Sanremo 2023: cosa c’è dietro il gesto di Blanco
La città dei fiori travolta dalla furia di Blanco rappresenta il paradosso del futuro floreale e botanico: ecco cosa c’era dietro e quali sono gli scenari per i prossimi bouquet.

Una scena che ha colpito molti spettatori del Festival: un ragazzo poco più che ventenne, adorato da tutti, giovani e non, vincitore della scorsa edizione del Festival più amato d’Italia, che prende a calci le splendide rose rosse di Sanremo.
Da brividi, sulle prime, ma poi si sono interrogati botanici, fioristi e coreografi, cercando spiegazioni e analizzando anche le conseguenze di tale scelta. I bouquet di fiori recisi usati a Sanremo sono realizzati sia in Italia che in Olanda e costituiscono un indotto notevole, ma spesso non del tutto eco friendly.
Dietro le azioni del musicista alcuni hanno rivelato particolari che fanno discutere.
Blanco e le rose: la particolarità dei fiori recisi

Senza entrare nel dettaglio dell’indotto floreale che gravita attorno al Festival di Sanremo, il gesto di Blanco di prendere a calci le composizioni di rose rosse ha spostato l’attenzione degli esperti sui fiori recisi.
Essi sono di gran lunga i più desiderati nei grandi eventi come questo ma, di fatto, rappresentano spesso motivo di controversie. Da un lato splendidi e profumati, perfetti per comporre bouquet per matrimoni, cerimonie e ricorrenze; dall’altro, però, sono poco rispettosi del suolo per via delle colture intensive.
Avere fioriture rigogliose e perfette anche fuori stagione richiede una serie di interventi non sempre naturali. Senza considerare anche i costi di trasporto perché spesso tali fiori recisi vengono da vivaisti esteri e farli arrivare per tempo comporta costi elevati.
Non solo rose, sia chiaro: Sanremo è la città dei fiori e sul palco del Teatro Ariston i bouquet misti di narcisi, tulipani e gerbere si avvicendano. Passano di mano in mano, conquistando anche noi spettatori: ma dietro c’è un mondo non sempre coerente.
Blanco e le rose: solo follia?
Il gesto del giovane cantante ha scatenato varie interpretazioni: c’è chi dice che fosse tutto pianificato a tavolino, chi che la cosa sia sfuggita di mano rispetto al copione originale, chi ancora polemizza molto duramente sull’accaduto.
Non è stata ancora fatta completamente chiarezza sull’accaduto.
Un gesto che, pur non avendo all’apparenza alcun senso, potrebbe per assurdo rivelarsi volano di riflessione collettiva di un settore (quello floreale e del reciso in particolare) che necessita coscienza e presenza attiva, nel nome di una transizione necessaria ma da assimilare su più fronti.