Tiglio – Tilia vulgaris

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Tiglio-Tilia

Il Tiglio è una albero che da molti anni viene coltivato come pianta ornamentale anche nei giardini privati, lungo le strade delle città e nei parchi pubblici per  il suo portamento elegante e la resistenza alla siccità e alle intemperie.

Caratteristiche generali del Tiglio

Il Tiglio, nome  scientifico Tilia vulgaris, è un albero molto bello, appartenente alla famiglia delle Tiliaceae ordine delle Malvaceae originario dell’emisfero boreale. E diffuso allo stato spontaneo nei boschi umidi e freschi. In Italia viene viene coltivato come pianta ornamentale isolata o in gruppi, fino a 1000 metri di altitudine.

Il Tiglio, è una pianta longeva, generalmente vive più di 200 anni e in pieno sviluppo vegetativo può raggiungere anche i 30 metri di altezza.

Tiglio-tronco

Ha un robusto apparato radicale che lo tiene ben saldo al suolo. Ha un lungo tronco eretto di colore grigio con diverse venature che scorrono in direzione longitudinale. La chioma, generalmente a cupola, è formata da numerosi rami ricoperti da un folto fogliame molto decorativo.

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Tiglio-foglie

Le foglie sono caduche e lunghe da 3/10 cm; la pagina fogliare ha forma cuoriforme con margine leggermente seghettato. Il colore delle foglie virano con lo sviluppo dal verde pallido al verde scuro, per arrivare a tonalità vicine all’oro pallido in autunno, poco prima della caduta.

Tiglio-fiori

I fiori,  profumati e di colore giallo chiaro, sono piccolissimi e riuniti da 4- a 15, in grappoli pendenti portati da peduncoli allungati e divergenti verso la metà a formare una sorta di ala, la quale facilita la dispersione e diffusione dei grappoli di frutti grazie al vento. I fiori sono ermafroditi con calice 5 sepali e corolla a 5 petali. Sono ricchi di nettare e attraggono le api.

Tiglio-frutti

I frutti sono sferici, molto simili a piccole noci di colore verde che virano al marrone quando maturano.

Il seme, avvolta dalla polpa carnosa del frutto è unico e di colore marrone e matura in ottobre.

Tiglio-fioritura

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Fioritura

Il tiglio fiorisce dalla tarda primavera fino all’estate, generalmente da giugno a Luglio.

Tiglio-coltivazione

Coltivazione del Tiglio – Tilia

Esposizione

Il tiglio comune predilige posizioni di sole, tollerando ugualmente climi torridi e climi a inverno rigido. Ha ottime capacità di adattamento agli ambienti urbani, e comunque ottime capacità di adattamento alle diverse temperature. Per il tiglio da interni, meglio mantenere durante l’anno una temperatura che si aggiri intorno ai 10 o 15 gradi.

Terreno

L’albero del Tiglio pur non avendo esigenze particolari per quanto riguarda la natura del terreno, cresce bene nei suoli terreni acidi e in quelli alcalini, tuttavia predilige i terreni profondi, calcarei, ricchi di sostanza organica e ben drenati.

Annaffiature

L’albero già ben sviluppato e impiantato da tempo si accontenta delle piogge. L’esemplare giovane e impiantato da poco tempo invece necessita di regolari irrigazioni soprattutto nei periodi siccitosi e in estate per consentire un regolare sviluppo dell’apparato radicale. In autunno le annaffiature vanno diradate e sospese  nei mesi invernali.

Concimazione

Il Tiglio va concimato nel periodo della crescita con un fertilizzante a lento rilascio, verso la fine dell’inverno. Si arricchisce il terreno prima della messa a dimora mescolandolo con dello stallatico ben maturo o pellettato.

Tiglio: coltivazione in vaso

Si può coltivare anche in un vaso molto largo e profondo ma solo per pochi anni in quanto l’apparato radicale per potersi sviluppare necessita di molto spazio. Non appena si notano segni di sofferenza l’albero va quindi  sistemato in piena terra.

