Pianta palloncino – Asclepias physocarpa
La pianta palloncino, Asclepias physocarpa è una pianta ornamentale apprezzata per la bellezza dei suoi fiori ma soprattutto per i suoi caratteristici frutti pelosi simili a palloncini verdi.
- Caratteristiche Asclepias physocarpa – Pianta palloncino
- Coltivazione Asclepias physocarpa – Pianta palloncino
- Moltiplicazione Asclepias physocarpa
- Rinvaso
- Parassiti e malattie dell’Asclepias physocarpa – Pianta palloncino
- Cure e trattamenti
- Proprietà e usi
- Tossicità della pianta palloncino
- Curiosità
- Galleria foto Asclepias physocarpa
Caratteristiche Asclepias physocarpa – Pianta palloncino
La pianta palloncino, nota con il nome scientifico di Gomphocarpus physocarpus o Asclepias physocarpa, è una pianta erbacea perenne delle famiglia delle Apocynaceae originaria dell’America, Asia, Africa, diffusa allo stato spontaneo in tutti i terreni incolti, lungo i corsi d’acqua di alcuni paesi europei, Italia compresa, soprattutto in Sicilia.
La pianta è dotata di un robusto e profondo apparato radicale di tipo fascicolato.
La parte aerea della pianta è a portamento arbustivo e come l’oleandro, è composta da steli eretti alti anche più di 1 metro. Gli steli o rametti sono lignificati e grigiastri alla base del suolo mentre sono verdi ed erbacei dalla parte mediana fino all’estremità apicale.
Le foglie, opposte e strette, hanno la forma lanceolata con apice appuntito e margini interi e lisci. La pagina fogliare è percorsa per tutta la lunghezza da una evidente nervatura centrale ricoperta da una spessa ma corta peluria bianca. Le foglie della pianta palloncino persistono anche durante il riposo vegetativo della pianta e sono colore verde chiaro.
I fiori di colore bianco-rosato sono molto decorativi e sono raggruppati in infiorescenze pendule in prossimità degli apici dello stelo. Il frutto è coperto con peli setolosi. I fiori di questa pianta attirano la farfalla monarca.
I frutti sono particolari follicoli contenenti numerosi semi. I follicoli, vesciche o palloncini sono di colore verde chiaro e man mano che maturano assumono un colore mattone scuro. A maturazione completa, i follicoli si sgonfiano, si aprono e lasciano fuoriuscire dei fiocchi cotonosi simili alla bambagia. La particolarità di questi frutti è la loro somiglianza a vesciche ricoperte da peli setolosi leggermente ricurvi.
I semi sono di colore scuro ed hanno la forma ovoidale. Come quelli della stapelia, l’Araujia e tante altre piante ornamentali, sono avvolti da lunghi peli bianchi e lucidi. Grazie al pappo che li circonda i semi della pianta palloncino sono leggerissimi e trasportati dal vento si autoseminano anche a notevole distanza del luogo di produzione.
Fioritura: la pianta fiorisce copiosamente in tarda primavera tra magio e giugno.
Coltivazione Asclepias physocarpa – Pianta palloncino
Esposizione: anche se non disdegna le zone a mezz’ombra per potere fiorire in abbondanza e produrre i suoi bellissimi frutti ,la pianta predilige i luoghi luminosi e soleggiati per molte ore al giorno. L’esposizione ottimale è quella a sud ben riparata dal vento. Tollera abbastanza bene le alte temperature e anche quelle rigide tipiche dell’inverno.
Terreno: la pianta palloncino si adatta al comune terreno da giardino ma il substrato ottimale è terriccio ricco e sciolto, misto a torba e a un po’ di sabbia .
Annaffiature: è una pianta che ama il terreno sempre umido e quindi va irrigata frequentemente ma senza eccessi soprattutto in estate o durante i periodi di prolungata siccità. Se la pianta palloncino viene coltivata in vaso le annaffiature devo essere più frequenti. Nel periodo autunno-inverno le irrigazioni vanno ridotte al minimo indispensabile o del tutto sospese.
Concimazione: in primavera e in autunno, prima del riposo e del risveglio vegetativo, somministrare a livello del terreno un concime granulare a lenta cessione specifico per piante verdi e da fiore equilibrato in azoto (N), potassio (K), fosforo (P) e con una piccola percentuale di microelementi come ferro, magnesio ecc, elementi indispensabili per rinforzare i tessuti vegetali, favorire l’accrescimento, la fioritura e la fruttificazione. Il concime ottimale è quello osmocote specifico per la concimazione di fondo delle piante ornamentali che garantisce il giusto apporto di nutrienti per circa 6 settimane. In alternativa si può fertilizzare il terreno di coltivazione dell’Asclepia physocarpa con dello stallatico pellettato.
Moltiplicazione Asclepias physocarpa
La pianta si riproduce facilmente per autosemina e quindi per seme. I semi si raccolgono quando i follicoli si aprono e si conservano in un luogo asciutto e buio fino al momento della semina.
La semina si effettua stratificando i semi in un substrato specifico, che va mantenuto sempre umido fino alla comparsa delle nuove piantine. L’Asclepias physocarpa può essere seminata anche direttamente a dimora ma prima della semina si deve preparare il terreno miscelando terriccio universale e torba. per favorire il drenaggio dell’acqua delle irrigazione è molto utile predisporre uno strato di ghiaia per evitare che le radici vengano a contatto diretto con l’acqua.
Quando le piantine saranno abbastanza cresciute possono essere tranquillamente diradate e anche trapiantate singolarmente in vaso.
Rinvaso
In primavera si rinvasa la pianta di palloncino in un contenitore più grande del precedente più alto che largo. Si rinnova il terreno sostituendolo con uno fresco e fertile. Anche in questo caso è utile mettere sul fondo del vaso uno strato di sabba o di pietrisco grossolano.
Parassiti e malattie dell’Asclepias physocarpa – Pianta palloncino
La pianta è sensibile agli attacchi da parte degli afidi che generalmente formano vistose colonie nei punti in cui le foglie si attaccano agli steli. Tra le malattie fungine è sensibile al marciume delle radici causato dai ristagni idrici.
Cure e trattamenti
Per la pianta allevata in vaso si consiglia di svuotare il sottovaso dopo circa 30 minuti dalle annafiature. Per combattere gli afidi si possono irrorare le foglie e gli steli con prodotti specifici quanto riguarda i trattamenti oppure utilizzando un antiparassitario all’ortica o all’aglio.
Proprietà e usi
Anticamente nella medicina popolare, la radice della pianta palloncino veniva usata per le sue proprietà sedative e antispasmodiche. Oggi viene utilizzata solo ed esclusivamente come pianta ornamentale.
Tossicità della pianta palloncino
La parte aerea della pianta, se scalfita o spezzata rilascia un latice bianco irritante per la pelle e tossico per ingestione e, per questo motivo, si consiglia di maneggiare la pianta con cautela proteggendo le mani con i guanti da giardinaggio.
Curiosità
Alla stessa famiglia della pianta palloncino appartiene anche Asclepias syriaca o pianta pappagallo così chiamata per i suoi fiori somiglianti a tanti piccoli pappagallini.
Il nome del genere porta il nome di Esculapio (latino Asclepius) il dio greco della medicina mentre il nome della specie physocarpa deriva dal greco physa (vescica) e e carpόs (frutto).
L’altro sinonimo latino della pianta è Gomphocarpus physocarpus.
In italia la pianta è conosciuta con vari nomi: pianta del falso cotone o fiore della seta, pianta della farfalla, pianta con frutto a vescica, palle pelose o gioielli di famiglia.