Energia elettrica, stop misure contro il caro energia: la decisione della Commissione UE

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista

La Commissione europea non proporrà altre misure contro il caro energia: per l’Esecutivo UE, il prezzo dell’energia elettrica non subirà picchi record come quelli dell’anno scorso. Stabile la situazione del gas. Diamo un’occhiata agli ultimi aggiornamenti sul prezzo dell’energia.

Energia elettrica
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La Commissione europea si è espressa chiaramente e ha annunciato che non ha intenzione di proporre agli Stati membri Ue una proroga, oltre la naturale scadenza, delle misure di emergenza contro il caro energia introdotte alla fine dell’anno scorso. Parliamo del tetto sui ricavi inframarginali, del taglio della domanda di elettricità per il 5% dei consumi e di tutte quelle norme sulla fissazione dei prezzi al dettaglio a tutela del consumatore.

Le misure erano state adottate ad ottobre del 2022 con scadenza prevista tra giugno e dicembre di quest’anno. Si tratta di interventi temporanei che hanno permesso di raccogliere 140 miliardi di euro e di “calmare i mercati europei dell’energia”. Tuttavia la La Commissione europea non reputa necessaria una proroga, grazie anche alle nuove proposte di assetto del mercato dell’energia elettrica. Dal report pubblicato in data 5 giugno, infatti, emerge che i prezzi dell’elettricità sono ora scesi a meno di 80 EUR/MWh e i prezzi del gas non solo sono diminuiti ma si sono anche stabilizzati, al punto che i picchi dei prezzi dell’elettricità osservati nel corso del 2022 sono considerati “meno probabili nel prossimo inverno” .

Prezzi energia elettrica, Ue frena le misure

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Per quanto riguarda le misure di riduzione della domanda di elettricità, ogni paese dell’UE ha attuato misure per ridurre la domanda di elettricità, ad esempio attraverso campagne di sensibilizzazione e misure mirate di risparmio energetico. I paesi dell’UE hanno riferito di aver ampiamente rispettato l’obiettivo vincolante di ridurre il consumo di elettricità del 5% nelle ore di punta, un passo importante per allentare la pressione sui prezzi.

Le misure di gestione della domanda attuate da alcuni paesi dell’UE sono importanti per il buon funzionamento dei mercati dell’energia elettrica, pertanto la Commissione ha presentato alcuni elementi strutturali basati sugli insegnamenti tratti dalle misure anticrisi nella sua proposta relativa all’assetto del mercato dell’energia elettrica.

L’attuazione del tetto massimo delle entrate inframarginali variava notevolmente tra i paesi dell’UE, sia in termini di livello del tetto che di portata temporale. Il rapporto rileva che la maggiore stabilità nei mercati del gas e dell’elettricità significa che i prezzi sono costantemente scesi al di sotto del livello massimo delle entrate.

Regolamentazione dei prezzi

Il rapporto evidenzia inoltre che 12 paesi dell’UE su 25 hanno approfittato della possibilità di ampliare il campo di applicazione della regolamentazione dei prezzi al dettaglio in tempi di crisi alle PMI e applicare la regolamentazione dei prezzi sottocosto a determinate condizioni.

Ad esempio, altri 7 paesi dell’UE hanno introdotto la regolamentazione dei prezzi per le famiglie, oltre all’intervento pubblico nella fissazione dei prezzi per le famiglie che esisteva già prima della crisi in 11 paesi dell’UE; 4 hanno riferito di aver introdotto prezzi al dettaglio regolamentati per le PMI e 2 hanno segnalato regimi di compensazione per le PMI. Diversi paesi dell’UE hanno segnalato regimi basati su massimali di consumo, compresi interventi nella fissazione dei prezzi o regimi di compensazione diretta o indiretta ai consumatori finali.