Vespa del Castagno: Cinipide Galligeno
La Vespa del Castagno – conosciuta anche come Cinipide Galligeno – è un insetto fitofago dell’ordine degli imenotteri detto galligeno. Esso infatti porta alla comparsa di ingrossamenti tondeggianti su germogli e foglie delle piante colpite. I suoi danni sono anche molto importanti ed è quindi necessario conoscere bene come agire per attuare una corretta lotta biologica e chimica nei suoi confronti.

Il Cinipide Galligeno – Dryocosmus Kuriphilus Yasumatsu – conosciuto meglio come Vespa del Castagno, è un imenottero originario dell’Asia. Questo insetto fitofago dell’ordine degli imenotteri è detto galligeno in quanto provoca la comparsa di ingrossamenti tondeggianti su germogli e foglie.
La presenza di questo insetto devasta da anni i castagneti da frutto e quelli cedui o castanili (legno). Non a caso è considerato l’insetto più nocivo a livello mondiale per i castagni e le specie affini in quanto le piante che attacca deperiscono rapidamente.

Generalità della Vespa del Castagno

Originaria di Cina, Giappone e Corea, la Vespa del Castagno è un fitofago appartenente all’ordine degli Imenotteri, in particolare della famiglia Cynipidi. Conosciuto come Cinipide Galligeno, compie una sola generazione all’anno, passando per 4 stadi di crescita: uovo, larva, pupa e adulto.
Le femmine adulte, dalle dimensioni di circa 3 mm, nel periodo che va tra giugno e agosto depongono da 3 a 5 uova per gemma. Ovviamente il periodo varia a seconda della tipologia di castagno e delle condizioni ambientali. Poiché più vespe possono ovideporre nella stessa gemma, appare chiaro che la stessa gemma può ospitare più di 40 uova.
Le Vespe del Castagno per deporre le uova non si nutrono e pertanto muoiono in pochi giorni. Le uova, dopo 30 – 40 giorni si schiudono liberando delle piccole larve. Queste, per completare il loro ciclo e svilupparsi, restano sulla pianta di castagno fino alla primavera successiva periodo in cui compaiono le galle.
Dalle galle, ingrossamenti sferici di circa 2 – 3 cm, che interessano le nervature fogliari (principali e mediane), gli amenti e i germogli fuoriescono durante l’estate. Essi escono tramite piccoli fori mentre le vespe adulte che continuano la diffusione della malattia mediante la loro ovideposizione.
Danni del Cinipide Galligeno

La Vespa del Castagno provoca un danno molto riconoscibile, infatti induce la comparsa di ingrossamenti tondeggianti. È proprio da questi ingrossamenti conosciuti come galle che deve la sua denominazione “Cinipide Galligeno”.
L’insetto danneggia in questo modo le gemme e le foglie dei castagni e delle piante che colpisce con la sua azione.
Dentro a queste galle cresce l’uovo degli insetti fino a quando questo non diventa adulto. Le galle si riconoscono molto facilmente, infatti prima hanno un colore verdastro ma poi diventano rosse.
Come detto, da esse fuoriescono nei mesi di giugno e luglio le femmine alate che vanno a depositare le uova nelle gemme presenti.
Nel caso di attacco massico della Vespa del Castagno, le piante deperiscono rapidamente. In questi casi, infatti, i castagni subiscono grandi danni e si manifesta una drastica riduzione della produzione di castagne e di legno.
Diffusione e situazione attuale

Il Cinipide Galligeno proviene dall’Asia e infatti la sua diffusione è legata in particolare agli scambi commerciali tra Oriente e Occidente. Proprio a causa di questo, ormai l’insetto è considerato in tutto il mondo il più nocivo per i castagni e gli alberi affini.
In Italia, è stato riscontrato per la prima volta nel 2002 nella provincia di Cuneo. Dal 2005 anche le regioni centrosettentrionali hanno dato l’allarme. Nel 2008 a dare l’allarme è la Campania che vede infestate tutte le piante appartenenti al genere Castanea.
Per il momento, le uniche regioni italiane che non sono state colpite sono Valle d’Aosta, Molise, Calabria, Basilicata e Sicilia.
Prevenzione e difesa del castagno

In Italia la Vespa del Castagno ha invaso i castagneti a partire dal 2002 e già nel 2011 ha raggiunto l’intero territorio nazionale. Ci sono stati numerosi tentativi di limitare e contrastare il parassita, ma non tutti quanti hanno avuto il successo sperato.
Vediamo quindi come funziona la lotta chimica e la lotta biologica contro l’insetto.
Lotta chimica

I trattamenti fitosanitari con prodotti chimici non hanno dato risultati apprezzabili. La lotta chimica è quindi sconsigliata in quanto l’uso di prodotti chimici è molto pericoloso per il sensibile ecosistema dei castagneti.
Trattare con pesticidi chimici queste piante in maniera indiscriminata significa infatti portare a una diminuzione della biodiversità.
Lotta biologica

La lotta biologica per difendere le piante di castagno da questa malattia si attua con parassito specifici tipo il Torymus sinensis. Questo è un insetto utile introdotto in Cina e Corea negli anni ’70 i cui risultati sono stati eccellenti. In alternativa si possono impiegare altri insetti parassitoidi indigeni.
Vespa del Castagno – Cinipide Galligeno: foto e immagini
Avete mai sentito parlare della Vespa del Castagno? Conosciuta anche come Cinipide Galligeno, questo insetto causa gravi danni ed è quindi bene sapere come combatterlo. Scorrete dunque la galleria immagini che abbiamo realizzato per avere tutte le informazioni necessarie.