Thladiantha dubia – Thladiantha

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Thladiantha-foglie

La Thladiantha dubia è una pianta esotica rustica dal portamento rampicante che appartiene alla stessa famiglia del comune Cetriolo.

Caratteristiche generali della Thladiantha dubia

La Thladiantha dubia, chiamata comunemente patata selvatica, è una pianta da fiore della famiglia Cucurbitaceae, originaria del sud-est asiatico e della Cina, dove cresce indisturbata anche lungo le rive dei fiumi fino a 1800 m sul livello del mare.

La pianta si sviluppa da un tubero simile a quello della patata che produce numerosi rizomi sotterranei che a loro volta producono nuovi tuberi. I tuberi gialli lisci hanno forma oblunga e sono lunghi circa 2-8 cm.

Tubero-Thladiantha dubia

La parte aerea della pianta è formata da fusti erbacei lunghi circa 3 metri ricoperti da peli uncinati e conici. I fusti si arrampicano o strisciano sul terreno grazie a dei cirri o viticci che spuntano davanti a ciascuna foglia a livello dell’ascella.

Le foglie alternate, lunghe 10-15 cm, di colore verde scuro, hanno forma ovale-cuoriforme o trifogliata con margini leggermente dentati e, sono inserite sui fusti mediante dei lunghi peduncoli cilindrici, sottili di colore verde pallido. Foglie e peduncoli sono irsuti.

I fiori campanulati e gialli, hanno la base rigonfia e la corolla divisa in 5 lobi. La pianta è dioica pertanto i fiori di due tipi sono portati su piante diverse: i maschili sono riuniti in racemi mentre quelli femminili sono invece quasi sempre solitari. Il calice è formato da 5 lobi verdi oblunghi ed appuntiti. L’impollinazione nei luoghi di origine è entomogama ed avviene solo ad opera delle api locali che appartengono al genere Ctenoplectra. Dopo la fecondazione, l’ovario s’ingrossa rapidamente e inizia a formarsi il frutto, il peponide. In America e in Europa, l’impollinazione della Thladiantha dubia viene fatta manualmente perchè i suoi fiori ricchi di un olio grasso non attraggono i nostri insetti.

Thladiantha-dubia-frutto

I frutti sono piccoli poponi rossi o verdi, ovoidali, lunghi circa 15 cm, con costolature lineari in rilievo e depressioni lenticolari tra le costolature. I frutti che nella struttura ricordano i frutti della passione della Passiflora edulis, hanno una scorza esterna rossa, coriacea e pelosa che racchiude una polpa succosa di colore arancione e vari semi. la polpa è aromatica e dolciastra.

I semi, 40-100, per ogni frutto,  sono neri o grigi, ovati o piatti, lisci, lunghi 4-4,8 mm e larghi 2,5-3,3 mm. Per produrre con successo semi, le piante maschili e femminili devono essere coltivate l’una vicino all’altra.  I semi raccolti e conservati si usano per ottenere nuove piante.

Fioritura

Nei  luoghi nativi, la Thladiantha dubia fiorisce in estate da luglio-settembre.

Thladiantha dubia

Coltivazione della Thladiantha dubia

Esposizione

E’ una pianta che ama i luoghi soleggiati e il clima caldo-temperato. Tollera bene il freddo e sopravvive senza problemi a temperature inferiori ai -15-18°C anche senza protezioni. Va Richiede una pacciamatura basale solo le temperature rigide dell’inverno scendono per molto tempo sotto i – 21°C.

Terreno

E’ una pianta rustica che in natura cresce indisturbata nei terreni sabbiosi, nei terreni umidi e ben drenati. Si coltiva comunque con successo in un terreno a medio impasto ricco di sostanza organica.

Annaffiature

Per crescer, produrre fiori e frutti necessita di costanti e regolari annaffiature per tutto il ciclo vegetativo, facendo attenzione ad evitare i ristagni idrici e a non bagnare le foglie. Le annaffiature vanno sospese nel periodo di maturazione dei frutti.

Concime-pellettato

Concimazione

Come per la zucca, lo zucchino e altre cucurbitacee la concimazione va fatta prima del trapianto, interrando nel terreno del letame o del composto maturo, allo scopo di favorire la produzione dei fiori e quindi dei frutti.

