Come tenere i fiumi puliti ? Semplice, con le boe galleggianti

Autore:
Elisa Cardelli
  • Autore - Laurea in Semiotica

River Cleaning è una barriera di boe dentate che galleggiano e ruotano con la forza della corrente andando ad intercettare i rifiuti. 

Photo by Pexels – Pixabay

Mantenere i fiumi puliti è di fondamentale importanza dal momento che rifiuti e detriti di grandi dimensioni possono causare problemi. La pulizia dei corsi d’acqua può essere dispendiosa e per questo spesso viene trascurata. In realtà è possibile anche sfruttare la forza della corrente allo scopo di ridurre la presenza di rifiuti.

Per farlo è nata River Cleaning, una barriera di boe dentate galleggianti e rotanti che fanno in modo di intercettare i rifiuti presenti nell’acqua.

River Cleaning per mantenere il fiume pulito in maniera green

Fiume
Photo by Pexels – Pixabay

River Cleaning è una barriera di boe dentante galleggianti e rotanti che riescono a convogliare verso un unico punto di raccolta laterale i rifiuti che si trovano nel fiume. Grazie alla presenta di un sistema di filtraggio (full filtering) o di una spugna assorbente (absorption plug-in), anche gli sversamenti oleosi si riescono a ripulire in maniera efficace.

Questo sistema è composto da ruote dentate che galleggiano e sono disposte diagonalmente attraversando la larghezza del fiume. La corrente dell’acqua fa ruotare le ruote tutte nella stessa direzione anche grazie alla presenza di pale in ogni dispositivo. Il movimento rotatorio forma un convogliatore naturale grazie a cui i rifiuti vengono intercettati e spostati in ogni boa arrivando alla fine in un unico punto di raccolta.

Il sistema River Cleaning è di certo un sistema molto funzionale dal momento che riesce ad intercettare fino al 95% di rifiuti. L’azienda che ha sviluppato questo metodo è italiana ed ha sede a Cassolo, in provincia di Vicenza.

Inquinamento dell’acqua: un problema sempre più serio

Il Dipartimento della Protezione Civile distingue quello che è l’inquinamento marino dall’inquinamento delle acque interne come fiumi, laghi o falde sotterranee. In questo secondo caso, l’inquinamento dell’acqua può essere distinto in due tipi di differenti:

  • Chimico: provocato da diverse sostanze inorganiche, tra le quali metalli pesanti, plastiche, microplastiche, pesticidi e antibiotici. In questi casi si parla di “acqua inquinata”.
  • Biologico: provocato da microrganismi patogeni di vario tipo, tra cui batteri, virus, funghi e protozoi. In questi casi si parla di “acqua contaminata”.

Ad essere responsabili di questo inquinamento sono le attività dell’uomo. Rifiuti urbani, industrie, agricoltura, allevamento e trattamenti civili sono infatti tra le cause principali. In realtà, però, ci possono anche essere cause naturali dal momento che metalli pesanti o radioattivi possono comporre rocce e suolo.

Come funziona River Cleaning

In un’intervista rilasciata a The Good in Town, Vanni Covolo, ideatore e fondatore di River Cleaning, ha spiegato quali sono le caratteristiche del sistema.

I dispositivi sono scalabili: a seconda delle dimensioni del fiume, della forza della corrente e di altre eventuali condizioni, è infatti possibile studiare le dimensioni più adeguate a rendere la prestazione ottimale.

Questa barriera, modulabile e galleggiante, presenta dei sensori che la rendono

in grado alzarsi o aprirsi (a seconda della tipologia di installazione), consentendo il passaggio di barche e/o detriti di grandi dimensioni, prevalentemente rami o tronchi, per poi ritornare alla posizione di partenza.”

A rendere ancora più unico questo progetto è il fatto che il meccanismo venga azionato direttamente dalla forza della corrente del fiume. Dunque, River Cleaning è completamente ad impatto e ad emissioni zero.