Pesche sciroppate ricetta casalinga
Preparazione delle pesche sciroppate
Procuratevi delle pesche di ottima qualità provenienti da coltura biologica oppure quelle che avete raccolto nel frutteto o nell’orto.
Sterilizzate i barattoli a chiusura ermetica e fateli asciugare capovolti su un panno pulito.
Lavate ben bene la scorza di un limone non trattato. Asciugatelo e poi aiutandovi con il pelapatate asportate la buccia senza la parte bianca.
A questo punto preparate lo sciroppo mettendo a bollire sul fuoco moderato l’acqua con lo zucchero e le bucce di limone.
Quando lo zucchero sarà completamente sciolto spegnete il fuoco.
Passate alla pulizia delle pesche.
Scartate quelle danneggiate dai parassiti e utilizzate solo quelle belle sode, prive di ammaccature o lesioni.
Sciacquatele delicatamente sotto il getto della fontana e poi asciugatele con un canovaccio pulito.
Sbucciate le pesche staccando la buccia che le avvolge.
Dividete le pesche a metà e privatele del nocciolo.
Affettate le pesche a spicchi grandi oppure utilizzatele divise solo in due parti.
Disponete in maniera ordinata i pezzi di pesche nei vasetti e se utilizzate le metà mettete con la parte cava rivolta verso il basso.
Pressatele delicatamente con una piccola pressione per utilizzare tutto lo spazio disponibile.
Coprite le pesche con lo sciroppo di zucchero fino a 1 cm dal bordo del barattolo.
Tappate i vasetti, avvolgeteli con canovacci puliti e disponeteli in una pentola larga e alta.
Coprite i barattoli con acqua calda. Mettete la pentola sul fuoco a fiamma bassa e fate sterilizzare per circa 20 – 30 minuti.
Trascorso il tempo indicato, spegnete il fuoco e lasciate raffreddare i barattoli con le pesche direttamente nell’acqua.
Il giorno dopo togliete i barattoli dalla pentola, asciugateli, mettete le etichette e conservate in un luogo fresco e buio.
Le pesche sciroppate potranno essere consumate già dopo un mese ma avranno più sapore dopo 2-3 mesi.
Conservazione
Le pesche sciroppate si conservano in un luogo fresco per mesi se il sottovuoto viene mantenuto. Dopo l’apertura invece vanno messe in frigo e consumate entro 3-4 giorni.
Consigli
Per eliminare facilmente la buccia alle pesche potete scottarle intere per pochi secondi in abbondante acqua bollente e una volta scolate tuffarle per qualche minuto in acqua ghiacciata. Il contrasto caldo freddo farà staccare la buccia e quindi basta sfregare le pesche fra lemani per eliminarla.
Potete aromatizzare lo sciroppo aggiungendo oltre alla buccia di limone anche una stecca di cannella.
Oltre che gustate a fine pasto, nei periodi autunnali o invernali, le percoche sciroppate possono essere anche usate nelle preparazioni di dolci e dessert accompagnando egregiamente gelati e yogurt, mentre lo sciroppo è un’ottima bagna da utilizzare nella realizzazione delle torte.
Curiosità
Le nostre nonne aromatizzavano lo sciroppo con l’aggiunta di spezie aromatiche anche lo zenzero o al cardamomo oppure le conservavano in uno sciroppo preparato con il vino bianco o rosso, le classiche pesche al vino.
La pesca oltre a essere un frutto succoso molto buono, saporito e rinfrescante, è ricca di vitamine (soprattutto A, B1, B2, C e PP), di oligoelementi (fosforo, potassio, magnesio, zolfo, ferro, manganese) e fibre. Possiede anche molte proprietà benefiche e preziose per il nostro corpo: è
depurativa, diuretica .
In Oriente, fin dai tempi antichi, la pesca viene considerata il “frutto dell’immortalità” e come in tanti altri Paesi, Italia compresa viene largamente impiegata nella preparazione di dolci e conserve dal sapore inconfondibile: marmellata di pesche, crostata, clafoutis, vino ecc.