Thladiantha dubia: coltivazione in vaso

E’ una pianta molto bella anche in vaso purchè di grandi dimensioni, in grado garantire lo sviluppo dei tuberi e la crescita vigorosa dei fusti. Il terreno deve essere ricco di nutrienti, fertile e misto a sabbia e con l’aggiunta di materiale drenante per il fondo. Il vaso va posto in un luogo soleggiato, al riparo dal vento e a ridosso di supporti di sostegno.

Moltiplicazione della Thladiantha dubia

La pianta si riproduce per seme e per via agamica o vegetativa può essere propagata per divisione dei tuberi.

Moltiplicazione per seme

La semina va fatta in semenzaio protetto, stratificando in semi sulla superficie di un terreno specifico, mantenuto sempre umido fino alla comparsa delle giovani piantine che potranno essere messe a dimora non appena il rischio di gelate notturne è definitivamente scongiurato. Per la semina vanno utilizzati i semi nati mediante impollinazione.

Propagazione per divisione dei tuberi

Si separano i rizomi più robusti e si impiantano al momento stesso in buche ben lavorate e aventi dimensioni leggermente più grandi del pane di terra che avvolge l’apparato radicale. Nel giro di qualche anno, le piante nate dai nuovi tuberi copriranno grandi spazi.

Impianto o messa a dimora

Le piante vanno trapiantate in buche soffici e leggermente più grandi delle dimensioni del pane di terra che avvolge l’apparato radicale o i tuberi. Per ottenere semi fertili, è necessario piantare a poca distanza esemplari femminili e maschili che vanno impollinati manualmente.

Raccolta dei frutti

I frutti si raccolgono maturi e i semi vanno prelevati e ripuliti dalla polpa al massimo entro 2- 3 settimane.

Potatura

La pianta non necessita di essere potata. vanno eliminati solo eventuali steli secchi o danneggiati.

Parassiti e malattie della Thladiantha dubia

Le foglie se bagnate con l’acqua delle annaffiature vengono attaccate dalla muffa grigia e dal mal bianco o oidio. Tra i parassiti animali soffre gli attacchi degli afidi che colonizzano steli e fiori. Talvolta le foglie vengono danneggiate anche dal grillotalpa.

Cure e trattamenti

E’ una pianta rustica che come le altre specie di piante rampicanti necessità di solidi sostegni per potersi arrampicare. Importante è anche la sarchiatura e la rimozione delle erbe infestanti che si sviluppano nelle vicinanze e alla base.

Thladiantha dubia-usi

Usi

La Thladiantha dubia Viene utilizzata con successo come pianta ornamentale per tappezzare recinzioni, muri di separazione, pergole e anche in vaso su terrazzi o nei cortili.

Nei paesi di origine i germogli più teneri ovvero quelli apicali vengono consumati cotti come gli asparagi o nelle minestre. I frutti crudi solo in piccole quantità poiché irritano la gola mentre la a polpa cotta e priva di semi, come confettura. La polpa cotta per almeno 2-3 ore può essere consumata anche in grandi quantità perchè con la cottura, almeno 2 ore perde le sue proprietà irritanti ed è molto gustosa, anche in grandi quantità.

In Cina e negli altri Paesi asiatici i frutti rossi, i semi e i tuberi vengono utilizzati anche a scopo fitoterapico per alleviare i dolori reumatici, lombari e mestruali.
I semi vengono utilizzati per le loro spiccate proprietà astringenti, rafforzanti dell’apparato cardiocircolatorio.

Curiosità

Il nome del genere Thladiantha deriva dal greco thladias-anthos , che significa fiore di eunuco, e fa riferimento probabilmente al fatto che, secondo Bunge, la pianta o meglio i fiori siano sterili e quindi non in grado di produrre frutti. L’epiteto specifico dubia deriva dal latino e significa dubbio.

I nome comuni della pianta sono: Manchu tubergourd, Thladianthe douteuse (francese), Thladianthe, chi bao (pinyin, Cina), pianta rampicante d’oro.

In Giappone la Thladiantha dubia, per la sua capacità di propagarsi mediante i tuberi anche lontano dalla zona di produzione, è considerata una pianta invasiva ed infestante, difficile da sradicare come il Topinambur.  In Cina invece trova impiego come pianta ornamentale per rivitalizzare il verde delle aree urbane.

Galleria foto Piante rampicanti