Papavero orientale coltivazione
Il Papavero orientale, noto anche come papavero gigante, è una pianta erbacea perenne coltivata in giardino a scopo ornamentale e per i fiori recisi da vaso.
- Caratteristiche generali del papavero ornamentale
- Fioritura
- Coltivazione del papavero orientale
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Moltiplicazione del papavero ornamentale
- Moltiplicazione per seme
- Propagazione per divisione dei cespi
- Impianto o messa a dimora
- Potatura
- Malattie e parassiti del Papavero orientale
- Cure e trattamenti
- Usi del papavero
- Linguaggio dei fiori
- Curiosità
- Galleria foto Papavero orientale
Caratteristiche generali del papavero ornamentale
Si tratta di una pianta erbacea perenne o annuale appartenente alla famiglia delle Papaveraceae originaria del nord America, dell’ Asia e dell’Europa. In italia viene coltivata in tutte le regioni soprattutto in quelle centro-sud.
La pianta è formata da un robusto apparato radicale, da steli erbacei, eretti ricoperti da una fitta peluria che con l’arrivo dei primi freddi disseccano per poi ripresentarsi nella primavera dell’anno successiva.
Gli steli alti mediamente 70 cm sono cilindrici, di colore verde brillante e ricoperti da una corta peluria lanuginosa biancastra.
Le foglie, presenti nella parte basale del cespo, sono profondamente incise e come gli steli sono di colore verde e pelose.
I fiori, semplici o doppi, hanno la forma di coppa più o meno allargata e sono formati da grandi petali lucidi e vellutati al tatto, dal diametro di circa 15 cm, con margini leggermente frastagliati.
I petali che, fanno fanno da contorno a lunghi stami di colore generalmente nerastro, sono di colore rosso (come nel rosolaccio) anche se non mancano varietà ibride con petali bianchi, arancio, rosa e anche con tonalità bicolore.
I fiori quando sono ancora in boccio sono contenuti all’interno di un involucro peloso e pendulo di colore verde simile ad un’oliva.
In autunno compaiono i frutti delle grandi capsule contenenti piccoli semi scuri utilizzati in cucina per la preparazione di piatti a base di carne o pesce.
Le capsule, sferiche o a ogiva, presentano alla sommità piccole creste, che altro non sono se non le tracce lasciate dagli stimmi dei fiori.
Fioritura
Il papavero orientale fiorisce nel periodo primavera – estate da boccioli pelosi di grandi dimensioni.
Coltivazione del papavero orientale
Esposizione
Predilige i luoghi soleggiati per molte ore al giorno e riparati dal vento. Le esposizioni in zone anche parzialmente ombreggiate compromette la fioritura. Anche se tollera il freddo dell’inverno va protetto dal gelo alla base con una pacciamatura di paglia o foglie secche.
Terreno
Anche se il papavero orientale si adatta a qualunque tipo di terreno predilige quelli sciolti, fertili e ben drenati a pH neutro o leggermente alcalino (6,5-7,5).
Annaffiature
Come il papavero comune o rosolaccio anche questa varietà resiste bene a lunghi periodi di siccità ma per favorire l’incespimento e la fioritura va irrigato almeno ogni 2 settimane con acqua non calcarea fatta decantare per almeno mezza giornata. Tra un’annaffiatura e l’altra si consiglia di attendere che il terreno sia completamente asciutto per evitare la marcescenza o marciumi delle radici che non sopportano il terreno fradicio e il ristagno idrico. In autunno le annaffiature vanno diradate e in inverno del tutto sospese.
Concimazione
Dalla ripresa vegetativa che generalmente avviene nel mese di marzo e per tutta l’estate aggiungere del concime per piante fiorite all’acqua delle annaffiature almeno una volta al mese così da ottenere una fioritura più vigorosa e duratura.
In alternativa, sempre in primavera somministrare del concime a lento rilascio, ogni 3 – 4 mesi.
