La prima pista ciclabile fotovoltaica d’Europa è tedesca
È a Friburgo, a sud di Stoccarda in Germania, la prima pista ciclabile interamente coperta da pannelli fotovoltaici, si tratta di un interessante progetto, che darà da capofila ad altri “corridoi solari” in tutta Europa.

A Friburgo è stata inaugurata la prima pista ciclabile europea coperta da pannelli solari. Una novità che fa decisamente ben sperare per il futuro delle energie rinnovabili, sempre più appezzate e presenti anche nelle nostre città e nelle nostre case.
Che si tratti di abitare, arredare o fare sport, meglio se all’aperto, sposare uno stile di vita più green e decisamente sostenibile è un trend in forte crescita.
In tema di energia la Germania si dimostra ancora una volta come “locomotiva d’Europa” e si spera possa trainare anche il vagone dell’Italia. Di certo i tedeschi stanno riuscendo molto bene a catalizzare l’attenzione dei media internazionali sul tema.
Al via la prima ciclabile fotovoltaica d’Europa

Prima la rinuncia al nucleare, con il discusso spegnimento delle ultime 4 centrali e un ritorno, si spera solo momentaneo, al carbone. La Germania pare abbia scelto di accelerare con decisione sullo strategico fronte delle rinnovabili per arrivare a tagliare l’ambizioso traguardo delle emissioni zero, non solo in tempo, ma con ben 5 anni di anticipo, sul 2045.
Quella della pista ciclabile di Friburgo e di altre che la seguiranno, è un progetto innovativo e al contempo pienamente sostenibile, un’idea che piace e convince, si tratta in realtà ,nonostante l’eco mediatica, di un piccolo tratto, niente di faraonico insomma, siamo molto distanti dalla pista ciclabile fotovoltaica che di recente ha fatto la sua comparsa in Arabia Saudita, ma con i suoi appena 300 metri, la pista di Friburgo è comunque una interessante apripista europea. La sua copertura, composta da oltre 900 pannelli solari in vetro traslucido saprà generare 280 MWh di energia solare all’anno.
I moduli fotovoltaici impiegati in questo progetto potranno ora essere utilizzati senza alcuna restrizione sia in progetti privati che pubblici, non richiedendo test, per il singolo caso, dopo questa approvazione.
In paesi come la Corea del Sud progetti simili sono una realtà ormai da anni, dove piste di diversi km producono energia utile alle case di centinaia di famiglia.
Cifre e traguardi ancora distanti per gli attuali standard Europei, ma la direzione pare ormai tracciata e come detto fa ben sperare per il futuro. Presto anche in Europa si potrà assistere ad una vera e propria rivoluzione, sia sul fronte delle piste ciclabili che per quanto riguarda le rinnovabili e in particolare l’energia solare.
Muoversi in modo più sostenibile, sposare uno stile di vita più sano, muoversi di più e meglio, stare all’aperto e al contempo trovare nuove soluzioni e spazi per l’installazione di pannelli e di conseguenza per la produzione di energia pulita, grazie al sole, non solo rappresenta una via percorribile, ma fortemente auspicabile, per le ricadute positive che può avere, anche rapidamente, su qualità di vita e riduzione dei consumi in Europa.
Il cittadino europeo medio, in questo gli italiani non sono da meno se paragonati ai tedeschi o ad altri, è sempre più sensibile al tema e la politica non può che intercettare anch’essa il trend.