata strategia del gruppo industriale, per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050.
I nuovi distributori automatici succhia CO2 non sono a impatto zero, ma riescono a compensare il 20% delle emissioni che generano. Per ora sono in fase di test, ma nel giro di pochi anni potrebbero andare a sostituire migliaia degli attuali distributori automatici in uso, ad esempio negli edifici degli uffici pubblici del Giappone.
L’obiettivo del gruppo, nel medio e lungo periodo, è quello di proseguire con ricerca e sviluppo per migliorare sempre più l’efficienza del materiale impiegato per assorbire la CO2, arrivando così un giorno, si spera non troppo lontano, a distributori automatici succhia CO2 completamente neutri dal punto di vista climatico e ambientale. In grado quindi di andare ad azzerare del tutto il loro impatto, ad esempio sul fronte energetico, visto che queste macchine, come è noto, sono alimentate elettricamente.