Polygonum – Poligono
Il Poligono è una pianta rampicante coltivata a scopo ornamentale in giardino e anche in vaso.
- Caratteristiche generali del Polygonum
- Fioritura
- Coltivazione del Poligono
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Poligono: coltivazione in vaso
- Rinvaso
- Moltiplicazione del Poligono – Polygonum
- Propagazione per talea
- Propagazione per propaggine
- Impianto o messa a dimora
- Potatura
- Parassiti e malattie del Polygonum
- Cure e trattamenti
- Usi
- Varietà o specie di Polygonum
- Polygonum baldshuanicum
- Polygonum multiflorum
- Usi
- Curiosità
- Galleria foto Piante rampicanti
Caratteristiche generali del Polygonum
Al genere Polygonum appartengono specie di piante erbacee rampicanti appartenenti alla famiglia delle Polygonaceae originarie dell’Asia centrale diffuse allo stato rustico nei boschi luminosi e soleggiati,su siepi e muretti di periferia.
Si tratta di un arbusto caducifoglio rampicante dalla crescita rapida, provvisto di una robusta e profonda radice rizomatosa-fascicolata.
La parte aerea è formata da vigorosi tralci volubili che si allungano di circa 5 cm al giorno. e spogliante molto vigoroso caratterizzato da tralci volubili di colore verde-rossastro che si arrampicano a qualsiasi sostegno che trovano a disposizione.
Le foglie hanno forma ovata, margine dentellato e pagina lucida di colore verde chiaro. In autunno le foglie prima di cadere assumono una colorazione giallastra.
I fiori gradevolmente profumati sono raggruppati in vistose infiorescenze bianche o rosa, erette o pendule, la cui tonalità di colore va dal bianco al rosa carico a seconda della specie.
I frutti che compaiono dopo la fioritura, nel pieno dell’autunno, sono acheni contenenti un solo seme.
I semi, alati, oblunghi e neri vengono dispersi dal vento anche a notevole distanza dal luogo di produzione.
Fioritura
Il Poligono fiorisce in estate, da Luglio a Settembre.
Coltivazione del Poligono
Esposizione
E’ una pianta che pur crescendo bene a mezz’ombra per poter produrre copiose fioriture richiede l’esposizione al sole pieno. Tollera senza problemi le temperature rigide dei mesi invernali se viene protetta alla base con una pacciamatura di paglia o foglie secche soprattutto se si tratta di un Polygonum multiflorum.
Terreno
Le varie specie di Polygonum anche se vegetano senza problemi nei terreni calcarei, prediligono quelli freschi, sciolti, ricchi di sostanza organica e ben drenati. Il pH del terreno deve essere leggermente acido o neutro.
Annaffiature
E’ una pianta che generalmente si accontenta delle acque piovane e va annaffiata solo in periodi di prolungata siccità e in estate. Le annaffiature vanno sospese in autunno – inverno in quanto entra in riposo vegetativo.
Concimazione
Per crescere, ricacciare nuove foglie e produrre fiori a profusione va concimata ogni 20 giorni durante il periodo primaverile con concimi a lenta cessione a base di azoto e potassio. Nel periodo autunno-inverno invece necessita di una concimazione con stallatico maturo, interrato alla base dell’arbusto.
Poligono: coltivazione in vaso
Questa pianta per la vigoria della sua crescita necessita di un vaso largo e profondo riempito con un terreno ricco di sostanza organica misto a sabbia e di materiale drenante per il fondo come pietra pomice o argilla espansa. Dopo l’impianto si annaffia abbondantemente e si sposta il vaso in un luogo soleggiato e a ridosso di un sostegno. Per quanto riguarda le annaffiature si interviene quando il terreno è completamente asciutto. Il terreno va arricchito con somministrazioni di fertilizzante organico specifico per piante verdi fiorite.
Rinvaso
Si effettua in primavera quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio dell’acqua delle annaffiature. Si utilizza un vaso via via più grande, nuovo terriccio fresco e fertile. Quando il rinvaso non può essere più fatto in maniera agevole si asporta il terreno superficiale, circa 3 cm e lo si sostituisce con altrettanto nuovo.
Moltiplicazione del Poligono – Polygonum
La pianta si riproduce per seme e per via agamica viene propagata mediante talea di legno semimaturo e maturo e anche per propaggine.
