Ecobonus, si riapre allo sconto in fattura per il Sismabonus
Il Ministro Giorgetti non ha escluso la riapertura dello sconto in fattura per quanto riguarda il Sismabonus, ma solo ad alcune condizioni.

Messa la parola fine alla stagione dei bonus al 110% , è ora di tirare le somme. Insomma, niente più incentivi casa gratis visto che pare che lo Stato non abbia la liquidità necessaria per far fronte a questa spesa. Nonostante la pressione di opposizioni, associazioni di categoria e cittadini con imprese che non sanno cosa fare dal 16 febbraio 2023, qualche spiraglio lo ha dato il Ministero dell’Economia, pronto a qualche eccezione.
Infatti, si è parlato di ampliare la fetta di beneficiari per lo sconto in fattura con una serie di norme salva caldaie e salva infissi che permetterebbero di usufruire della detrazione anche massima ma solo con determinati adempimenti e documentazioni. Ma la vera novità è quella che probabilmente si approverà lo sconto in fattura per il Sismabonus, solo per determinati Comuni.
Sismabonus sconto in fattura e cessione del credito

Ci sarebbe pronta una modifica per quanto riguarda il Sismabonus, limitata però esclusivamente all’area dei 140 Comuni colpiti dal terribile sisma che ha interessato il Centro. Il Governo inoltre potrebbe scegliere di bypassare l’iter burocratico per dar via a un vero e proprio decreto legge che consenta di sbloccare cessione dei crediti e sconti in fattura realizzati nel 2022. Lo scopo sarebbe far rientrare nella scadenza del 31 marzo 2023 le cessioni e gli sconti che non si sono concretizzati nonostante sia stato già avviato l’iter.
Si sottolinea che gli altri lavori di messa in sicurezza antisismica di singole unità immobiliari, ovvero le villette, e i condomini che sono collocati in zona sismica 1, 2 e 3 avranno la stessa sorte degli altri bonus edilizi. Questo significa che verranno valutati quelli con comunicazione di inizio lavori o che avranno almeno richiesto il relativo titolo entro la scadenza del 16 febbraio 2023. Qualora si abbia questo titolo in possesso, si potranno ricevere i crediti. In caso contrario, si potrà solo detrarre le spese dall’Irpef.
Perché dire addio a cessione credito e sconto in fattura
Il Ministro Giorgetti è stato molto chiaro: il Governo Meloni non ha intenzione di attuare un’altra stagione dei bonus 110% e quindi a una sorta di corsa agli incentivi casa gratis. Purtroppo, nelle casse dello Stato non ci sono soldi sufficienti per tutti e un nuovo Ecobonus o Superbonus al 110% sarebbe insostenibile per le casse statali. Inoltre, bisogna anche pensare agli strascichi lasciati dai predecessori, incentivi usati in modo improprio e forse approvati troppo in fretta.
Infatti, ad essi sono collegate molte truffe e assurdità come la cessione dei crediti illimitata, che ha prodotto un evidente problema come ha sottolineato l’Agenzia delle Entrate a suo tempo. Si stanno cercando di pensare a misure mirate per lo sblocco dei crediti e aiutare le famiglie con le imprese che hanno in ballo i lavori ma con i cantieri chiusi.
E se prima con l’Ecobonus si poteva intervenire sul rischio sismico a costo zero, dal 16 febbraio non sarà più così. O almeno, si parla di un Ecobonus al 90% ma che potrebbe mantenere le stesse caratteristiche della vecchia versione. Una soluzione che potrebbe prendere piede in Italia è quella delle case prefabbricate sostenibili con soluzioni chiavi in mano, dotate di ogni comfort e che vanno oltre gli standard di sicurezza e affidabilità, grazie a tecnologie moderne.