Rhipsalis pilocarpa – Rhipsalis

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Rhipsalis pilocarpa

La Rhipsalis pilocarpa è una pianta grassa ornamentale d’appartamento consigliata come pianta antistress per il suo potere rilassante.

Caratteristiche generali della Rhipsalis pilocarpa

La Rhipsalis pilocarpa è una pianta della famiglia delle Cactaceae originaria dell’Africa e dell’America centro-meridionale. Cresce come epifita spontanea sugli alberi nelle zone caratterizzate da un clima tropicale.

La Rhipsalis come le altre piante grasse anche se ha un apparato radicale poco sviluppato ha una parte aerea compatta formata da numerosi steli verdi, cilindrici e penduli che in pieno vigore vegetativo raggiungono una lunghezza di 80 cm. I fusticini carnosi sono variamente ramificati e pelosi simili a spine morbide e setose.

Rhipsalis-pilocarpa-fiore

I fiori, gradevolmente profumati, sono piccoli e in generale sbocciano sugli apici degli steli. Il loro colore varia dal bianco al giallo, dal rosa al rosso.

I frutti, somiglianti a piccolissimi fichi d’India, sono bacche verdi che a maturazione virano al rosso porpora.

Rhipsalis-pilocarpa-fiori-frutti

I semi sono racchiusi all’interno della polpa dei frutticini. Sono piccoli, oblunghi e neri.

I frutti che succedono ai fiori ricordano per la forma i frutti di bosco.

Fioritura

La Rhipsalis fiorisce in estate, tra Giugno-Luglio.

Rhipsalis-coltivazione

Coltivazione della Rhipsalis

Esposizione

Ama l’esposizione molto luminosa ma al riparo dei raggi diretti del sole, soprattutto quelli estivi e dalle correnti d’aria. Non sopporta il freddo e le temperature inferiori ai 10° C. In estate la Rhipsalis può essere portata all’aperto in una zona riparata dal sole e riportata poi nuovamente in appartamento non appena la temperatura iniziare a calare.

Terreno

Come la maggior parte delle piante succulente o grasse predilige un terreno sciolto, leggero e soprattutto ben drenato per evitare che l’acqua di ristagno possa essere la causa del marciume delle radici. Il substrato ottimale di coltivazione per questa pianta sempreverde molto decorativa è un terriccio di foglie decomposte misto a un po’ di sabbia.

Annaffiature

Necessita di regolari e frequenti apporti idrici da aprile a settembre lasciando però asciugare il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. In estate, la chioma va nebulizzata con acqua a temperatura ambiente, preferibilmente piovana o comunque non calcarea e mai distillata.

In autunno, le irrigazioni vanno diminuite e in inverno, poichè la Rhipsalis entra in riposo vegetativo, vanno effettuate raramente e solo se il terreno tende a diventare arido o l’ambiente in cui si tiene la pianta è troppo secco.

Concimazione

Per favorire la produzione di nuova massa vegetale e un’abbondante fioritura il terreno di coltivazione va arricchito spesso di nutrienti con somministrazione di un concime specifico per cactacee opportunamente diluito nell’acqua delle annaffiature. Il concime, ricco di fosforo e potassio ma povero di azoto, va fornito in primavera e poi all’inizio dell’estate.

Rhipsalis-rinvaso

Rinvaso

La Rhipsalis va rinvasata ogni 2 anni o quando i rametti hanno occupato tutto lo spazio a disposizione e quindi tendono ad addossarsi gli uni sugli altri.

Si sceglie un vaso poco profondo ma più ampio del precedente e come substrato un miscuglio soffice misto a materiale a grana grossolana.

Per favorire il drenaggio dell’acqua ed evitare come già detto il rischio del marciume radicale che porterebbe alla morte della pianta, si consiglia di mettere sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa o pietra pomice o ghia.

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Moltiplicazione della Rhipsalis

Questa graziosa e rigogliosa pianta grassa si riproduce in natura per seme ma per ottenere nuove piante in tempi più brevi si ricorre quasi sempre alla moltiplicazione agamica praticando talee di fusticini.

In estate, con una forbice ben affilata basta prelevare dai fusti, sani e vigorosi, delle talee lunghe 20 cm e interrarle subito in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, mantenuto sempre umido fino all’avvenuta radicazione che solitamente avviene dopo un mese. Quando le nuove piantine sono appaiono ben sviluppate e facili da maneggiare potranno essere trasferite in vasi singoli e trattate come la pianta madre.

