Sagina – Sagina subulata

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Sagina-subulata-tappezzante

La Sagina subulata conosciuta anche come muschio scozzese o irlandese è una pianta tappezzante apprezzata in giardinaggio per la facilità di coltivazione, perchè non ha bisogno di essere tagliata e soprattutto perchè per le sue piccole dimensioni è resistente al calpestio.

Caratteristiche generali della Sagina subulata

La Sagina subulata è una specie di Sagina della famiglia delle Caryophyllaceae, originaria delle zone temperate dell’Europa, diffusa in Irlanda, Inghilterra e principalmente in Scozia. E’ presente allo stato spontaneo anche sul territorio italiano in quasi tutte le regioni nei suoli sabbiosi o pietrosi, nei prati, nelle radure, lungo i sentieri collinari e montani, fino a 2200 metri di altitudine.

La Sagina subulata è una tappezzante emicriptofita cespitosa ovvero una pianta che ramificando dal basso forma un fitto cespo di foglie. Caratterizzata da una crescita rapida, forma folti cespugli a portamento strisciante o prostrato, alti meno di 10 cm.

Ha steli striscianti, sottili, alti cm.3-5 con foglie simili a muschio e piccoli fiori bianchi globosi che fioriscono in estate.

Le foglie, sottili e simili a quelli del muschio, hanno la forma di un punteruolo ricurvo, sono lunghe circa 1 cm e di colore verde brillante.

Sagina-foglie

I fiori, portati da steli steli eretti che sovrastano le foglie, sono piccoli con corolla composta da 5 petali ovati di colore bianco della stessa lunghezza dei sepali verdi.
semi sono lisci, marroni, di forma triangolare, 0,4-0,5 mm, prodotti in una capsula lunga 2,5-3 mm.

I frutti sono delle piccole capsule lunghe 2,5-3 mm., conteneti numerosi semi.

I semi hanno forma triangolare, sono lisci di colore marrone e  misurano 0,4-0,5 mm. Vengono disseminati sul terreno quando le capsule maturano. Possono essere raccolti, conservati e utilizzati per la semina.

Fioritura

La Sagina subulata fiorisce in estate, da giugno ad agosto.

Sagina subulata-coltivazione

Coltivazione della Sagina subulata

Esposizione

E’ una pianta tappezzante che predilige l’esposizione a mezzombra. Se coltivata in pieno sole tende a perdere la sua naturale bellezza. Non sopporta il caldo dell’estate mentre è molto resistente al freddo intenso e riesce a sopravvivere anche  fino ai -15°C. Nelle regioni meridionali, preferisci una piantagione all’ombra o anche all’ombra.

Terreno

Anche se si adatta a qualunque tipo di terreno predilige un suolo sciolto, sabbioso o ghiaioso,  purché sia ben drenato.

Annaffiature

È una pianta che ama il terreno umido pertanto necessita di regolari e frequenti irrigazioni  soprattutto durante i periodi di prolungata siccità e in estate, facendo attenzione però a non inzuppare il terreno per evitare che eventuali ristagni idrici possano portare al marciume delle radici. In alternativa si può usare anche del concime granulare bilanciato a lento rilascio e in dose leggermente inferiore a quella indicata sulla confezione del produttore.

Concime

Concimazione

Prima della messa a dimora della Sagina, il terreno va arricchito di nutrienti mediante somministrazione di stallatico ben maturo o humus di lombrico, mescolato al terreno ben lavorato fino a 30 cm di profondità. In alternativa una volta all’anno in primavera si può somministrare sul terreno anche del concime granulare a lento rilascio utilizzando un 5-10-10 o un fertilizzante 5-10-5, in quantità da 2 a 4 chili per ogni 100 metri quadrati di giardino.

Moltiplicazione della Sagina subulata

La pianta in natura si riproduce per seme in primavera e facilmente per via vegetativa o agamica per divisione dei cespi in autunno.

Moltiplicazione per seme

La semina si effettua in semenzaio protetto in autunno o direttamente a dimora in primavera, nel mese di aprile. Per avere dei risultati ottimali, prima della semina, il terreno va lavorato bene bene, arricchito di nutrienti e mescolato a un buona dose di sabbia per aumentare il drenaggio. Le piante ottenute dalla semina in semenzaio vanno trapiantate in giardino la primavera successiva.

Propagazione per divisione dei cespi

È una tecnica di propagazione  facile e di successo che viene praticata anche in primavera o in autunno.

