Da Londra arriva Exhale, il lampadario intelligente e vivente

Autore:
Tiziana Morganti
  • Dott. Storia Moderna

Può un semplice lampadario aiutarci a respirare dell’aria migliore? Secondo il designer Julian Melchiorri la risposta è positiva e lo dimostra il suo Exhale. Si tratta di un modello in cui l’incontro tra vetro ed alghe ricreano un effetto davvero innovativo.

lampadario – alghe

Può un oggetto di design diventare un elemento fondamentale per abbellire l’ambiente e, allo stesso tempo, renderlo più salutare? La risposta sembra essere positiva ed arriva direttamente da un designer londinese, tale Julian Melchiorri, che ha dato vita al primo lampadario intelligente e viventeIl nome di questo oggetto rivoluzionario è Exhale e nasce dal particolare incontro tra vetro e alghe.

Ma come è stato possibile far convivere questi due elementi in modo efficace sia dal punto estetico che da quello ambientale? Tutto dipende dalla struttura del lampadario formata da foglie in vetro, all’interno delle quali sono racchiuse delle alghe verdi. Questi organismi, poi, hanno il compito di assorbire anidride carbonica e, quindi, rendere l’aria della stanza interessata sicuramente più pulita e salubre.

Una seconda questione da considerare, però, è il metodo in cui queste alghe riescono a rimanere in vita nel tempo. La soluzione si deve ad una commistione di elementi come la luce del sole, il Led ed una sorta di gocciolamento di nutrienti all’interno dei petali in vetro. Ed è proprio per questo processo che possiamo dire di trovarci di fronte al primo lampadario vivente mai pensato da mettere in commercio. Una soluzione che potrebbe rivoluzionare veramente il concetto di arredo d’interno, tenendo sempre più in considerazione le necessità green del mercato.