Potatura

Per favorire l’emissione di nuovi steli o per conferire una forma più armoniosa alla Rhipsalis si accorciano i fusti troppo lunghi e si recidono quelli eventualmente secchi. La potatura va fatta quando la pianta entra in riposo vegetativo, tra novembre e marzo. I rametti potati possono essere usati per il taleaggio.

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Parassiti e malattie della Rhipsalis

La Rhipsalis pilocarpa è una cactacea sensibile al marciume delle radici, agli attacchi delle cocciniglie che colonizzano specialmente i rametti più interni. Teme il ragnetto rosso, un piccolo acaro che infesta la pianta in estate o quando l’ambiente della casa è molto secco.

Cure e trattamenti

La Rhipsalis non ama i ristagni idrici pertanto bisogna fare attenzione a non lasciare l’acqua di sgrondo delle annaffiature ne sottovaso. Va sempre tenuta al riparo della luce diretta del sole e se  portata all’aperto va posta all’ombra delle altre piante.

Per evitare l’infestazione di insetti è consigliabile usare un po’ di litotamnio, una farina calcarea ottenuta da una specie di alga rossa, quindi totalmente naturale e innocua che viene utilizzata anche in agricoltura biologica.

Varietà di Rhipsalis

Esistono diverse varietà di questa bella pianta sempreverde, tutte molto decorative e facili da coltivare. Vediamo quelle principali.

Rhipsalis baccifera

Una specie epifita originaria del centro e sud America diffusa allo stato spontaneo anche in Africa e nelle  tropicali dell’Asia. Chiamata volgarmente Mistletoe cactus anche questa specie forma un folto cespuglio di lunghi steli pendenti e durante il periodo della fioritura produce piccoli fiori bianchi o gialli che a maturazione si trasformano in piccoli frutti tondeggianti e traslucidi simili a quelli del vischio che possono persistere sui rami per molti anni.

Rhipsalis cereuscula

Una specie epifita originaria dell’America centro-meridionale, diffusa allo stato spontaneo in Brasile, Paraguay e Argentina. Ha portamento cespuglioso ricadente con sottili fusti carnosi molto ramificati, privi di spine e di colore verde che in pieno sviluppo vegetativo possono raggiungere i 60 cm di lunghezza. In primavera la pianta produce piccoli fiori imbutiformi con petali bianchi e sepali verdi-rosati. E’ la pianta ideale da coltivare nei panieri sospesi o sulle mensole in una  stanza della propria casa molto luminosa.

Rhipsalis-cereuscula

Rhipsalis cassutha

E’ una specie ricadente e cespugliosa e presenta rami verde chiaro, lunghi anche mezzo metro.al portamento ricadente e cespuglioso, presenta rami verde chiaro, lunghi anche mezzo metro.
In giugno-luglio, produce fiori bianco-giallastri ai quali seguono frutti bianchi o rosa chiaro.

Rhipsalis capilliformis

Questa specie è caratterizza da lunghi fusti molto sottili e con numerose ramificazioni lunghe dai 20 ai 40 cm. con lunghi fusti sottili con numerose ramificazioni molto sottili e lunghe dai 20 ai 40 cm. In giugno produce fiori bianco-verdastri, seguiti da frutti biancastri. una specie è caratterizza da lunghi fusti molto sottili e con numerose ramificazioni lunghe dai 20 ai 40 cm.

Rhipsalis paradoxa

E’ una cactacea epifita originaria del Brasile. Ha steli pendenti di colore verde che possono raggiungere la lunghezza di 1 metro. E’ facile da coltivare in un terriccio leggero misto a pomice ed è perfetta per i cesti sospesi.

Usi

Le diverse specie di Rhipsalis vengono utilizzate come piante d’appartamento e come dimostrato da studi scientifici sono piante antistress in quanto grazie al loro portamento inviano un messaggio di serenità che rilassa e calma sono in grado di rilassare inducendo un effetto calmante.

Linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori e delle piante le varie specie di Rhipsalis simboleggiano la capacità di resistere alle difficoltà della vita.

Curiosità

Il nome dato al genere Rhipsalis deriva dal greco “rhips” (intreccio) e fa riferimento ai rami sottili  che tendono a intrecciarsi con la crescita della pianta.

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