Ogni 2-3 anni si possono ottenere nuove piante dai cespi più forti e vigorosi. Si estraggono i ciuffi dal terreno, si dividono in più porzioni aventi radici ben formate e si ripiantano immediatamente in un’altra area del giardino. In pochissimo tempo le piante divise grazie all’emissione di nuovi stoloni, germogli sottili e radicanti, si allargheranno formando un soffice tappeto.

Impianto o messa a dimora

Si impianta sul terreno ben lavorato e soprattutto ben drenato utilizzando mediamente 9 -10 piante per metro quadrato in quanto è un’ erbacea che si propaga rapidamente coprendo tutto il terreno a disposizione.

Abbinamenti

La Sagina subulata può essere coltivata anche come pianta ornamentale nelle aiuole miste insieme ad altre specie di piante che hanno le stesse esigenze colturali quali: Bergenia, Felci, Primula o Ajuga.

Potatura

La Sagina subulata non ha bisogno di tagli o potatura ma nel tardo inverno si consiglia di rimuovere steli e fiori appassiti, foglie secche utilizzando cesoie da giardino ben affilate e disinfettate con la candeggina.

Parassiti e malattie della Sagina subulata

Teme gli attacchi da parte di afidi e ragnetto rosso. Le piantine più giovani vengono rovinate da lumache e chiocciole. Seri danni vengono registrati in presenza di cutworms dei bruchi o larve di falena che attaccano gli steli delle foglie fino a provocare la morte della pianta.

Cure e trattamenti

Le lumache e i bruchi vanno allontanati manualmente mentre le infestazioni parassitarie vanno contrastate con con l’utilizzo di antiparassitari specifici. Le erbe infestanti devono essere eliminate a mano man mano che spuntano tra i fitti cespi.

Sagina-subulata

Varietà di Sagina

Oltre Sagina subulata var. subulata con sepali ghiandolari pelosi e alla Sagina subulata var. glabrata Gillot con sepali senza peli, esistono altre specie molto apprezzate sempre come tappezzanti.  quest’ultimo è spesso un prato infestanti, ed è stato confuso con il relativo Mediterraneo specie.

Sagina subulata Aurea

E’ una perenne sempreverde conosciuta come muschio scozzese. Forma un folto tappeto alto circa 10 cm ricco di foglie di colore giallo dorato e, alla fine della primavera, da maggio a giugno,  produce tantissimi fiori bianchi. Va coltivata a mezzombra in quanto non apprezza il caldo. Teme la siccità e il calpestio.

Sagina boydii

Una specie nota come l’erba perlata di Boyd , una cultivar  a crescita molto lenta che viene usata in giardinaggio per la sua forma  molto compatta. Forma un tappeto di rosette di foglie cuneate ricurve e lucide, alte da 2-3 cm, di colore verde scuro. In estate produce piccoli fiori verdi. Prospera in terreni poveri ma non il caldo e la siccità.

Sagina pilifera

Conosciuta anche come Spergula pilifera, è una specie erbacea rustica originaria ed endemica delle zone montane rocciose della Corsica e della Sardegna dove cresce fino a più di 2000 metri di quota.  E’ una specie molto rustica a portamento prostrato che raggiunge un’altezza di 2-8 centimetri. Durante il periodo della fioritura produce fiori bianchi dal diametro di 1 cm. Predilige il pieno sole, anche se soffre dei raggi solari delle ore più calde. Teme i ristagni idrici.

Usi

La Sagina subulata è conosciuta per il suo elevato valore ornamentale, è coltivata per realizzare tappeti erbosi fioriti resistenti al calpestio nei giardini privati, nei parchi pubblici, nelle rotatorie urbane e anche nei cimiteri. Trova largo impiego anche su superfici più ristrette, come nelle fughe delle beole, nelle fessure di un selciato, o per ricoprire brevi porzioni di terreno sul giardino roccioso. Per il suo elevato valore ornamentale viene inoltre impiegata per tappezzare la base dei bonsai.

Sagina-subulata-usi

Nome inglese dell Sagina subulata

In Inghilterra la pianta viene chiamata con nomi diversi: Corsican pearlwort, Heath pearlwort, Irish-moss, awl-leaf pearlwort.

Curiosità

Il  nome generico della Sagina deriva dal latino e significa cibo che ingrassa, mentre l’epiteto specifico dalla parola subula che significa lesina o punteruolo (strumento appuntito del calzolaio) fa riferimento alla forma delle foglie.

Galleria foto piante tappezzanti