Riciclo e rifiuti, il grosso problema dei pannelli solari

Autore:
Elisabetta Coni

Per il riciclo dei moduli fotovoltaici si potrebbero recuperare materie prime e disperdere meno tossine nell’aria, rendendo stabile una filiera che al momento sta dipendendo da Cina e Sud-Est Asiatico: cosa succederebbe se si introducesse l’economia circolare per i pannelli fotovoltaici.

modulo fotovoltaico
Photo by: Ulrike Leone – Pixabay

Il fotovoltaico è una energia rinnovabile in fortissima crescita: infatti è una energia pulita e a zero emissioni. Ma siamo sicuri che sia proprio così? Spesso il problema si pone per quanto riguarda i pannelli solari e il loro smaltimento, il quale non è previsto. O meglio, non è prevista la possibilità di riciclo e smaltimento in modo da poter recuperare le componenti principali da riutilizzare.

Ed è una forte lacuna, visto che la UE preme molto sul fatto delle case green a zero emissioni ma ci si perde col fatto di non capire come fare per riciclare una tecnologia del futuro che sarà un tassello chiave della transizione ecologica. E infatti, questa lacuna potrebbe far diventare questa tecnologia per nulla sostenibile.

Se pensiamo che in Italia sono stati attivati 1 milione e 225 mila impianti fotovoltaici grazie al Superbonus, si fa presto a calcolare il potenziale disastro.

Perchè è importante il riciclo dei pannelli solari a fine vita

Si sa che i pannelli solari non sono per nulla eterni. Richiedono ovviamente manutenzione e hanno una vita per 30 anni, prima di perdere completamente efficienza. L’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili e il Programma per i sistemi fotovoltaici dell’Agenzia internazionale dell’energia hanno tradotto in numeri la dismissione dei pannelli solari a livello globale.

E le stime non sono delle migliori visto che entro il 2050 saranno circa 4 miliardi di pannelli solari a dover essere sostituiti. Pertanto ci saranno circa 68 milioni di tonnellate di rifiuti che potenzialmente sono una risorsa, se solo si obbligasse al riciclo.

Infatti, quando si parla di rifiuti che derivano da moduli fotovoltaici vecchi, non ci si riferisce a scarti inutilizzabili bensì alle materie prime che potrebbero essere rivendute e riciclate. E potenzialmente potrebbero diventare materia per realizzare nuovi pannelli solari.

Argento, rame e silicio, ma anche vetro, alluminio e polimeri derivanti da materiale plastico. Tutte materie prime recuperabili e che possono avere nuova vita.

Fotovoltaico, i vantaggi di una economia circolare

Ma quindi sarebbe utile inserire il fotovoltaico in un sistema circolare? Certamente, per il fatto che si recupererebbero molte materie prime.

Questo ha dei vantaggi a livello economico, in quanto vengono stimate sui 15 miliardi di dollari. Inoltre, si ridurrebbe l’impatto ambientale.  Qualora si dovessero estrarre, lavorare e usare delle materie prime nuove di zecca, si avrebbero emissioni nocive nell’ambiente e pertanto, si inquina. Inoltre, l’alluminio e il silicio sono due materiali molto energivori. 

L’alluminio in particolare è bene che si ricicli: esso richiede il 95% dell’energia in meno rispetto alla produzione. I dati di SolarCycle, start up che si occupa del recupero dei pannelli fotovoltaici a fine vita: si stima che il riciclaggio di ciascun pannello eviterà l’emissione di 44 Kg di CO2. 

A proposito, voi lo sapete bene l’importanza del riciclo e di effettuare una raccolta differenziata corretta in casa? Con pochi accorgimenti potrete davvero fare la differenza.