Allarme foreste: il WWF pubblica nuovi dati preoccupanti

Autore:
Roberta Ciervo

Il WWF pubblica un nuovo rapporto sulla situazione delle foreste, mostrando preoccupazione riguardo la salvaguardia e la deforestazione.

Deforestation
Photo by Chayakorn Buntharaksa – Shutterstock

Il WWF pubblica un nuovo rapporto sulla situazione attuale delle foreste, il Forest Pathways. In questo documento, la rinomata organizzazione mostra i dati preoccupanti riguardo la deforestazione. Sembra, infatti, che questo fenomeno stia aumentando sempre più: nello scorso anno, la deforestazione ha raggiunto 6,6 milioni di ettari, di cui 4,1 milioni di ettari di foreste tropicali primarie. Le più colpite sono appunto quest’ultime con una percentuale del 96% della deforestazione globale.

Se le cose non miglioreranno alla svelta, risulterà impossibile ripristinarle entro il 2030. E, come ben dovremmo esserne a conoscenza tutti, ciò potrebbe portare devastanti conseguenze per noi e per la Terra.

Per questa ragione, il WWF spiega nel rapporto che fermare la deforestazione è possibile e necessario. Parla anche di come salvaguardare e ripristinare le foreste in maniera sostenibile a vantaggio di tutto il Pianeta.

Come fare per salvare le foreste?

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Photo by Romolo Tavani – Shutterstock

Nel Forest Pathways, il WWF presenta numerosi spunti su pratiche e principi da tenere in conto per cercare di migliorare il tiro e salvaguardare le foreste del mondo. Delinea perfino dei percorsi da seguire.

È innanzitutto necessario riconoscere i diritti dei popoli indigeni e delle comunità locali di gestione e possesso dei propri territori, garantendo in modo permanente la salvaguardia di tali diritti. Questo perché le popolazioni indigene contribuiscono alla protezione delle foreste attraverso la loro conoscenza e le loro pratiche.

Il secondo punto tocca l’argomento dei finanziamenti. Infatti, i fondi pubblici destinati alla salvaguardia delle foreste è di appena 2,2 miliardi di dollari a livello internazionale. Considerando che i finanziamenti destinati a progetti dannosi per l’ambiente arrivano almeno a 100 volte di più, è una cifra veramente scarsa.

La proposta del WWF sarebbe quindi di aumentare il flusso finanziario pubblici e privati e ridestinare i fondi dei progetti dannosi per sostenere le foreste e progetti sostenibili.

Inoltre, l’organizzazione propone di riformare le regole del commercio globale, in modo tale da migliorare l’economia, rendendola più sostenibile verso la natura e la biodiversità.

Fran Price, Global Forests Lead del WWF, ha, inoltre, affermato che:

non serve definire nuovi obiettivi, ma ambizione, rapidità e responsabilità senza compromessi per raggiungere quelli già fissati.

Cosa fa il WWF per la salvaguardia delle foreste?

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Photo by Casimiro PT – Shutterstock

Il WWF si è schierato dalla parte delle foreste da sempre. L’organizzazione s’impegna per la conservazione e la salvaguardia di questi importantissimi habitat, a partire dalle lotte a favore dell’Amazzonia e delle foreste del Bacino del Congo, fino alle foreste australiane devastate dagli incendi del 2019 e 2020.

Sono molte le minacce contro cui i volontari devono lottare: la deforestazione, gli incendi, il bracconaggio e il commercio illegale di legname pregiato, solo per citarne alcuni.

Il WWF è attivo anche qui in Italia. Infatti, attraverso la creazione delle oasi, l’organizzazione è in grado di proteggere aree forestali importanti come la foresta di Monte Arcosu in Sardegna, la Valtrigona in Trentino, Bosco Rocconi in Toscana, Bosco San Silvestro in Campania e Valpredina in Lombardia. Queste aree protette sono 100 in tutta Italia e tutelano più di 30 mila ettari di terreno, offrendo lavoro a più di 150 persone.