Salvia officinalis Salvia bianca
La Salvia officinalis o Salvia bianca nota anche col nome di erba della salvezza è un’erbacea dalle notevoli proprietà terapeutiche.
- Caratteristiche e generalità della Salvia
- Fioritura
- Coltivazione della salvia bianca
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Salvia: coltivazione in vaso
- Rinvaso della salvia
- Moltiplicazione della salvia officinalis
- Moltiplicazione per seme
- Propagazione per talea
- Trapianto della salvia
- Consociazioni o abbinamenti
- Raccolta
- Conservazione della salvia
- Potatura della salvia
- Parassiti e malattie della Salvia officinalis
- Cure e trattamenti
- Varietà di Salvia
- Salvia officinalis Albiflora
- Salvia officinalis purpurascens
- Salvia sclarea
- Salvia elegans o Salvia rutilans
- Usi
- Proprietà della salvia
- Linguaggio dei fiori
- Curiosità sulla salvia
- Galleria foto Salvia officinalis
Caratteristiche e generalità della Salvia
La Salvia officinalis o Salvia comune, è una pianta erbacea della famiglia delle Lamiaceae (Labiate), coltivata nei giardini, negli orti e anche sui davanzali delle finestre come pianta officinale.
Si tratta di una perenne sempreverde a portamento cespuglioso con steli ricoperti da foglie lanceolate ruvide di colore verde -grigio.
I fiori piccolissimi e di colore violetto sbocciano sugli apici degli steli. Essi sono ermafroditi cioè che nello stesso fiore coesistono sia gli organi riproduttivi femminili che quelli maschili e vengono impollinati dagli insetti.
Fioritura
La pianta di salvia fiorisce in tarda primavera.
Coltivazione della salvia bianca
Esposizione: la salvia officinalis ama i climi temperati e i luoghi soleggiati.
Terreno
E’ una pianta aromatica che predilige terreni asciutti calcarei e ben drenati. Il terreno di coltivazione ottimale è un miscuglio composto da comune terreno da orto o da giardino e sabbia
o altro materiale drenante che evita la formazione dei ristagni idrici.
Annaffiature
Resiste a periodi di prolungata siccità e generalmente va annaffiata quando il terriccio è molto asciutto e senza eccessi. In estate un maggior apporto idrico sarà comunque gradito dalla salvia.
Concimazione
E’ una pianta che necessita di un concime ricco di micro e macroelementi solo nella fase del trapianto. Solitamente si utilizza un fertilizzante biologico e in quantità ridotta per non alterare il suo sapore e aroma.
Salvia: coltivazione in vaso
E’ una pianta facile da coltivare in vaso, sui balconi e sulle terrazze. Il vaso deve avere dimensioni adeguate alla crescita della pianta, largo almeno 30-40 cm. pianta contenente terriccio soffice, fresco e materiale drenante per il fondo cosi da evitare i ristagni.
Rinvaso della salvia
Per avere piantine di salvia rigogliose è bene effettuare il rinvaso delle piantine allevate in piccoli contenitori per favorire l’arieggiamento anche delle foglie basali che generalmente tendono ad ammuffire.
Moltiplicazione della salvia officinalis
La salvia si riproduce per semina e talea.
Moltiplicazione per seme
La semina si effettua in semenzaio a marzo o in tarda primavera in piena terra.
Dopo la germinazione dei semi che avviene generalmente entro 2 settimane, le piantine vanno diradate e verso maggio quando saranno abbastanza sviluppate potete procedere al trapianto in campo o in vasi singoli.
Propagazione per talea
Le talee di parti erbacee lunghe circa 10 cm, prelevate in tarda primavera o inizio estate, con una forbice ben affilata e disinfettata , vanno messe a radicare in terriccio di torba e sabbia in parti uguali mantenuto sempre umido fino a quando non compariranno nuove foglioline.
Quando le nuove piantine saranno robuste e ben attecchite si mettono a dimora definitiva, in vaso o direttamente nell’orto o in un’aiuola del giardino.
Trapianto della salvia
Il trapianto delle nuove piantine di salvia va effettuato in orto o in vaso nel mese di giugno nel terreno soffice, ben lavorato e in buche distanti le une dalle altre circa 30 cm. Dopo il trapianto si colmano i vuoti d’aria aggiungendo il terriccio messo da parte e dopo averlo compresso ben ben intorno al colletto si annaffia per favorire l’attecchimento delle piccole radici nella nuova dimora.
