Thalia dealbata – Sterlizia di palude
La Thalia dealbata, conosciuta come Sterlizia o Strelitzia di palude, è una pianta acquatica molto decorativa adatta alla coltivazione ai bordi o sui fondali di laghi stagni e bacini medio-grandi.
- Caratteristiche generali della Thalia dealbata – Sterlizia della palude
- Fioritura
- Coltivazione Thalia dealbata – Sterlizia d palude
- Esposizione
- Terreno
- Concimazione
- Moltiplicazione della Thalia dealbata
- Moltiplicazione per seme
- Propagazione per divisione dei rizomi
- Impianto o messa a dimora
- Potatura
- Parassiti e malattie della Thalia dealbata
- Cure e trattamenti
- Varietà e specie di Thalia
- Thalia geniculata
- Usi
- Curiosità
- Galleria foto piante acquatiche
Caratteristiche generali della Thalia dealbata – Sterlizia della palude
La Thalia dealbata è una pianta palustre perenne della famiglia delle Marantaceae, originaria degli Stati Uniti e diffusa in tutti i paesi caratterizzati da un clima caldo umido. Cresce spontanea sui fondali di paludi e bacini, lungo i bordi di corsi d’acqua.
La Sterlizia palustre è una pianta a crescita rapida. In pieno sviluppo vegetativo forma cespugli molto decorativi ed eleganti, alti fino a 2 metri e larghi più di 60 cm.
La pianta è provvista di una grossa radice carnosa rizomatosa che, grazie alle sue numerose radici secondarie molto sviluppate, si ancora saldamente sui fondali di acque tranquille di bacini naturali ed artificiali. L’apparato radicale contrariamente alle foglie sopravvive al freddo o al ghiaccio perchè protetto dal fango in cui è completamente sommerso.
I cespi sono formati da steli rigidi ed eretti ricoperti da grandi foglie decorative che ricordano per struttura e dimensioni quelle della Sterlizia o quelle della Canna indica.
Le foglie, lunghe circa 40 cm, hanno forma ovata-lanceolata, apici appuntiti e margini lisci. Sono alterne e attaccate agli steli rigidi mediante spessi peduncoli cilindrici. La pagina superiore è verde-bluastro, rossastra lungo i bordi ed ricoperta da un velo di pruina, una sostanza biancastra che ne maschera il colore; quella inferiore è invece opaca e di colore verde pallido.
In estate, la parte basale degli steli e i margini fogliari assumono una marcata colorazione rossastra che vira al marrone scuro nel periodo invernale quando la massa vegetativa essicca lasciando nudo l’apparato radicale sommerso e protetto tra il fango.
I fiori sono riuniti in vistose e lunghe infiorescenze a spighe che sbocciano sulle sommità di steli lunghi e rigidi. Ciascuna infiorescenza è formata da fiori con petali rosa-violetto o blu violetto avvolti da spadici rigidi e coriacei di colore grigio.
I frutti sono capsule ovoidali marroni provviste di un ciuffo apicale peloso, contenenti piccoli semi.
I semi o arilli sono sferici, lucidi; anche se non molto fertili possono essere raccolti per riprodurre la Thalia dealbata mediante la semina. I semi vengono dispersi nell’ambiente soprattutto dagli uccelli.
Fioritura
La fioritura della Thalia dealbata avviene in estate, dal Luglio ad Agosto e talvolta, in condizioni climatiche molto favorevoli, anche fino a Settembre inoltrato.
Coltivazione Thalia dealbata – Sterlizia d palude
Esposizione
La pianta di Thalia ama l’esposizione in pieno sole al riparo del vento e acque tranquille, poco profonde, pulite e non eccessivamente fredde. Teme il freddo e non sopravvive al gelo se le radici sono ben interrate. Se viene coltivata in zone a mezzombra o all’ombra totale, rallenta la crescita, produce foglie decolorate e stenta a fiorire. Nelle zone dove le temperature invernali sono di gran lunga inferiori ai – 15 ° C, è consigliabile trasferirla in contenitore e ripararla in serra o in casa e coltivarla come pianta tropicale, con annaffiature abbondanti e frequenti vaporizzazioni di acqua distillata.
Terreno
E’ una pianta che può essere messa coltivata anche in piena terra sempre lungo i bordi di laghetti in un substrato molto umido, paludoso e a pH leggermente acido. Le piante vanno piantate in larghi contenitori riempiti con terriccio universale mescolato a sabbia, che vanno posti a circa 40/50 cm di profondità. Il terreno ottimale deve essere ricco, torboso e sabbioso. Soffre in acqua eccessivamente calcaree e in quelle salmastre.
