Pannelli fotovoltaici, quando sono vietati? I limiti della legge italiana

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista

Quando è vietato installare i pannelli fotovoltaici? Si può installare l’impianto fotovoltaico in zona di vincolo paesaggistico e nei centri storici? Cosa prevede la recente normativa nazionale? Scopriamo quali sono i limiti all’installazione.

Pannelli fotovoltaici
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Decidere di installare un impianto fotovoltaico è sicuramente una scelta vantaggiosa e apporta numerosi benefici sia ambientali che economici. I pannelli fotovoltaici consentono di aumentare l’efficienza energetica di un’abitazione e ti permettono di ridurre il prelievo di energia elettrica dalla rete grazie all’autoconsumo con consequenziale risparmio sui costi in bolletta.

Inoltre, il fotovoltaico rappresenta una scelta orientata alla sostenibilità che aiuta a rispettare l’ambiente e a ridurre le emissioni di carbonio. Ma è sempre possibile installare un impianto fotovoltaico? Oppure ci sono dei divieti nell’installazione? Quando è vietata l’installazione e quali sono i limiti? Scopriamolo insieme.

Fotovoltaico, ecco quando è vietato

Pannelli fotovoltaici
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Prima di addentrarci nell’argomento,  d’obbligo chiarire che la realizzazione di un impianto fotovoltaico rientra tra gli interventi di edilizia libera e solitamente non necessita di particolari permessi. Tuttavia, ci sono dei limiti nell’installazione come nel caso del vincolo paesaggistico, ovvero quando l’impianto viene realizzato in una zona dove sussistono dei vincoli speciali a tutela del paesaggio.

Nel dettaglio, è una forma di tutela per determinate aree o immobili caratterizzati da certa rilevanza storica o ambientale. Lo scopo è quello di proteggere queste aree da lavori, costruzioni e ammodernamenti che intaccherebbero il valore estetico. Quindi come bisogna agire quando si vogliono effettuare lavori edilizi in zone sottoposte a vincolo paesaggistico? In questo caso bisogna richiedere l’autorizzazione al Comune o alla Regione anche solo per l’installazione di un impianto fotovoltaico.

Ecco, nel dettaglio, le fasi che compongono il processo di autorizzazione paesaggistica:

  • Il richiedente presenta al soggetto competente al rilascio dell’autorizzazione apposita istanza, corredata dalla necessaria documentazione progettuale e dalla relazione paesaggistica
  • L’amministrazione competente esamina l’istanza, la documentazione e la relazione paesaggistica relative all’intervento
  • la medesima amministrazione provvede entro 40 giorni alla trasmissione di tale documentazione alla Soprintendenza, accompagnandola con una relazione tecnica illustrativa e con una proposta di provvedimento, nonché dando comunicazione all’interessato dell’avvio del procedimento e dell’avvenuta trasmissione degli atti al Soprintendente.
  • Il Soprintendente, ricevuta la documentazione, esprime sulla richiesta il proprio parere vincolante, comunicandolo all’amministrazione entro i 45 giorni successivi alla ricezione degli atti.
  • la Soprintendenza può comunicare parere negativo tramite un apposito preavviso motivato, con la possibilità di presentare delle osservazioni entro 10 giorni;
  • l’amministrazione rilascia il permesso o nega l’autorizzazione entro 20 giorni.

Pannelli fotovoltaici in centro storico

È consentita l’installazione dei pannelli fotovoltaici in un centro storico? A tal proposito si deve fare riferimento al Decreto Legge “Energia” n. 17/2022 che è stato convertito in legge n. 34/2022. È possibile procedere con l’installazione dei pannelli fotovoltaici in edilizia libera e senza autorizzazioni comunali quando si tratta di edifici del centro storico, purché non si tratti di immobili vincolati dalle Belle Arti.

In ogni caso, prima di procedere con l’installazione di un impianto fotovoltaico è bene rivolgersi ad un Tecnico abilitato per effettuare delle verifiche. Il rischio, infatti, è quello di comminare un illecito edilizio con tanto di rilevanza penale. Bisogna sempre prestare attenzione agli immobili vincolati e coi centri storici e informarsi prima rimane fondamentale.