Metcalfa: danni e lotta
Che cos’è la metcalfa? Quali piante infesta e quali sono i sintomi delle infestazioni? Quali danni causa? Come si combatte: consigli e rimedi naturali?
La metcalfa, metcalfa pruinosa, è un insetto omottero appartenente alla famiglia dei Flatidi che nel periodo estivo infesta gli steli e le foglie di diverse piante ornamentali, agrarie e da siepi.
Caratteristiche generali della Metcalfa
La metcalfa è un insetto dal corpo di colore grigio – scuro, lungo circa 8 mm, provvisto di uno sviluppato apparato boccale pungente – succhiatore.
Al torace sono attaccate due ali a forma di trapezio che consentono all’insetto di spostarsi con voli repentini da una pianta all’altra.
La femmina, dopo l’accoppiamento che di solito avviene tra settembre – ottobre, depone migliaia di uova di colore bianco – perlaceo nelle screpolature della corteccia di numerose piante dove svernano fino al momento della schiusa.
Sintomi dell’infestazione da metcalfa
Dalla schiusa delle uova che inizia verso la metà di maggio e prosegue per circa due mesi, fuoriescono le neanidi che dopo una prima muta raggiungono la pagina inferiore delle foglie dove si annidano ricoprendosi di una sostanza cerosa biancastra con produzione di melata attaccaticcia ben visibile che predispone le piante all’attacco di malattie fungine come ad esempio la fumaggine.
Piante ornamentali colpite dalla metcalfa
Le piante preferito da questo insetto sono soprattutto le ornamentali rampicanti come: il rincospermum, le siepi di lauroceraso, gli arbusti come il ligustro, i rovi come le more selvatiche, le piante arboree come Robinia, Magnolia.
Piante da frutto attaccate dalla metcalfa
La metcalfa non risparmia neanche gli alberi da frutto, infatti diffuse infestazioni si riscontrano a carico dell’olivo, della vite, del kaki e soprattutto del kiwi.
Danni causati dalla metcalfa
La metcalfa si nutre della linfa elaborata che scorre nei vasi floematici della pianta che per questo motivo e per la scarsità di nutrimento tende a diventare atrofica rallentamento la crescita e lo sviluppo dei germogli.
Più consistenti risultano invece i danni indiretti dovuti all’abbondante produzione di cera e melata che imbrattano la vegetazione e al conseguente sviluppo di fumaggini.
Come combattere la metcalfa
Gli attacchi della metcalfa vanno contrastato e soprattutto prevenuti con prodotti biologici o chimici.
Rimedi naturali : Lotta biologica
La lotta biologica prevede l’impiego di parassitoidi antagonisti entomofagi efficaci proprio nel periodo della schiusa delle uova di metcalfa. Tra gli insetti predatori della Metcalfa pruinosa spicca come nemico numero uno il Neodryinus typhlocybae, un imenottero che si è dimostrato un antagonista che parassitizza le uova di metcalfa ed è anche un ottimo predatore degli stadi giovanili.
Lotta chimica
La lotta contro questo insetto può essere effettuata nel periodo giugno – luglio impiegando prodotti a base di piretro e lavaggi fogliari abbondanti con una soluzione composta da acqua e sapone neutro utile a sciogliere l’eventuale melata.
Se il trattamento con il sapone neutro non dovesse sciogliere a dovere la melata presente, si può intervenire utilizzando il comune sgrassante per piatti, in ragione di 20 ml per 10 litri d’acqua oppure effettuando trattamenti con soluzioni acquose di nitrato potassico che elimina la melata e contrasta il manifestarsi della fumaggine.
In estate la Metcalfa può essere tenuta a bada effettuando prima il trattamento con l’olio bianco minerale e, a distanza di una settimana, con il sapone molle potassico.
L’olio bianco minerale estivo e il sapone potassico molle sono prodotti efficaci, consentiti in agricoltura biologica, che possono essere utilizzati più di una volta a distanza di 20 giorni se l’infestazione da Metcalfa dovesse persistere. I due prodotti non vanno però utilizzati contemporaneamente.
Rimedi manuali
Un rimedio manuale che consente di limitare le infestazioni da Metcalfa consiste nell’eliminare periodicamente le erbacce che crescono alla base degli alberi e delle piante in quanto l’insetto adulto prolifera nelle erbe infestanti specialmente nella gramigna. Una buona erpicatura o lo sfalcio periodico evita che la Metcalfa danneggi le piante e soprattutto gli alberi da frutto.