Concimazione
La Thalia, per svilupparsi, ricacciare nuove foglie e produrre una copiosa fioritura necessita di concimazioni azotate al risveglio vegetativo e successivamente di apporti di fosforo e potassio elementi che vanno forniti fino a quando non entra in quiescenza. In inverno, le concimazioni vanno sospese. Per un risultato ottimale è consigliabile somministrare, all’inizio della primavera ed in estate, delle pastiglie o coni fertilizzanti a lento rilascio contenenti macroelementi ( azoto, fosforo e potassio) e microelementi. Si inserisce una pastiglia ogni 1,5 litri di vaso della pianta a circa 2-3 cm di profondità, il più possibile vicino alla base della pianta anche se è fatta radicare in piena terra. L’utilizzo di questo tipo di concime non influisce sull’acidità (pH) o sulla durezza dell’acqua; è sicuro per pesci ed invertebrati; non rilascia fosfati o nitrati e quindi non dà luogo a sviluppo di antiestetiche alghe. E’ a lenta cessione e la sua durata, a seconda della temperatura, varia da 5 a 6 mesi.
Moltiplicazione della Thalia dealbata
La pianta si riproduce per seme e per via agamica mediante divisione dei cespi o dei rizomi.
Moltiplicazione per seme
E’ una tecnica che viene poco praticata perchè non assicura piante geneticamente identiche a quella originale e perchè i tempi di germinazione dei semi, non sempre fertili, sono molto lunghi,
- La semina si effettua in autunno utilizzando i semi freschi privi della polpa che li avvolge.
- I semi si interrano in un miscuglio composto da sabbia e torba in parti uguali, mantenuto sempre umido.
- Le piante nate da seme, vanno fatte irrobustire fino alla primavera successiva e poi interrate ai bordi o sui fondali di vasche o laghetti, singolarmente o con tutto il contenitore.
- Le piante ottenute dai semi produrranno fiori solo quando raggiungeranno il pieno sviluppo.
Propagazione per divisione dei rizomi
E’ la tecnica preferita per due motivi: è facile da praticare ed evita che la pianta invada con le sue eccessive dimensioni tutte lo spaio disponibile.
- In primavera o in estate, si estrae la pianta dal terreno;
- si sceglie un cespo grosso e vigoroso e lo si divide in più porzioni portanti almeno 2 radici secondarie ben sviluppate.
- si mettono a radicare le porzioni di rizoma in un vaso contenente acqua e un po’ di concime granulare a lento rilascio arricchito di potassio (K);
- nella primavera successiva, le nuove piante vanno poi interrate sul fondo di un laghetto o sui bordi, lasciando emergere le foglie dalla superficie dell’acqua.
Impianto o messa a dimora
Le piante di Thalia si mettono a dimora in primavera, in acque acque piuttosto basse e tranquille.
- Si interrano ad una profondità di 40 /50 cm, in modo da coprire tutto il colletto;
- come esposizione si sceglie una zona soleggiata per molte ore del giorno. Per una manutenzione corretta e la periodica pulizia delle parti danneggiate (foglie ed eventuali radici marce);
- le piante possono essere messe a dimora utilizzando dei pratici cestini specifici per piante acquatiche riempiti con terreno acido, ricco in humus.
- Per rivestire un’area abbastanza vasta occorrono 8 a 10 rizomi per metro quadrato.
Potatura
Per favorire l’emissione di nuovi fiori vanno recisi quelli secchi a meno che non si intenda raccogliere i semi. Si recidono alla base le foglie secche e quelle danneggiate dal freddo o dalle lumache per evitare che possano essere veicolo di malattie fungine.
Parassiti e malattie della Thalia dealbata
E’ una pianta resistente alle malattie fungine o crittogame. Tra i parassiti animali raramente soffre degli temono gli attacchi degli afidi che formano colonie nerastre soprattutto a carico dei fiori ancora in boccio. Altrettanto rare sono le infestazioni di acari e cocciniglia che possono rovinare le foglie.
Cure e trattamenti
Questa bella pianta perenne di origine subtropicale va protetta dal congelamento sistemando il ceppo radicale al di sotto del livello del ghiaccio oppure la si estrae dall’acqua con tutto il contenitore e la si ripara in serra fredda.
Varietà e specie di Thalia
Thalia geniculata
Questa specie è originaria dell’America ed è in alcune zone dell’Africa centrale e meridionale. Ha dimensioni più contenute della Thalia dealbata, steli di colore rosso porpora, foglie di colore verde opache più grandi e più larghe alla base. Durante il periodo della fioritura produce fiori tubulari pendenti di colore rosa/violetto. Ama il clima caldo e non sopravvive alle temperature inferiori ai 10° C.
Usi
Le Thalie vengono utilizzate in giardinaggio, per abbellire i bacini naturali o artificiali di parchi pubblici e ville private. E’ perfetta come ornamentale e soprattutto utilissima per la fitodepurazione dell’acqua di laghetti e biopiscine.
Curiosità
La Thalia appartiene alla stessa famiglia di piante ornamentali molto più conosciute come: Calatea, Maranta.