Pesco coltivazione
Il pesco, Prunus Persica, è un albero da frutto coltivato nelle zone a clima mite di tutta Italia soprattutto in Veneto, Emilia romagna, Lazio e Campania.
- Caratteristiche e generalità del pesco
- Coltivazione del pesco
- Clima
- Terreno
- Irrigazione
- Concimazione
- Varietà di pesche
- Moltiplicazione del pesco
- Impianto del pesco
- Diradamento frutti
- Maturazione delle pesche
- Raccolta delle pesche
- Potatura del pesco
- Malattie e parassiti del pesco
- Trattamenti e difese
- Usi
- Galleria foto del pesco
Caratteristiche e generalità del pesco
Il pesco è un albero alto mediamente 7 -8 m, appartenente alla famiglia delle Drupaceae o Rosaceae, caratterizzato da un apparato radicale poco profondo.
Il tronco con corteccia di colore grigio-bruno porta rami rosso-bruni ricoperti da foglie verdi, lanceolate a margini seghettati.
I fiori di colore rosa più o meno intensi sono ermafroditi e sbocciano sui rami nudi prima della comparsa delle foglie.
I frutti, le pesche, sono drupe carnose ricoperte da una buccia colorata che protegge la polpa succosa, bianca, gialla di sapore dolce- acidulo (secondo le varietà).
Il seme, unico e racchiuso all’interno del nocciolo ha un sapore amarognolo.
Coltivazione del pesco
Clima
Il pesco predilige il clima mite e le posizioni soleggiate.
Terreno
Necessita di terreni sabbioso misto a ghiaia, ricchi di humus, ben drenati a pH neutro.
Irrigazione
Va fatta in relazione alla natura del terreno, al clima e alle esigenze delle cultivar allevate e comunque abbondanti poco prima della raccolta. In ogni caso è bene evitare gli eccessi idrici che provocherebbero seri danni alle piante.
Concimazione
Concimazione di impianto e concimazione annuale con concimi chimici. Un mese prima della ripresa vegetativa somministrare concimi azotati per favorire l’attività vegetativa, l’ allegagione, per ridurre la cascolatura ed incrementare la pezzatura dei frutti.
Varietà di pesche
Esistono diverse varietà di pesche che si distinguono in base:
- all’epoca di maturazione, in precoci, a maturazione media e tardive;
- al colore della polpa che può essere bianca o gialla
- alla consistenza della polpa in tenerine e duracine
Moltiplicazione del pesco
Il pesco è un albero si riproduce per seme e mediante portainnesti. La tecnica più usata è l’innesto a gemma dormiente che viene effettuata sul Franco comune, G F 305, S. Giuliano ibrido, Rancho resistant, ecc.
Impianto del pesco
La messa a dimora si effettua a fine autunno – inizio inverno in filari orientati sull’asse nord – sud, la cui distanza varia a seconda delle cultivar ma la media è di circa 6 m tra le file e 6 m sulla fila.
Diradamento frutti
Per ottenere una fruttificazione di qualità e di consistente pezzatura si effettua il diradamento manuale dei rami troppo carichi di frutti.
Maturazione delle pesche
La maturazione dei frutti avviene a seconda delle varietà coltivate: in generale da metà maggio fino alla fine di settembre (tardive).
Raccolta delle pesche
La raccolta delle pesche, scalare e manuale, si effettua da maggio in poi a seconda delle cultivar e in base alla colorazione della buccia e alla consistenza della polpa. Utili per la raccolta dei frutti sui rami più alti è il raccoglifrutta orientabile.
Potatura del pesco
Si potano succhioni, polloni e alcuni rami misti per favorire la penetrazione della luce e consentire in tal modo l’ingrossamento e la maturazione dei frutti portati dai rami più interni. Di solito si effettuano due potature verdi: la prima a giugno e la seconda ad agosto.
Malattie e parassiti del pesco
Tra le malattie e i parassiti animali più frequenti ricordiamo la bolla del pesco, il corineo delle drupacee, gli afidi, le cocciniglie, la cidia, l’oidio (mal bianco), l’anarsia e la monilia.
Trattamenti e difese
La lotta chimica o biologica va effettuata in epoche diverse.
Usi
Le pesche vengono consumate fresche oppure sciroppate, per la preparazione di torte, crostata di pesche ed ottime marmellate.