Tiglio-Moltiplicazione

Moltiplicazione del Tiglio

Tutte le specie di Tiglio si moltiplicano per seme e per via agamica mediante talea di polloni e talvolta anche per  propaggine.

Moltiplicazione per seme

Si utilizzano i semi raccolti quando il tegumento esterno non è del tutto lignificato perchè richiederebbero anni per poter germinare.

Tiglio-semi

La semina del tiglio si effettua in primavera, nel mese di marzo, utilizzando dei contenitori con terriccio adatto, posto in un luogo caldo. Quando le piantine sono abbastanza robuste e facili fa maneggiare si potranno trasferire in vasi singoli e coltivate in essi per almeno 3 anni e solo successivamente si metteranno a dimora definitiva.

Propagazione per talea di polloni

E’ preferita alla semina perchè richiede tempi e facile da eseguire.

Si prelevano i polloni che crescono ai piedi del Tiglio portanti radici ben sviluppate utilizzando un attrezzo ben affilato e disinfettato.

Le porzioni radicate si interrano al momento stesso nel luogo desiderato avendo cura di mantenere il terreno sempre umido per favorire l’attecchimento della radice. Le piante che vengono riprodotte in questo modo fioriranno non

Tiglio-Potatura

Potatura del Tiglio

E’ un albero che va potato in primavera per rinvigorire la chioma e in inverno per eliminare i polloni che crescono alla base del tronco. Si recidono drasticamente i rami secchi e quelli danneggiati dai parassiti. I tagli devono essere obliqui per favorire lo sgrondo dell’acqua piovana e l’attrezzo utilizzato deve essere ben affilato e disinfettato.

Impianto o messa a dimora

Le piante di Tiglio utilizzate per viali o in gruppi vanno messe a distanza di 3 metri. Se utilizzato come albero ornamentale nel giardino è consigliabile impiantarlo a non meno di 7-8 metri dalla casa e almeno a 2 metri di distanza da zone pavimentate per evitare sollevamenti a causa delle forti radici. La buca che deve accogliere l’albero deve essere molto più grande delle dimensioni circa 2/3 volte più grande del pane di terra che avvolge la radice. Il terreno lavorato a fondo va mescolato a dello stallatico maturo prima di procedere alla messa a dimora. Dopo l’impianto si compatta il terreno e si annaffia abbondantemente.

Fiori-Tiglio-raccolta

Raccolta dei fiori di Tiglio

I fiori si raccolgono tra giugno e luglio, quando sono ancora in boccio e quindi all’inizio della fioritura.

Conservazione

I fiori di Tiglio si mettono ad essiccare in un luogo ombroso ma arieggiato. Quando sono completamente secchi si mettono in barattoli a chiusura ermetica e conservati in dispensa.

Parassiti e malattie del Tiglio

E’ un albero che come il ciliegio viene attaccato dalle larve del bombice un lepidottero che reca danni gravi alle foglie. Teme la bucefala, che divora la parenchima delle foglie e specialmente le larve della  Sesia apiformis o Egeria (farfalla pericolosa), che scavano gallerie sotto la corteccia del tronco e rodono il legno fino alla base del tronco dell’albero, con seri rischi per la vita del tiglio.

Tra gli acari i più pericolosi sono i ragnetti gialli che si annidano di solito sotto la  pagina inferiore delle foglie.

Per quanto concerne invece le malattie fungine l’albero di Tiglio è sensibile all’Antracnosi una patologia causata dalla Gnomonia tiliae, un fungo che si manifesta con macchioline scure su foglie e rametti.

Molto pericolose sono anche la Pyrenochaeta pubescens che provoca il seccume della corteccia e la Cercospora macrospora, che macchia le foglie, danneggiandole fino alla caduta.

Cure e trattamenti

Il Tiglio è un albero a bassa manutenzione e non necessita neanche di protezione invernale. In caso di infestazioni parassitarie o fungine vanno effettuati tempestivi trattamenti con prodotti specifici per salvare la pianta.

Varietà o specie di Tiglio

Esistono diverse specie di Tiglio alcune originarie del Continente europeo altre dell’America Asia, diffuse anche in Italia allo stato spontaneo o coltivate come ornamento all’interno di parchi e giardini o come alberature lungo viali e strade.

