Idropannelli solari: quando il fotovoltaico produce anche acqua potabile

Autore:
Elisa Cardelli
  • Autore - Laurea in Semiotica

Gli idropannelli solari ideati da SOURCE Global sono in grado di produrre acqua potabile sfruttando semplicemente l’umidità presente nell’aria. 

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Negli ultimi anni, l’energia solare si è affermata come una delle fonti rinnovabili più promettenti per soddisfare le crescenti esigenze energetiche globali. I pannelli solari fotovoltaici sono diventati sempre più comuni sui tetti delle case e delle aziende, convertendo l’energia solare in elettricità pulita. Ma cosa succederebbe se questi pannelli solari non solo generassero elettricità, ma producessero anche acqua potabile?

Grazie a una tecnologia innovativa chiamata “idropannelli solari“, questa idea sta diventando una realtà. Gli idropannelli solari combinano la produzione di energia solare fotovoltaica con la desalinizzazione dell’acqua di mare o la purificazione dell’acqua dolce, creando una soluzione ibrida che affronta contemporaneamente il problema dell’energia e dell’acqua.

Idropannelli solari: una novità molto importante

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I pannelli solari realizzati dall‘azienda statunitense SOURCE Global sono in grado non solo di produrre energia elettrica pulita. Conosciuti come SOURCE ® Hydropanel, si tratta di moduli fotovoltaici in grado di fornire acqua potabile dall’umidità atmosferica.

La società nel presente lavora in 54 Paesi e continua a crescere in maniera rapida anche grazie a progetti di grande rilevanza. Da progetti di grandi dimensioni, comunque, si sta arrivando anche a dispositivi più piccoli e contenuti che possono avere un uso residenziale.

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Come funzionano questi pannelli?

La società SOURCE ha spiegato che ogni unità sfrutta la luce solare per generare dell’energia elettrica che a sua volta va ad alimentare un ventilatore integrato all’interno del modulo stesso. Questo ventilatore indirizza l’aria su un materiale igroscopico che cattura l’umidità.

A questo punto, l’acqua viene depurata e poi mineralizzata con del magnesio e del calcio in maniera tale da renderla potabile per la popolazione.

L’intero processo viene monitorato in ogni momento e in tempo reale grazie alla presenza di sensori wireless e un sistema di analisi su cloud. Grazie a ciò, risulta possibile avere sotto controllo la situazione e dunque conoscere la quantità e la qualità dell’acqua che viene prodotta.

L’azienda ha affermato che il sistema

Funziona interamente fuori rete, non richiede fonti esterne di elettricità o infrastrutture idriche e produce acqua potabile di alta qualità in loco e in una varietà di climi e condizioni

Questa tecnologia è stata progettata e poi ottimizzata tenendo in considerazione di una grande gamma di condizioni climatiche e ambientali. Proprio per questo motivo, il dispositivo è capace di funzionare anche quando non c’è molto sole e l’umidità nell’aria è bassa.

Ecco perché sono una novità così rilevante

Gli idropannelli sono molto flessibili. Possono essere installati sia su terreni aperti che sui tetti degli edifici, consentendo un utilizzo efficiente dello spazio disponibile. Inoltre, l’acqua prodotta può essere immagazzinata per essere utilizzata in tempi di scarsità idrica o consegnata direttamente alle comunità che ne hanno bisogno.

Questa tecnologia è particolarmente rilevante in aree dove l’acqua potabile è scarsa e l’energia elettrica è costosa o difficile da ottenere. In molte regioni del mondo, l’accesso all’acqua potabile pulita è ancora una sfida, e gli idropannelli solari potrebbero fornire una soluzione sostenibile a questo problema, consentendo alle comunità di diventare più autosufficienti dal punto di vista energetico e idrico.