Moltiplicazione del papavero ornamentale
La moltiplicazione avviene per seme e per divisione cespi o talea radicale.
Moltiplicazione per seme
La semina si effettua in primavera o in estate direttamente a dimora in quanto il Papavero è una pianta che non ama i trapianti.
I semi si interrano in buche distanti 10 cm sulle file e 50 cm tra le file. A germinazione avvenuta e quando le piantine avranno raggiunto l’altezza a 15 cm si eliminano quelle più fragili o malate e si lasciano sviluppare quelle forti e rigogliose a gruppetti per avere fioriture continue e prolungate.
Propagazione per divisione dei cespi
Questa tecnica di riproduzione agamica che assicura esemplari di Papavero orientale tutti identici si effettua su piante di due anni: si estraggono le piante dalla terra; si lavano le radici sotto l’acqua corrente; si tagliano in porzioni lunghe 4-5 cm e si interrano orizzontalmente sotto 2 cm di sabbia.
Quando compaiono le foglie, verso la metà di ottobre, le radici vanno estratte e interrate, questa volta in senso verticale, in terriccio universale misto a sabbia fino alla primavera successiva. Il periodo per propagare la pianta con questa tecnica è l’autunno.
Impianto o messa a dimora
Se si utilizzano piante di papavero acquistate presso un qualsiasi vivaio il periodo migliore per metterli a dimora in vaso o in piena terra nelle aiole del giardino e anche nell’orto è quello primaverile quando le gelate notturne sono ormai scongiurate. Il terreno destinato ad accogliere le piante di papavero deve essere ben lavorato. Le buche devono essere larghe poco più delle dimensioni del pane di terra che avvolge le radici, distanti almeno quaranta centimetri. Per favorire il drenaggio dell’acqua delle annaffiature si consiglia di utilizzare come substrato di coltivazione un miscuglio composto da terriccio universale misto a sabbia grossolana.
Potatura
Il papavero orientale va potato recidendo alla base gli steli sfioriti. Tale operazione è necessaria per consentire l’emissione di nuovi boccioli.Gli steli vanno recisi a livello del terreno con l’aiuto di forbici ben affilate e disinfettate alla fiamma o con la candeggina.
Malattie e parassiti del Papavero orientale
Il papavero orientale teme:
- l’oidio una malattia fungina che si manifesta con ammassi di polvere biancastra su steli e foglie;
- gli afidi piccoli parassiti animali che formano fitte colonie soprattutto sui fiori ancora in boccio;
- la cocciniglia cotonosa che si infiltra nelle intersezioni fogliari.
Cure e trattamenti
Per ottenere piante di papavero forti e rigogliose le scerbature delle erbe infestanti devono essere praticate con regolarità. I trattamenti con aficidi e antifungini specifici vanno fatti a scopo preventivo lontano dal periodo di fioritura delle altre piante da fiore per evitare di uccidere le api e gli altri insetti impollinatori.
Usi del papavero
Il papavero per la bellezza dei suoi grandi fiori che sbocciano a profusione viene utilizzato per realizzare bordure decorative nei giardini pubblici e privati, per abbellire terrazzi e balconi e per mascherare la loro assenza nel periodo in cui vanno in riposo vegetativo basta abbinarli realizzando delle bordure miste con altre piante da fiore quali: geranio di tutte le varietà, la peonia, l’iris, la nepeta ed ad alcune varietà di graminacee.
Linguaggio dei fiori
Il papavero nel linguaggio dei fiori oltre ad essere il simbolo della semplicità simboleggia anche l’orgoglio sopito e la consolazione, la semplicità. Anche il colore parla: si regala il papavero giallo per augurare il successo ad una persona cara mentre quello rosa come augurio di una vita serena e piena di gioia.
Curiosità
Il papavero orientale come quello che cresce nei prati incolti o tra il grano maturo anticamente veniva utilizzato per tranquillizzare i bambini e per combattere l’insonnia in quanto come è noto questo fiore contiene l’oppio una sostanza dagli effetti narcotici .