Finlandia: arriva il nucleare e la bolletta della luce crolla del 75%

Autore:
Lorenzo Renzulli
  • Dott. in Conservazione dei Beni Culturali

Il rapporto tra Italia e nucleare non è mai stato facile; il tema fa sempre discutere e divide, anche se in Europa le idee sono spesso diverse. L’esempio della Finlandia che sa pianificando l’espansione della produzione di energia nucleare.

Finlandia reattore nucleare taglia costo elettricità del 75%
Autore: Hietaparta / Pixabay

In Finlandia di recente la produzione energetica di un reattore nucleare ha fatto diminuire i prezzi dell’elettricità nel Paese di oltre il 75%.

C’è chi solo a sentire parlare di nucleare si spaventa chi comunque lo considera a lungo andare una scelta migliore rispetto ai combustibili fossili. Il tema, come detto è divisivo, non è facile per un paese cambiare idea a riguardo, ma è comunque interessante vedere cosa succede in altre nazioni.

Come la Finlandia ha abbattuto la bolletta elettrica con il nucleare

centrale nucleare
Autore: distelAPPArath / Pixabay

La centrale nucleare di Olkiluoto 3 (OL3) nel mese di aprile 2023 ha completato i test ed è passata alla produzione regolare. Si tratta della prima centrale nucleare di nuova concezione a fare la sua comparsa in Finlandia da oltre quarant’anni.

Si prevede che questa nuova centrale potrà produrre fino al 15% del fabbisogno energetico del Paese e andrà ad impattare in modo molto positivo sul costo medio della bolletta elettrica, facendo risparmiare alle famiglie fino al 75%, rispetto ai costi medi attuali.

Come noto il problema dell’energia è che è difficile e costosa da immagazzinare, i suoi costi dipendono quindi in larga misura dalla stabilità della fornitura e dalla capacità di far fronte ad eventuali e magari improvvisi picchi della domanda.

Evitare l’importazione di energia, spesso proposta con costi marginali elevati, può portare a dei risparmi davvero notevoli e in alcuni casi quasi sorprendenti.

Finlandia: la risposta all’aumento dei costi dell’energia

I prezzi dell’energia sono aumentati notevolmente in Finlandia, dopo lo stop previsto dal precedente governo del Paese, alle importazioni di elettricità dalla vicina Russia.

L’utilizzo del nucleare solleva sempre dubbi, ma è stato accolto con sostanziale favore dai consumatori finlandesi, soprattutto in considerazione del fatto che il paese ha il maggiore consumo di elettricità pro-capite dell’intera Unione Europea e che quindi il risparmio sarà davvero rilevante.

Grazie alla nuova centrale nucleare la Finlandia avrà più stabilità e ricchezza, ma il nucleare non sarà necessariamente il futuro, il paese pensa già infatti a puntare molto sull’energia eolica, che dovrebbe diventare la sua principale fonte di produzione energetica già entro il 2027.

Il nucleare non solo preoccupa il cittadino medio, ma dati alla mano è anche poco attraente per gli investitori. Si tratta però ad oggi di un’opzione che molti politici finlandesi e non solo, considerano interessante.

L’esempio finlandese è senza dubbio interessante, perché dimostra come il nucleare possa contribuire a risolvere o quantomeno ad affrontare con più tranquillità l’attuale crisi energetica. Non è giusto che siano sempre e solo i consumatori finali a pagare tariffe altissime per l’energia, cosa che avviene però in molti Paesi europei.

La Germania si muove in un’altra direzione, ed ha chiuso, non senza resistenze e polemiche, le sue ultime tre centrali nucleari.

La Polonia ha invece ottenuto un finanziamento dagli USA per la costruzione di 20 piccoli reattori nucleari, che dovrebbero essere realizzati entro il 2029. Intanto l’Ungheria è fortemente concentrata sull’espansione della sua centrale nucleare, a 5km dalla città di Paks.

In Europa insomma ci si muove in ordine sparso sul nucleare, così come d’altra parte anche sulle rinnovabili. Ognuno cerca di far fronte a suo modo alla sfida energetica, una delle più importanti del momento.