I rifiuti sulle spiagge italiane continuano ad aumentare: i dati preoccupanti di Legambiente
L’indagine “Beach litter” di Legambiente ha mostrato quanto sulle spiagge italiane stiano continuando ad aumentare i rifiuti. Ogni cento metri di spiaggia in Italia, infatti, ci sono quasi mille rifiuti.

Le bellissime spiagge italiane, amate da residenti e turisti di tutto il mondo, sono spesso afflitte da un problema crescente: i rifiuti. Nonostante gli sforzi per mantenere le nostre coste pulite, la quantità di spazzatura che si accumula sulle spiagge italiane continua ad aumentare in modo preoccupante. Questo fenomeno rappresenta una minaccia per l’ecosistema marino e compromette la bellezza e l’attrattiva delle nostre località balneari.
I rifiuti nelle spiagge italiane sono sempre di più

La nuova indagine “Beach litter 2023” realizzata e diffusa da Legambiente ha dimostrato come le spiaggi italiane siano sempre più piene di rifiuti. A causare la maggior parte dei problemi c’è la plastica che, oltre ad essere il materiale più diffuso, provoca danni a centinaia di specie marine.
La media è di quasi 1000 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia. Il 72,5% di questi rifiuti sono polimeri artificiali e la plastica rappresenta dunque il materiale più presente. Nel 2022, in realtà, sono aumentate anche le quantità di rifiuti di vetro e di ceramica (9,2% del totale) che sono quasi del tutto legati a materiali usati nell’edilizia o nelle costruzioni.
Al terzo posto di questa classifica troviamo il metallo che rappresentano il 6,8% del totale di rifiuti presenti nelle spiagge della Penisola. Oltre a questi materiali, sul litorale è stato raccolta anche un’altra grande quantità di materiali quali:
- carta e cartone (rappresentano il 3,9% dei rifiuti)
- vestiti e tessuti (rappresentano il 2,2% dei rifiuti)
- legno (rappresenta il 2,1% dei rifiuti)
- gomma (rappresenta il 2,03% dei rifiuti)
- bioplastiche (rappresentano il 0,9% dei rifiuti)
- rifiuti di cibo (rappresentano il 0,3% dei rifiuti)
- sostanze chimiche (rappresentano il 0,03% dei rifiuti)
I fattori che hanno portato a questo problema
Uno dei principali fattori che contribuiscono all’aumento dei rifiuti sulle spiagge è l’incuria delle persone. Molti visitatori non si preoccupano di gettare i loro rifiuti negli appositi contenitori, lasciando invece bottiglie di plastica, sacchetti, mozziconi di sigarette e altre forme di spazzatura sulla sabbia o nelle vicinanze. Questo comportamento irresponsabile rappresenta una mancanza di rispetto per l’ambiente e per coloro che condividono lo spazio con loro.
Un altro importante contributo all’accumulo di rifiuti sulle spiagge è rappresentato dal trasporto di rifiuti attraverso i fiumi e il mare. La spazzatura abbandonata lungo le rive dei fiumi viene spesso trasportata dalle correnti fino alla foce, dove si accumula sulla sabbia. Allo stesso modo, i rifiuti marini, come le reti da pesca abbandonate e i frammenti di plastica, vengono portati dalle onde fino alla riva, rendendo le nostre spiagge sempre più inquinate.
A destare grande preoccupazione è l’aumento di materiali da costruzione che sono stati abbandonati sui litorali italiani. A diminuire sono invece le stoviglie usa e getta che rappresentano il 3% del totale.
Quali sono gli oggetti più presenti?
Gli oggetti più presenti nelle spiagge di tutta Italia sono i seguenti:
- frammenti di plastica (10,9%)
- tappi e coperchi (8,6%)
- mozziconi di sigaretta (6%)
- materiali legati all’edilizia (5,8%)
- cotton fioc di plastica (4%)
- polistirolo (3,9%)
- bottiglie di plastica e bottiglie di vetro (3%)