Caldaie a gas possibili eccezioni al divieto UE dal 2029

Autore:
Lorenzo Renzulli
  • Dott. in Conservazione dei Beni Culturali

Forse non tutti lo sanno, ma le vecchie caldaie a gas, come le conosciamo e le usiamo oggi, dal 2029 potrebbero non essere più a norma, almeno stando al regolamento 813/2013/UE, l’Unione però sta valutando possibili eccezioni allo stop definito per le caldaie a gas, ecco quali.

Caldaie a gas possibili eccezioni al divieto UE dal 2029
Autore: reverent / Pixabay

Il regolamento europeo 813/2013/UE se approvato in via definitiva e senza modifiche, fisserà nuovi e più restrittivi standard tecnico-produttivi delle caldaie a gas, che potrebbero escludere dalla vendita parecchi modelli, inclusi anche alcuni di quelli alimentati da gas rinnovabili.

Manca poco per sapere se a Bruxelles ci saranno ripensamenti, la data da segnare in agenda è quella del 12 giugno, da quel momento si potrà sapere se e quanto spazio di manovra resta per le caldaie e i loro produttori.

Intanto si può cogliere un mal celato malumore nei confronti di molte parti politiche per le numerose direttive e disposizioni che nei prossimi anni paiono destinate a rivoluzionare il lavoro delle aziende e le abitudini di consumo dei cittadini europei.

Non solo l’Europa dirà sempre di più la sua in fatto di consumi, in chiave di maggiore sostenibilità, ma le decisioni comunitarie, come ovvio, impatteranno direttamente sull’industria.

C’è chi vuole più Europa, chi vorrebbe invece meno burocrazia e più flessibilità e davanti a nuovi regolamenti storce quindi il naso.

Di certo quella climatica è una grande sfida e affrontandola assieme si avranno migliori possibilità di vincerla.

L’Italia frena sull’Ecodesign europeo

Euro-Eco
Autore: geralt / Pixabay

Il blocco delle caldaie a gas già dal 2029 vede resistenze da diversi paesi, tra i quali Polonia, Slovacchia, Romania, Repubblica Ceca, Croazia e anche l’Italia.

Il regolamento UE sull’Ecodesign ha incontrato una certa opposizione, in particolare si spinge su una revisione del Regolamento 813/2013 che parla delle modalità di applicazione della direttiva 2009/125/CE sulle specifiche di progettazione ecocompatibile degli apparecchi per il riscaldamento.

Queste norme rientrano, va ricordato, in un più ampio pacchetto, quello del piano RePowerEU per ridurre la dipendenza dell’Europa dal gas russo, che vede un accordo molto ampio.

Nel piano RePowerEU si vanno però anche a definire nuovi standard di progettazione maggiormente eco-compatibili, con l’introduzione dell’etichetta energetica Ecodesign.

Il regolamento Ecodesign e le soglie di efficienza europee

Il 27 aprile scorso, durante apposite consultazioni presso la Commissione Europea, si è avviata una discussione sul regolamento Ecodesign. Tra le proposte messe sul piatto c’è quella di imporre un limite minimo di efficienza del 115% per le caldaie.

Si tratta di un obiettivo ambizioso che porterebbe all’esclusione praticamente immediata di alcune tecnologie, utilizzanti soluzioni come i biogas o l’idrogeno.

Sostanzialmente nessuna attuale caldaia a gas, idrogeno o gasolio riuscirebbe mai a raggiungere un tale indice di efficienza energetica.

Solo i più moderni e performanti impianti alimentati da fonti rinnovabili, le pompe di calore elettriche e alcuni sistemi di cogenerazione ad alta efficienza possono riuscirci.

Il gas però non andrà in pensione, ci possono essere soluzioni ibride che potenzialmente rispetteranno gli standard europei, sempre che questi vengano confermati, cosa per nulla scontata.

Gli interessi economici in gioco sono notevoli, non a caso alcuni gruppi, che si occupano di produrre caldaie, criticano la noma, mentre le aziende che sono specializzate in pompe di calore la accolgono con favore.

Possibili eccezioni allo stop europeo per le caldaie a gas

Nel prossimo incontro del 12 giugno i detrattori della misura cercheranno di far introdurre nel testo delle possibili scappatoie.

Si punta a soglie meno rigide, capaci in sostanza di andare ad includere alternative green, che siano al contempo sostenibili, ma meno limitative, in particolare per l’industria produttiva. Consentendo ad esempio il ricorso a soluzioni ibride.

Gli esperti dovranno individuare anche delle situazioni particolari, nelle quali non esiste un’alternativa tecnica alle caldaie a gas e valutare come in questi specifici casi dovrà intervenire la norma.

La decisione finale e più attesa, riguarda il divieto di vendita delle caldaie a gas, già dal settembre 2029, tutto dipenderà proprio dall’esito di questa discussione, che potrebbe rivelarsi decisamente accesa, visti gli interessi in gioco.