Come acidificare il terreno

Revisore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche
Autore:
Rita Paola Maietta
  • Giornalista Pubblicista

Acidificare il terreno è fondamentale soprattutto per alcune tipologie di piante, dette acidofile. Di seguito, approfondiremo l’argomento, cercando di capire come farlo in modo efficace. 

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Che cosa significa avere un terreno acido? Per poterlo comprendere bisogna analizzare il valore del pH. L’acidità del terreno, infatti, dipenderà dalla concentrazione di ioni H+ che sono presenti in una sostanza. Le piante che necessitano un livello di acidità del terreno molto elevato, vengono dette acidofile. Esse hanno bisogno, dunque, di un terreno che possiede una bassa concentrazione di ioni positivi (cioè potassio, sodio, magnesio e calcio) al suo interno.

Il terreno possiede proprietà fisiche e chimiche che possono influire sulla sopravvivenza e la proliferazione della pianta. Del resto, il terreno è fondamentale per le piante poiché da un lato, le ancora alle radici, dall’altro permette loro di vivere fornendo le sostanze nutritive e l’acqua.

Dopo questa premessa veloce, approfondiremo la questione dell’acidificazione del terreno, come realizzarla è perché è importante.

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Come riconoscere un terreno acido

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Come abbiamo scritto poco più sopra, l’acidità o la basicità della componente liquida del terreno viene espressa dal pH. La componente liquida del terreno è composta dalla presenza di acqua nei pori del terreno e dalle sostanze sciolte in essa. Il pH, dunque, è vitale per tutti i vegetali e, in alcuni casi, deve essere abbassato. Come? Acidificando il terreno.

Il pH del terreno può essere  corretto al fine di permettere lo sviluppo e la crescita di alcune piante presenti in orto, in giardino o terrazzo. Se la maggior parte delle piante dell’orto ha bisogno di un substrato con pH compreso tra 6 e 7, alcuni alberi da frutta necessitano di valori compresi tra 4,5 e 5.

Quando si coltiva a livello intensivo, l’acidità del terreno viene misurata in laboratorio grazie a delle analisi che vengono dette potenziometriche. Si eseguono prelevando un campione di terreno. In un orto di  tipo familiare, in balcone oppure in casa, l’acidità del terreno verrà misurata attraverso metodi fai da te. Sarebbe impensabile sostenere la spesa dell’analisi in laboratorio.

La misurazione potrà essere effettuata servendosi di una cartina tornasole che si può reperire in qualsiasi farmacia. In alternativa. si possono usare dei piaccametri o phmetri che sono misuratori digitali.

In linea di massima si può dire che:

  • se fortemente acidi i terreni hanno pH al di sotto di 5,5
  • se sono acidi hanno pH compreso tra 5,5 e 6
  • i terreni sub acidi hanno pH tra 6 e 6,8
  • i terreni neutri hanno pH compreso tra 6,8 e 7,3
  • quelli sub basici hanno pH tra 7,3 e 8.
  • quelli basici, invece, lo hanno compreso tra 8 e 8,5
  • i fortemente basici hanno un pH che supera 8,5.

Come acidificare il terreno

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Il pH non dipende soltanto dalla natura della terra ma anche dal clima. Ad esempio, dove piove di più, il terreno è più acido mentre laddove piove di meno, i terreni sono più basici. Attenzione però, mentre la pioggia tende a rendere il terreno più acido, l’acqua corrente che usiamo per innaffiare lo impoverisce di acido.

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Il pH compreso tra 5,5 e 8,2 va bene per quasi  tutte le piante; quelle ornamentali, invece necessitano di un pH acido o anche molto acido. Tra queste spiccano le ortensie, le azalee ed il rododendro.

Per questa tipologia di piante il terreno va acidificato. Se vuoi farlo con dei rimedi fai da te potrai usare delle sostanze chimiche. Ad esempio, infatti, potrai inserire nel terreno delle alghe calcaree come il litotamnio. In alternativa, puoi sotterrare della cenere di legna in un  terreno argilloso, poco prima di piantare i vegetali.

Un altro metodo è quello di inserire, in ciascun metro quadro di terreno 400 grammi di calce idratata per rendere più rapida la mineralizzazione del terreno. In alternativa, sono utili anche i solfati di alluminio e ferro. 

Se non vuoi usare prodotti chimici ti aiuta la natura. Lo zolfo elementare serve allo scopo. Ne dovrai aggiungere un chilo per ogni dieci metri quadri di terreno. Tieni presente che lo zolfo è abbastanza lento a reagire e va messo ad una profondità di almeno 15 centimetri. Anche i fondi del caffè possono servire allo scopo. Prima di inserirli nel terreno, devono essere lasciati asciugare all’aria e poi mischiati bene. Anche gli aghi di pino rendono il terreno acido e si possono utilizzare per la pacciamatura poiché sono resistenti e si decompongono lentamente.

Ricordati di testare anche l’acidità dell’acqua con cui annaffi le tue piante. Gli interventi di acidificazione del terreno devono essere fatti gradualmente. Dopo i primi interventi dovrai procedere al monitoraggio. Una volta raggiunto il pH ideale, potrai usare compostaggio e pacciamatura per mantenerlo tale.

Come acidificare il terreno: foto e immagini

Dopo questo articolo, avrai capito come acidificare il tuo terreno alla perfezione. Prima di metterti al lavoro, concedici ancora un po’ del tuo tempo sfogliando la nostra galleria di immagini.