Se si intende invece coltivarla in vaso allora è sufficiente una sola piantina in quanto crescendo tende a formare un robusto cespuglio. Anche in questo caso, dopo il trapianto è bene irrigare leggermente la piantina.
Consociazioni o abbinamenti
Nell’orto la salvia officinalis è di grande aiuto infatti, grazie al suo aroma penetrante tiene lontano afidi, lumache e larve di insetti dalle altre colture ortive, come: cavoli, carote, fagioli e finocchi. In giardino può essere associata a Rosmarino, Timo, Achillea, Coreopsis, Lavanda, Oenothera.
Raccolta
Le foglie della Salvia officinalis si raccolgono scalarmente e al momento del bisogno in qualunque periodo dell’anno in quanto sopravvive specialmente se protetta anche al freddo dell’inverno.
Conservazione della salvia
Volendo si può anche conservarla e in questo caso va essiccata. Si raccolgono i rametti più vigorosi dopo averli legati in mazzetti si mettono ad essiccare in luoghi asciutti e ventilati o nel forno termoventilato impostando la temperatura a 40° C. Le foglie secche si mettono in un barattolo a chiusura ermetica o in buste di carta e conservate in luoghi bui e privi di umidità.
Potatura della salvia
Per stimolare l’emissione di nuovi getti si effettua la cimatura della Salvia subito dopo la fioritura. Si eliminano le foglie secche o danneggiate e gli steli secchi.
Parassiti e malattie della Salvia officinalis
La Salvia è una pianta erbacea aromatica che teme l’oidio o mal bianco, il ragnetto rosso e tra le malattie fungine è sensibile al marciume radicale e all’oidio o mal bianco, la prima provoca la morte della pianta mentre la seconda forma ammassi polverosi biancastri sulle pagine delle foglie.
Cure e trattamenti
E’ una pianta a bassa manutenzione: va liberata periodicamente dalle erbe infestanti che crescono asi suoi piedi.
I trattamenti vanno praticati solo se necessari e solo con prodotti biologici come l’antiparassitario all’ortica, l’antiparassitario all’aglio o con prodotti a base di piretro.
La salvia necessità di scerbature e zappature.
Varietà di Salvia
Esistono diverse specie di salvia, alcune rustiche utilizzate a scopo culinarie altre invece esclusivamente come piante ornamentali, altre ancora a scopo terapeutico.
Salvia officinalis Albiflora
Una specie con foglie grandi che produce fiori bianchi. Viene utilizzata in cucina per insaporire primi e secondi piatti e anche per preparare un ottimo liquore digestivo.
Salvia officinalis purpurascens
Una perenne sempreverde alta 50 cm, con foglie allungate di colore rosso-porpora. In tarda primavera, tra maggio-giugno produce fiori blu. Predilige l’esposizione in pieno sole e ama il terreno ricco, fresco, ben drenato. È adatta per uso terapeutico, ma può essere utilizzata anche in cucina anche se ha foglie più dure.
Salvia sclarea
Conosciuta anche come Salvia moscatella, è una specie perenne originaria dell’Europa. Forma cespugli alti circa 1 metro e a inizio estate produce bellissimi fiori azzurrini-bianchi. Viene utilizzata anche per per aromatizzare il Vermouth.
Salvia elegans o Salvia rutilans
Una specie alta più di 1 metro coltivata come ornamentale. Produce fiori rossi accessi che emanano un gradevole profumo d’ananas. Salvia elegans.
Usi
La salvia, come erba aromatica, viene largamente utilizzata in cucina per aromatizzare carni, pesce, minestre, verdure e anche per preparare un ottimo liquore digestivo. Buonissima anche la salvia fritta.
Proprietà della salvia
Per le sue proprietà benefiche trova vasti impieghi di applicazione che spaziano dalla medicina alla cosmetologia.
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Linguaggio dei fiori
Nel linguaggio dei fiori e delle piante la salvia fin dai tempi antichi è il simbolo della salute.
Curiosità sulla salvia
Anticamente la salvia era simbolo di longevità tanto da essere scambiata con le foglie di tè.
Il nome della salvia deriva dal latino salus che significa salvo e fa riferimento alle sue proprietà salutari che, fin dai tempi antichi, sono state sfruttate nella medicina popolare e tradizionale cinese.