Contratto di locazione: 5 consigli per essere sempre in regola

Autore:
Angelica Moranelli
  • Autore - Laurea in Lettere

Contratto di locazione: cosa fare quando visioni un immobile, quanti tipi di contratto esistono, quali sono i tuoi diritti e i tuoi doveri. Ecco tutto quello che devi sapere.

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Se hai deciso di prendere in affitto un immobile è bene che tu conosca i tuoi diritti e i doveri.  L’ideale sarebbe affidarsi a persone competenti in materia di diritto privato o a figure professionali specifiche, in grado di guidarti nella scelta e nel tipo di contratto da stipulare.

Qualora non fosse possibile ricorrere al supporto di professionisti del settore, bisogna documentarsi su alcuni aspetti inerenti i contratti da stipulare, i tuoi diritti in quanto locatario e i tuoi doveri.

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È necessario approfondire anche diritti e doveri del locatore, ovvero la persona che concede in affitto un immobile.

Perché tu possa destreggiarti al meglio all’interno di questa materia, abbiamo preparato per te alcuni, necessari, consigli.

1. Visiona con calma e più volte l’immobile

Quando visioni l’immobile che intendi prendere in locazione, cerca di essere più accurato possibile. Al momento della stipula del contratto, infatti, sottoscrivi che l’immobile che ricevi in uso ti va bene proprio così com’è.

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Per questo motivo è importante visionarlo più volte, anche con l’aiuto di una persona della quale ti fidi che possa aiutarti nell’esaminare e possa suggerirti aspetti che a te, magari preso dall’entusiasmo di intraprendere una nuova avventura abitativa, non vengono in mente.

L’ideale, prima di visionare un appartamento sarebbe stilare una vera e propria lista delle tue esigenze e delle caratteristiche che cerchi in modo da valutare se l’immobile le soddisfa poi tutte e se puoi soprassedere a quelle che invece l’immobile non possiede.

2. Contratto di locazione: scegli quello che fa per te

Naturalmente, la tipologia del contratto di locazione da stipulare viene decisa dal locatore, quello che devi decidere tu, invece, è se un determinato tipo di contratto incontra le tue esigenze.

In caso contrario, puoi tentare di chiedere al locatore di cambiare idea, oppure decidere di cercare ancora.

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Le più diffuse tipologie di contratto di locazione sono due: il contratto ordinario a canone libero (4+4) o a uso transitorio (fino a 18 mesi).

Normalmente vengono richieste due mensilità anticipate (o una se c’è un accordo tra le parti) come cauzione, che servono ai locatari a tutelarsi da eventuali danni causati agli immobili dagli inquilini.

Le cauzioni, una volta scaduto il contratto e lasciato l’appartamento, vengono restituite dopo un controllo da parte del locatore che attesti l’assenza di danni.

Contratto ordinario a canone libero

La scelta del contratto è molto importante e deve rispondere alle tue esigenze: stai cercando un appartamento per la tua famiglia nel quale rimanere per molti anni?

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Allora dovrai necessariamente scegliere un contratto ordinario a canone libero (4+4).

È un tipo di contratto di lunga durata che si rinnova automaticamente dopo 4 anni salvo disdetta almeno sei mesi prima del locatore che deve comunque addurre motivazioni previste dalla legge, ad esempio la necessità di riavere l’immobile per sé o per familiari, la decisione di venderlo o la necessità di effettuare lavori di risanamento che non potrebbero essere effettuati con la presenza di inquilini.

Contratto a uso transitorio

Se invece prevedi di usufruire di un immobile per un tempo più breve, potrai cercare un appartamento che è affittato con contratto transitorio, un tipo di contratto che può durare da uno a 18 mesi, scaduto il quale non viene rinnovato automaticamente.

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Da qualche anno a questa parte, questo è il tipo di contratto più diffuso perché permette ai locatori di riavere l’immobile in tempi brevi e di non ricorrere in spiacevoli situazioni processuali qualora gli inquilini non fossero più in grado di pagare puntualmente il canone concordato.

Nella maggior parte dei casi, proprio perché la durata del contratto è breve, si tratta di appartamenti già arredati, avrai quindi il vantaggio di traslocare semplicemente portando le tue cose, senza avere spese per l’arredamento.

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Lo svantaggio è dovuto al fatto che di certo non si tratta di una situazione abitativa definitiva e che nel giro di poco tempo, in caso il locatore decida di non stipulare un nuovo contratto, dovrai metterti alla ricerca di una nuova soluzione abitativa.

3. Diritti e doveri del locatario

Prima di sottoscrivere un contratto d’affitto informati accuratamente su quali siano i tuoi diritti ed i tuoi doveri in quanto locatari.

Innanzitutto ti impegni ad usufruire dell’immobile secondo l’utilizzo concordato nel contratto, in sostanza, se prendi in affitto un appartamento per uso abitativo non puoi trasformarlo in una attività commerciale.

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Sei tenuto a pagare quanto dovuto per il canone nei tempi stabiliti.

Nella maggior parte dei casi, se hai un imprevisto, un problema improvviso che ti fa ritardare nei pagamenti, il locatore si mostra comprensivo. Se superi, però, due mesi di arretrati, il locatore può agire per vie legali e ti troverai in situazioni davvero spiacevoli.

Ti impegni inoltre a restituire l’immobile nelle stesse condizioni in cui lo hai ricevuto. In quanto inquilino, hai anche dei diritti che devi tenere bene a mente.

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Il locatore è tenuto ad adempiere alle opere di manutenzione straordinaria e ordinaria. Se la tua caldaia si rompe, ad esempio, il proprietario dell’immobile è tenuto a sostituirla perché l’intervento rientra nelle opere di manutenzione straordinari.

Allo stesso modo, è tenuto, in ambito di opere di manutenzione ordinaria, a sostenere, ad esempio, il costo di riverniciatura delle finestre in caso dovessero usurarsi nel tempo.

Quelle che competono agli inquilini sono invece le opere di piccola manutenzione: se malauguratamente dovesse rompersi il vetro di una finestra toccherebbe a te pagare per ripararlo.

4. Assicurati che il contratto sia registrato

Assicurati che il contratto, una volta sottoscritto, sia registrato. Il locatore ha 30 giorni per effettuare la registrazione, e ha 60 giorni per darti comunicazione dell’avvenuta registrazione.

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5. Evita gli affitti in nero

Se il locatore non registra il contratto allora si parla di affitto in nero. In questo caso il locatore è passibile del reato di evasione fiscale.

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È sempre bene, dunque, evitare gli affitti in nero qualora ti vengano proposti, anche se inizialmente le condizioni dovessero sembrarti migliori.

Potrebbe infatti venirti proposto di pagare un canone mensile più basso rispetto al prezzo di mercato dell’immobile, dunque la soluzione potrebbe sembrarti appetibile, ma oltre ad andare contro la legge, gli inquilini non possono in questo caso rivalersi di alcun diritto.