Tilia americana

Originaria dell’America del Nord e chiamato in Italia Tiglio americano è una varietà che arriva anche a 30 metri di altezza ed è particolarmente resistente al caldo e alla siccità e per questo motivo mantiene per lungo tempo le foglie. Si adatta con facilità a diversi tipi di terreno, preferendo comunque i terreni arenosi e freschi. Anche  questa specie viene spesso coltivata come in viali e parchi.

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Tilia platyphyllos

Conosciuto comunemente come Tiglio nostrano, è un un albero di origine europea di notevole dimensioni, talvolta supera i 45 metri di altezza. Si ibrida con l’altro tiglio che si trova spontaneamente in Italia il Tilia cordata, dando origine a Tilia x vulgaris. Ha radici molto profonde, tronco eretto e chioma ampia con rami ricoperti da grandi foglie cuoriformi, inizialmente di colore verde pallido e leggermente pelose inferiormente. Predilige i luoghi freschi e umidi.

Tilia cordata

Il Tiglio selvatico è un albero di medie dimensioni, originario dell’Europa. In Italia si trova allo stato spontaneo sulle montagne delle regioni settentrionali fino ai 1.500 metri. Il tronco ha la corteccia scura; le foglie sono più piccole; hanno un picciolo lungo 2-3 centimetri e presentano ciuffi di peli rossicci tra le nervature. Va coltivato in suoli freschi, ricchi di sostanza organica e ben drenati.Resiste alle temperature minime di -5° C.

Tilia tomentosa

La Tilia argentea o Tiglio argentato è una specie originaria dell’Europa sudorientale e dell’Asia Minore. Raggiunge un’altezza di 20 metri e si distingue dagli altri per la fitta peluria bianca che ricopre, i rametti, peduncoli fogliari, e pagina inferiore. E’ la specie più diffusa e coltivata scopo ornamentale nei parchi cittadini e nelle alberature stradali delle città perchè particolarmente resistente alle intemperie, alla siccità e all’inquinamento.

Tiglio-Usi

Utilizzi del Tiglio

Il tiglio è una pianta molto apprezzata come pianta di ornamento dei parchi pubblici, per le alberature delle strade cittadine e come elemento singolo per ombreggiare angoli di giardini esposti al pieno sole.

Usi in cucina

Tutte le parti del Tiglio sono commestibili: i germogli più teneri si possono consumare come gli spinaci, lessati, saltati in padella,  fritti e come ripieno di torte salate. Le foglie fresche sono ottime all’insalata oppure cotte nelle minestre o come ripieno di rustici.

Il suo legno molto plastico e facile da lavorare viene impiegato in falegnameria per lavori di intarsio, sculture di legno, giocattoli, complementi di arredo per la casa, cornici, pennelli e tante altre cose.

I semi vengono utilizzati per la produzione di un olio vegetale dal sapore simile a quello dell’olio extravergine di olive.

Le foglie come alimento per gli animali.

I fiori di Tiglio sono commestibili e possono essere consumati sia freschi, sia essiccati ma il loro maggiore impiego, nella maggior parte dei paesi del mondo vengono utilizzati per le  loro benefiche proprietà.

Infuso di Tiglio

Inoltre le parti vegetali del Tiglio, fiori, foglie e corteccia, grazie alle loro molteplici proprietà  vengono impiegate in omeopatia, erboristeria e nella medicina popolare per la cura di malattie respiratorie e della cute.

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Curiosità

Il nome scientifico del Tiglio deriva dal greco “ptilon”che significa ala e fa riferimento alla sua brattea fogliacea che facilita la diffusione dei frutti al soffiare del vento.

Tiglio-ala-brattea

Il Tiglio più antico del nostro Paese, alto 34 metri e con tronco di 8 metri di circonferenza si trova a Summonte, un piccolo comune in provincia di Avellino, nella piazza Alessio De Vito. Per la sua longevità, è considerato il simbolo del paese irpino ed inserito tra gli alberi monumento d’Italia.

Galleria foto Tiglio