Propagazione per talea
In estate, da luglio ad agosto si prelevano le talee di legno semimaturo lunghe 8-10 cm, con una porzione del ramo portante. Si eliminano le foglie lasciando solo quelle apicali e si piantano le talee in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, mantenuto appena umido fino al radicamento. Le nuove piante così ottenute vanno trasferite in vasi singoli ed allevate in essi fino al momento della messa a dimora definitiva.
In autunno, tra ottobre-novembre, si prelevano talee di legno maturo, lunghe invece 25 cm, e in questo caso si mettono a radicare all’aperto nel terreno sciolto e sabbioso.
Propagazione per propaggine
Nuove piante di Poligono si possono ottenere anche per propaggine. Nel mese di giugno si interra una parte di ramo sano e vigoroso e una volta che ha radicato si stacca dalla pianta madre.
Impianto o messa a dimora
Le piante giovani, in vaso, si mettono a dimora a fine marzo-inizio aprile. In piena terra, le piante vanno distanziate di circa 2-4 metri considerando che raggiungeranno un’altezza media di 5 metri.
Potatura
Vanno potati completamente i rami secchi e quelli danneggiati dal freddo. Si accorciano leggermente gli apici dei rami in buono stato sia per favorire l’emissione di nuovi getti basali e laterali sia per dare armonia di forma alla chioma. La potatura va fatta soprattutto nei primi anni di vita della pianta per indirizzare i giovani tralci nella direzione voluta. Spesso è necessario intervenire sugli esemplari adulti per contenerne lo sviluppo eccessivo. Gli interventi di potatura vanno fatti con cesoie ben affilate e disinfettate alla fiamma o con la candeggina.
Parassiti e malattie del Polygonum
Anche se si tratta di piante rustiche e vigorose sono frequentemente attaccate dagli afidi, minuscoli parassiti animali che colonizzano steli e ascelle fogliari soprattutto se il clima è eccessivamente umido.
Tra le malattie fungine come la maggior parte delle piante soffre il marciume radicale se il terreno non è ben drenato.
Cure e trattamenti
Non necessitano di cure particolari ma come tutte le altre piante rampicanti anche i Polygonum necessitano di un sostegno adatto, di bello aspetto, in plastica, legno o fili di ferro rivestiti di plastica. Una leggera pacciamatura basale di paglia o foglie secche protegge l’apparato radicale dal gelo invernale.
I trattamenti anticrittogamici o antiparassitari vanno effettuati con prodotti specifici o biologici a base di piretro. Utili anche le nebulizzazioni con l’antiparassitario all’aglio, o l’insetticida naturale al sapone di Marsiglia. anche solo a scopo preventivo.
Usi
le piante di Poligono vengono coltivate come ornamentali nelle zone urbane, montane e costiere senza problemi. Sono per lo più utilizzate per abbellire balconi, tralicci, colonne, pergolati e recinzioni divisorie.
Varietà o specie di Polygonum
Due sono le specie rampicanti utilizzate in giardinaggio come piante ornametali.
Polygonum baldshuanicum
Conosciuto anche come Fallopia o vite russa è una specie originaria delle regioni del mar Nero, utilizzata a scopo ornamentale per coprire muri e ringhiere di recinzione. E’ una rampicante vigorosa con foglie ovate e lucide di colore verde chiaro e lucide,. da luglio a settembre produce infiorescenze a pannocchie lunghe 25 cm composte da piccoli fiori bianchi o rosa.
che produce densi grappoli di fiori rosa.
Polygonum multiflorum
E’ una vigorosa pianta rampicante originaria della Cina e del Giappone. Ha foglie ovate con apice leggermente appuntito e pagina di colore verde intenso. Produce fiori bianchi dalla primavera all’autunno. E’ adatta per coprire, muri, cancellate e pergolati.
Usi
Le piante di Poligono vengono coltivate come ornamentali nelle zone urbane, montane e costiere senza problemi. Sono per lo più utilizzate per abbellire balconi, tralicci, colonne, pergolati e recinzioni divisorie.
Curiosità
Il nome del genere deriva dal greco πολυγονον che letteralmente significa molti nodi e allude al particolare aspetto dei numerosi internodi che si formano lungo i tralci. Il genere è stato classificato da da Linneo nell’anno 1737.
Galleria foto Piante rampicanti