Terriccio caratteristiche

Revisore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche
Autore:
Maria Chiara Barsanti
  • Dott. in Relazioni Internazionali

Come scegliere il terriccio più adatto per le piante. Caratteristiche e requisiti da tenere in considerazione; possibilità di miglioramento di un terriccio già in uso. Guida alla scelta.

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Tutte le piante, siano esse ornamentali, fiorifere, orticole e/o fruttifere, per crescere e svilupparsi in maniera adeguata hanno bisogno di un terriccio con specifiche caratteristiche.

Il terreno è la loro dimora, le aiuta a proteggersi dal caldo e dal freddo, ma soprattutto a soddisfare le loro esigenze nutritive. Proprio come ogni essere vivente, le piante necessitano di attenzioni e cure che partono proprio dalla scelta del terriccio più adatto.

Quest’ultimo è un composto di terra, vegetali e minerali che si rivela fondamentale nella crescita e nello sviluppo di una pianta. Sebbene a primo impatto possano sembrare tutti uguali, in realtà nello specifico ogni pianta ha bisogno di un differente terriccio che si rivela essere ideale per la sua composizione, le caratteristiche chimico-fisiche e il pH. Tutte queste indicazioni permettono un corretto apporto idrico e il conseguente rilascio di sostanze nutritive.

La scelta del terriccio è importante sia per la crescita delle piante in vaso sia per serre e giardini. Va da sé che la corretta preferenza in fatto di miscela di sostanze ed elementi è la base per la buona riuscita di una coltivazione, dalla singola piantina in vaso fino all’orto della casa in campagna.

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Caratteristiche e requisiti del terriccio

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Come abbiamo accennato, sebbene all’apparenza potrebbe sembrare “solo terra”, il terriccio va scelto con cura se non si vuole pregiudicare l’intera vita di una coltivazione.

Innanzitutto, il terriccio che accoglie l’apparato radicale delle piante deve rispondere a specifici requisiti quali:

  • garanzia di stabilità alla pianta;
  • giusta quantità di materia organica;
  • porosità per favorire al massimo la circolazione dell’aria intorno alle radici;
  • disponibilità del nutrimento delle piante nel più breve tempo possibile;
  • pH (acidofilo, basofilo e così via) idoneo alle diverse varietà di piante;
  • giusto grado di salinità per evitare danni;
  • garanzia della disponibilità di acqua con una adeguata capacità di ritenzione idrica necessaria per la fotosintesi clorofilliana;
  • assenza di sostanze tossiche, parassiti e malattie.

Una volta verificate tutte queste caratteristiche, è il caso di chiarire che esistono molteplici varietà di terriccio; la distinzione principale è in base alla tipologia ovvero tra terriccio naturale e terriccio per coltivazione.

Il primo è quello nel quale crescono spontaneamente diverse specie vegetali presenti in natura; il secondo è invece un terriccio creato artificialmente unendo del terreno naturale e specifiche sostanze nutritive che possono essere vegetali, minerali e organiche.

In linea di massima, il terriccio da coltivazione è composto da una parte vegetale, una parte inerte cioè composta da sabbia, pomice o ciottoli ed una parte argillosa. Quest’ultima ha lo scopo di drenare i liquidi all’interno della pianta.

I terricci più diffusi in commercio si ottengono unendo torba (un deposito composto da resti vegetali sprofondati e impregnati d’acqua), residui vegetali e humus.

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Come abbiamo detto più volte, ogni pianta necessita di uno specifico terriccio. Per riconoscere il migliore in base alle proprie esigenze è necessario conoscere nel dettaglio le caratteristiche della pianta stessa.

Partiamo dalle piante in vaso. Nella maggior parte dei casi queste hanno bisogno di un terriccio che mantenga un buon livello di umidità, oltre alla peculiarità di essere soffice e drenante. E’ buona norma arricchire il terriccio delle piante in vaso con sostanze nutritive, dopo aver verificato che sia in grado di mantenere il giusto livello di umidità. La composizione ideale del terriccio per piante da vaso è torba, humus, sabbia, roccia vulcanica e concime organico.

Il terriccio universale è senza dubbio quello più diffuso. Si tratta di un terriccio industriale composto da diverse tipologie di torba (bianca, nera e rossa), humus, corteccia e sostanze organiche vegetali. Le quantità in cui vengono miscelati i vari componenti sono differenti e variano in base alla pianta da coltivare. In vendita online e nei negozi specializzati sarà possibile trovare terricci universali per piante da giardino, per serre e per vivaismo.

Infine, il terriccio per alberi da frutto. Qui la composizione può variare molto a seconda della tipologia di pianta e delle proprietà del terreno naturale. A seconda dei casi, sarà possibile optare per un terriccio drenante, nel caso in cui il terreno sia particolarmente duro e non sia in grado di favorire il passaggio dell’acqua, oppure per qualcosa di più duro per limitare la permeabilità del terreno.

Miglioramenti del terriccio

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Si è menzionata la possibilità di arricchire il terreno con elementi naturali e sostanze nutritive. Questa pratica serve a migliorare il terriccio a seconda delle proprie esigenze e non acquistarne sempre di nuovo.

Anche il comune terreno da giardino, orto o frutteto, può essere migliorato con l’apporto di integratori o di altri componenti. Alcuni esempi:

  • sabbia, perlite e argilla espansa per favorire l’arieggiamento delle radici;
  • guano per stimolare la fioritura;
  • humus per assicurare una maggiore stabilità;
  • concime granulare a lenta cessione.

Terriccio, caratteristiche: immagini e foto

Una gallery fotografica riepilogativa per guidare alla scelta del terriccio più adatto alle proprie esigenze.